giovedì 23 luglio 2009

Contestazioni a casa del sindaco

Finalmente con questo articolo il giornale riequilibra le sue azione, infatti dopo le accuse dei lettori di essere un giornale che pubblica "fuffa" come in occasione dell'episodio dell'assessore su facebook, con questo articolo finalmente si ritorna alla vera cronaca.
Cronaca che ha per protagonista il nostro primo cittadino che è stato oggetto nei giorni scorsi di un attacco alla sua persona, quando una manifestazione seviziosa non autorizzata ha sostato davanti a casa sua.
Una cosa decisamente di una gravità incredibile, che dimostra la reale necessità di un maggior controllo sul nostro territorio per far si che fatti simili non accadano più.
E' perciò quantomai necessaria l'istituzione di ronde locali non solo notturne, ma anche pomeridiane per far si che la gente si senta più al sicuro al riparo da queste manifestazioni di pericolosi facinorosi.
Anche il sottoscritto esprime piena solidarietà per il fatto accaduto e coglie l'occasione per lanciare la proposta per organizzare una sorta di vigilanza cittadina volontaria per monitorare le vie attigue all'abitazione del nostro primo cittadino e dei suoi cari, per preservarlo e difenderlo da eventuali futuri attacchi. Chi fosse interessato a tale lodevole iniziativa, si renda disponibile attraverso il suddetto bloog.

Porthos

14 commenti:

Strega Cattiva ha detto...

Io ci sto mi offro di proteggere anche a costo della vita la biancaneve e tutti e sette nani del giardino del nostro primo cittadino.

Strega Cattiva

Anonimo ha detto...

Ribadisco...sei proprio COGLIONE...o foorse il tuo livello di intelligenza di pporta a scrivere solo stronzate perchè di più non sai fare...
Cazzo c'entrano le ronde???mica si parla di pericolo per l'incolumità fisica del sindaco!!!!si condanna semplicemente il fatto che tale manifestazione sia stata fatta sotto casa, cioè invadendo la sfera privata del primo cittadino, coinvolgendo persone a lui vicine, ma totalmente estranee alla vicenda...porthos, basta PUTTANATE

Anonimo ha detto...

Complimenti al signor porthos per avere risposto a chi chiedeva spiegazioni in merito alla modifica del post sulla diatriba del numero della notte bianca: sempre pronto a fare notare gli errori degli altri, ma non altrettanto nell'ammettere i suoi

Elle ha detto...

Post con una venatura ironica, che al di la delle opinioni, è una trovata carina.

Ste ha detto...

Brutto articolo Porthos.

Anonimo ha detto...

Più che venatura ironica mi sembra una gratuita presa per il culo, in perfetto stile porthos

Anonimo ha detto...

non rimane neanche lo sfottò. dopo gli applausi proibita a calusco pure la presa in giro. andiamo bene!
(a me ha fatto ridere il post, invece)

Anonimo ha detto...

Che senso dell'umorismo pessimo che hai allora!

Anonimo ha detto...

Anche io ci sto per le ronde davanti alla casa del sindaco. E per maggior sicurezza farei un ordinanza dove e fatto divieto di transito sul marciapiedi che costeggia la casa del sindaco.

Marco ha detto...

Certo che la gente non ha più il senso dell'umorismo. Il post era carinamente ironico.

Marco

Anonimo ha detto...

io invece metteri il divieto di sosta davanti alla casa del sindaco e davanti al bar.
così senza macchine si riuscirebbe a passare su entrambe le direzioni di marcia e soprattutto si potrebbe uscire da via Volta senza troppi casini.
ma queste idee non vengono a nessuno!
tanto meno su questo blog.vero Porthos?

Aramis ha detto...

Anonimo ottima osservazione, ma vedrai che fra un po non si potrà veramenre più parcheggiare davanti alla casa del sindaco per paura di attentati alla sua persona, si dice che si stia facendo una ordinamza ad hoc, così becchiamo 2 piccioni con 1 fava: maggior sicurezza del sindaco e maggior sicurezza viaria.

Aramis

Mattia ha detto...

Pestiamogli una bella telecamera davanti a casa sua che si risolve tutto subito.

Mattia

FERMENTO ha detto...

Di fronte alle accuse false ed infamanti rivolteci prima dall'Amministrazione Comunale ed ora dalla lista di maggioranza Per Calusco, ci sentiamo obbligati a riferire i fatti per come si sono svolti. Precisiamo innanzitutto che la "festa dello sfratto”, citata nel precedente articolo come avvenuta, non ha invece avuto luogo . Il sindaco Roberto Colleoni ha infatti tempestivamente provveduto a far cambiare la serratura della sede di via Comi due giorni prima, con lo scopo dichiarato di non lasciarci tenere la suddetta festa, convocandoci il giorno seguente nel suo ufficio e intimandoci di “cambiare atteggiamento” qualora avessimo voluto continuare la trattative per stipulare una nuova convenzione. Non potendo avvisare tutti i potenziali partecipanti dell’annullamento, abbiamo preferito aspettare davanti alla sala stessa all'orario stabilito e spiegar loro i motivi per cui la festa non ci sarebbe stata. Dopo circa un’ora, vista la solidale presenza di una cinquantina di persone, si è deciso di andare a prendere qualcosa in un bar vicino alla sede. Nel tragitto, trovandosi il bar a pochi passi dall’abitazione del sindaco, alcuni di noi sono passati davanti alla casa del suddetto e nel mentre hanno spontaneamente rivolto un applauso della durata di non oltre 10 secondi. E niente più: non ci sono state “plateali proteste”, “manifestazioni”, slogan o quant’altro sia stato descritto nel comunicato della lista Per Calusco. Se l’Amministrazione scambia quanto accaduto (niente più che un applauso di pochi secondi) per un’invasione del privato, ciò può solo significare che i nostri amministratori non sono in grado di distinguere tra una legittima espressione di dissenso e una violenza della sfera privata, e, ancor più grave, che essi non sono in grado di accettare un’opinione diversa dalla loro e pertanto rispondono tacciando chi gli si oppone di fare “attacchi personali” e di manifestare in maniera “immorale”. Offese qui rivolte non solo a noi, ma anche alle persone che "gravitano intorno alla nostra Associazione". Non prendiamo certo lezioni di etica da persone che diffondono versioni distorte dell'accaduto per mettere in cattiva luce chi non è supinamente concorde con le loro decisioni e, peggio ancora, mettono in discussione la legalità del nostro operato. Invitiamo pertanto Amministrazione e maggioranza ad adottare toni un po’ più istituzionali, ricordando che le cariche ricoperte conferiscono loro poteri amministrativi, ma li obbligano anche a chi non la pensa come loro e, soprattutto, a dire la verità. Non accettiamo di essere dipinti quali facinorosi o scorretti in modo del tutto gratuito e visto l’atteggiamento decisamente offensivo tenuto da queste persone, riteniamo impossibile la collaborazione con individui che ci trattano in questo modo. Abbiamo pertanto deciso di interrompere qualunque tipo di rapporto con quest'Amministrazione.

Ci rivolgiamo ora direttamente alle persone e alle istituzioni, di Calusco e non solo, che abbiano voglia di fare e di collaborare nel solco delle iniziative che hanno sempre caratterizzato la nostra storia.
Per chiunque fosse interessato a lavorare con noi, siamo in ascolto. fermento.info@hotmail.it