martedì 8 dicembre 2009

Ma qualcuno pagherà?


A distanza di qualche settimana riprendo il fatto di cronaca inerente l'aggressione razzista in piazza san fedele. Lo faccio poichè mi è pervenuta una lettere che ha sviluppato un interessante dibattito che merita secondo me un post tutto suo.


Porthos

41 commenti:

Anonimo ha detto...

Porthos se ti è possibile riesci a spostare tutte le risposte che sono scritte due post sotto in questo post, così almeno si crea meno confusione

Porthos ha detto...

Come saggiamente chiesto, ho provveduto a spostare tutti i commenti del post precedente in questo che è stato creato appositamente per una migliore chiarezza delle discussioni tra gli utenti interessati.

Porthos

Porthos ha detto...

Anonimo ha detto…
non sono un giurista, ma in Italia esiste l'obbligatorietà dell'azione penale. se fossimo di
fronte ad un reato penale non servirebbe nessuna denuncia ma il tutto dovrebbe andare avanti
da sè con l'azione di un pm. bisogna capire di che tipo di reato si tratta...
08 dicembre 2009 11.26

Tex ha detto...
Secondo me anche senza denuncia dell'aggredito è lo stesso comune che dovrebbeagire e
muoversi per scoprire la verità. sempre se non è troppo scomoda.
08 dicembre 2009 12.20

Orso 45 ha detto...
Si tratta di un reato perseguibile a querela di parte ed in assenza di querela le forze dell'ordine
non sono legittimate ad intervenire, ergo i teppistelli la passeranno liscia.
08 dicembre 2009 12.21

Anonimo ha detto...
Magari dico una ca---ta, ma il comune non potrebbe farsi parte civile o cose simili? Proviamo
a chiedere
08 dicembre 2009 12.24

Anonimo ha detto...
Come diceva la mamma caluschese ormai si sa tutto, il paese è piccolo e la gente mormora. I
nomi sono noti agli ambienti oratoriani e non, visto che gli "eroi" di questo gesto se ne
vantano pure per aumentare la loro presunto prestigio.
Speriamo veramente che il comune che ha occhi bionici dappertutto si muova per assicurare
il ritorno alle legalità.
08 dicembre 2009 12.34

Anonimo ha detto...
Oltre il danno la beffa? Ma io non capisco, questi ragazzini fanno parte dell'oratorio? E'
questa l'educativa di strada? E poi nessuno si impegna a metterci la faccia, a dire qualcosa.
Solo su questo blog che con tutto il rispetto ha un importanza relativa se ne parla.
08 dicembre 2009 13.27

Anonimo ha detto...
Secondo me un cittadino è legittimato a chiedere spiegazioni e chiarimenti su un fatto
accaduto in paese. E' il comune che in prima istanza dovrebbe battersi per far chiarezza sui
fatti.
Visto che i filmati ce li hanno loro e da quello che si dice in giro sono abbastanza chiari.
08 dicembre 2009 13.41
Mamma bis ha detto...
Be il ragazzo con la stampella e facile da riconoscere e penso anche i suoi amici, il problema
è che sono minorenni e quindi non succederà nulla, un po come quello che succede anche
all'oratorio dove atti di bullismo e comportamenti non proprio consoni vengono tollerati.
Mamma bis
08 dicembre 2009 13.59

Porthos ha detto...

Anonimo ha detto...
Beh, esiste il tribunale dei minori..
Voglio davvero sperare che questo gesto incivile non passi in sordina e che i responsabili
paghino.
Per carità: nessuno vuole crocifiggere 'sti tre ragazzini diseducati, però che vengano posti di
fronte alle loro responsabilità e che gli venga data una pena, anche solo esemplare.. Per
esempio qualche ora di servizi sociali, magari in aiuto agli extracomunitari!
Ganesh
08 dicembre 2009 14.07

un animatore ha detto...
Per anonimo 8 dicembre oer 13.27 e mamma bis.
Se volete screditare l'oratorio anche in questa vicenda cascate proprio male.
Il ragazzo con la stampella e i suoi amici NON fanno assolutamente nulla in oratorio se non
il male di quell'ambiente, e ciò che fanno NON è per niente tollerato come voi dite.
Probabilmente non sapete neanche di cosa state palando, siete i soliti idioti che intervengono
a vanvera senza neanche leggere tutto quello che la prima mamma caluschese ha detto.
La realtà è ben diversa e nessuno tollera, copre, difende questo gruppo di vandali in oratorio.
Sono ormai un po'di anni che danno problemi, e vi assicuro che si è cercato di fare di tutto
per loro e per cercare di recuperarli, a volte e forse ingiustamente, a discapito di chi dava
meno problemi. Il risultato è stato che si sono presi ragazzi e adolescenti che avevano paura a
venire in oratorio perchè spadroneggiavano certi soggetti. Io con spirito poco cristiano sono
personalmente arrivato al punto di odiarli. Odio questi ragazzi che non sanno far altro che
vivere nell'odio, nella violenza e nella cattiveria. Mancano di rispetto a chiunque e non è
possibile nessuna forma di dialogo.
Nessuno ha mai tollerato, si è cercato di capirli e di indirizzarli su vie migliori, ma senza
risultati; però nessuno può cacciarli, eliminarli, e non è così facile trovare una soluzione.
Quello del vetro rotto non è stato che l'ultimo di una serie di gesti fatti da questi individui (
furti al bar dell'oratorio, cattiverie di ogni genere contro le povere signore volontarie che
sono al bar durante i pomeriggi fino ad arrivare a sputare addosso...).
Purtroppo sono sempre stati fatti che sono rimasti confinati tra le mura dell'oratorio, non
hanno mai trovato il clamore e l'eco che ha trovato questa notizia.
Ancor prima di sapere l'esito della visione delle telecamere avrei messo la mano sul fuoco
indicando il ragazzo con la stampella come il colpevole perchè tra tutti è in assoluto il
peggiore del branco.
Io dico alla prima mamma che ho la stessa sua speranzza che questi ragazzi vengano puniti
una volta per tutte, che scontino tutto il male che fanno e hanno fatto, anche se temo che ciò
non accadrà...e dico a mamma bis e agli anonimi che fanno facile ironia sull'oratorio che
vengano qualche giorno a vedere ccon che razza di MERDE si ha a che fare a volte, e se sono
così bravi che ci diano soluzioni immediate per risolvere questi problemi
08 dicembre 2009 15.41

Porthos ha detto...

Near ha detto...
Gentile Animatore, hai perfettamente ragione. Non conosco bene la situazione a Calusco, ma
sono testimone di casi analoghi in un altro paese. Situazioni del genere sono impossibili da
gestire. Purtroppo poi chi gestisce finisce sempre per dividersi in due gruppi: i falchi e le
colombe. Ne derivano solo scontri che indeboliscono tutto l'oratorio.
Personalmente, visto questo tipo di problema unito ad altri, a quell'oratorio ho smesso di
andarci tempo fa e la mia salute psicofisica ne ha solo guadagnato.
Forse vale sempre il discorso che facevo in post precedente: meglio lasciar stare e vivere
tranquilli.
Oggi come oggi la scena del film del pagliaccio "IT" che risucchia il ragazzino nel tombino
sarebbe molto diversa. Il ragazzino chiamerebbe i suoi amici della baby gang. Insieme
tirerebbero IT fuori dal tombino per poi prenderlo a calci; lo minaccerebbero con un coltello
(anzi probabilmente con una pistola) e gli ruberebbero il portafoglio, per poi rimettegli la
testa nel tombino.
Il giorno dopo la cosa sarebbe ripresa da STUDIO APERTO: "Pagliaccio vittima dei bulli".
09 dicembre 2009 02.13

Anonimo ha detto...
Se permettono i difensori dell'oratorio. Difesa non richiesta perchè nessuno ha attaccato. A
me sembra che hanno solo chiesto se questi ragazzi erano dell'oratorio o no visto che se ne
parlava nella lettera. Comunque hanno rotto per anni con la storia dell'educativa di strada
come diceva qualcuno e sivede che non è servita molto visto che continunano a succedere
queste cose che sono gravi. Forse la prossima volta che si propone un progetto bisogna dire
che non si è capaci di portarlo avanti. Visto i risultati. Anche Near forse non è al corrente di
queste cose quindi fa benissimo a parlare così.
Comunque spero che non sei davvero un animatore perchè hai una cattiveria incredibile.
Magari quei ragazzini dovrebbero essere aiutati dai nostri educatori di strada o da qualcuno
con un dito di testa, che forse è meglio.
09 dicembre 2009 02.22

un animatore ha detto...
Mi spiace x te, ma sono davvero un animatore che ha ascoltato e cercato di dare una buona
parola a tanti adolescenti( con tutti i limiti che io stesso mi ritrovo), ma quando provi e
riprovi e ti trovi sempre davanti un muro( anzi, peggio di un muro, perchè il muro non
risponde e non reagisce, mentre questi rispondono e reagiscono) dopo un po'perdi speranza e
pazienza, e con certe persone ti incattivisci anche, perchè il loro atteggiamento non fa altro
che danneggiare qualcosa per cui tu spendi il tuo tempo e in cui tu credi.
Non sono arrivato al punto di near di fregarmene, credo ancora in quel che faccio e difendo
l'oratorio. Ribadisco che questi non si può dire che questi ragazzi frequentino l'oratorio,
perchè a parte venirci a fare casino non fanno altro.
All'ultimo anonimo vorrei anche dire che se con dei progetti si potessero risolvere tutti i
problemi del mondo la vita sarebbe molto più facile, ma vedi, penso che anche l'educazione
di strada possa arrivare fino ad un certo punto, ma alla fine necessità di una risposta positiva
dell'educato che credo che in certi casi estremi non possa mai esserci
09 dicembre 2009 03.23

Anonimo ha detto...
Una domanda: ma questi ragazzini lo sanno che tu, bravo animatore del'oratorio, li consideri
delle MERDE irrecuperabili anche con i grandi progetti del nostro ex curato elicotterato? O
son cose che ti tieni per te?
09 dicembre 2009 04.09

un animatore ha detto...
Che lo sappiano o meno dubito che gli interessi.
Ti faccio io una domanda: ma chi si mette a sputare addosso a povere signore 70enni che
come volontarie i pomeriggi in settimana tengono aperto il bar dell'oratorio hanno qualche
interesse ad essere recuperati??
E per favore, stiamo parlando di una cosa seria( o per lo meno io sto cercando di farlo in
maniera tale) evitiamo battutine insignificanti tipo ex curato elicotterato, facciamo le persone
adulte, grazie

Matita ha detto...

Premetto che condanno fermamente il gesto di questi ragazzi, a scanso di equivoci.
Sappiamo che i comportamenti dei giovani sono prevalentemente frutto degli esempi che ricevono dal contesto familiare,sociale e comunicativo,in minima parte da componenti caratteriali.Facciamo la nostra parte,allora.Immagino che qualcuno di loro possa venire a conoscenza del fatto che si parli di loro in questo blog,e per spirito di protagonismo o semplice curiosità possono leggere quel che si dice su di loro.L'esempio migliore,,è quello di mostrare rispetto e correttezza verso gli altri,evitando inutili e sterili critiche o commenti di un certo peso.Ho una lunga esperienza di formazione educativa con i ragazzi,ma ho sempre avuto la consapevolezza che non tutti avrebbero potuto trarre lo stesso vantaggio dagli insegnamenti,spesso i problemi di fondo sono troppo complessi perchè si riesca ad intervenire in modo significativo.Confesso che mi hanno spesso fatto perdere la pazienza , in qualche caso mi sono sentito impotente, ma non mi è mai passato per la testa di definirli odiosi o deriderli o disprezzarli.
Resta il fatto che non intervenendo con fermezza nei confronti dei colpevoli, l'azione antieducativa è di gran lunga più deleteria delle parole incaute.E' auspicabile che l'episodio non cada nel dimenticatoi,per il bene di tutti

ORSO45 ha detto...

Caro Matita, purtroppo dell'episodio si parlerà ancora per un po' ma i teppistelli non riceveranno alcuna punizione e si rafforzerà in loro la convinzione di poter agire come meglio credono facendosi belli e bulli nel gruppo di appartenenza.
Questo senso di impunità e di onnipotenza condurrà alcuni di loro (mi auguro pochi) alla delinquenza ed allora sarà troppo tardi per recuperarli.
Ma le famiglie dove sono? Le basi del vivere civile devono venire dalla famiglia e dall'esempio che questa rappresenta per gli adolescenti ed i giovani, la società che li circonda è un complemento, non può essere l'indirizzo.

un animatore ha detto...

Caro orso, le famiglie di questi ragazzi sono state più volte richiamate quando i teppistelli con le loro azioni superavano il limite del tollerabile. L'ex curato don Roberto, in presenza anche dei carabinieri aveva convocato i genitori, ma questi avevavno sempre difeso i figli anche in maniera abbastanza sconcertante, ed i risultati sono questi.

Per Matita, condivido in pieno le tue parole, ma saprai benissimo, visto che dici di avere una certa esperienza come educatore, che oltre un certo limite è umano perdere la pazienza, perdere ogni speranza, e dire arrangiatevi; come già detto in precedenza ci si può mettere tutto l'impegno del mondo, ma chi educa non ha la bacchetta magica e serve la collaborazione dell'educato, che in questi casi non esiste.
La vita alla lunga presenterà loro il conto, e se vanno avanti così sarà un conto salato

nonortodossomaefficace ha detto...

invece di menarvi tanto il cervello sulle teorie educative o su come affrontare il problema o se devono andare in galera o no, si provi prima con un bel calcione nel sedere o magari facendogli provare le stesse umiliazioni che infliggono.

nonortodossomaefficace ha detto...

e che il porgere l'altra guancia resti nell'ambiente che ha inventato la frase e per piacere non diventi legge dello stato!
massì siamo buoni noi risolviamo tutto con le parole. Accettiamo l'uso della forza per piegare governi sovrani di nazioni straniere alle volontà dei nostri, e ci scandalizziamo se la stessa venisse usata per risolvere le nostre questioni .... ma per piacere

un animatore ha detto...

nonortodossomaefficace, ti quoto al 100%, ma sai che loro sono iperprotetti, possono fare tutto quello che vogliono senza rischiare nulla, mentre se io oso anche solo sfiorarli finisco nei casini...
Ma non sai quante volte mi prudono le mani??anche perchè oggettivamente lo stampellato è un pistolino che non potrebbe opporre molta resistenza se venisse trattato con un po'di sani calcioni

matita ha detto...

Pienamente d'accordo con te, Orso,il modello di riferimento fondamentale è quello dei genitori,difficile intervenire se il modello è quello citato dall'educatore:ad ammettere le colpe dei figli si ammette il proprio fallimento come padre o madre,più comodo negare,difendere anche di fronte all'evidenza i frutti della propria incapacità ad educare.Ma è qui che ha più senso l'intervento di scuola,oratorio ,associazione sportiva o altra istituzione che aiuti la formazione.I ragazzi che hanno una famiglia solida alle spalle hanno già delle certezze,magari da consolidare,i ragazzi problematici hanno il nulla dietro.Il calcione nel sedere andrebbe dato ai genitori di quest'ultimi,ma forse ci vuole un po' più di coraggio.

un animatore ha detto...

Matita...ovvio, un calcione nel sedere anche e soprattutto ai genitori.

nonortodossomaefficace ha detto...

matita n on volevo arrivare a dirlo io, ma sono pienamente daccordo, ed insieme al genitore ci metto asociazioni ed educatori vari

un animatore ha detto...

attento, ti ricordo che associazioni ed educatori devono stare attenti ad alzare le mani...si fa presto ad essere accusati di violenza su minori, e poi sono cavoli amari.

lama ha detto...

se sti qua sputano adosso alle vecchie, propongo di ripagarli con la stessa moneta, ogni volta che li si incontra una bella scatarrata. pultroppo l'umiliatore si rende conto di come ci si senter quando viene umiliato a sua volta.

matita ha detto...

Senza degenerare,il calcione cui mi riferisco è simbolico,è mettere di fronte alle proprie responsabilità il genitore inadeguato:un bel corso intensivo sul significato di SENSO CIVICO,con esame finale,teorico e pratico?

un animatore ha detto...

Lo reputi davvero possibile matita? Personalmente non conosco i genitori dei ragazzi in questione, ma sentivo dire ( però bisogna prenderlo con le pinze, perchè il sentito dire a volte è pericoloso), che il padre di un di quelli di cui più abbiamo parlato fa, o per anni ha fatto dentro e fuori dal carcere...s ciò fosse vero penso che il tuo corso di senso civico sia pura utopia purtroppo

Anonimo ha detto...

Ho atteso e sperato sino ad ora che l'attenzione si ponesse su un punto cruciale, ma invano.
Personalmente, potrà sembrarvi paradossale, ma per un certo verso debbo ringraziare questi ragazzi. E' evidente che sono gli unici nella nostra comunità ad essersi accorti che due persone, due esseri umani, dormono in automobile parcheggiata in piazza S.Fedele, e mi vergogno io per primo a non aver prestato l'attenzione dovuta.
Dicembre 2009, Calusco d'Adda, non è un servizio televisivo che mi informa di due disperati che dormono in auto, sono quì, nel mio paese, nel giorno dove in piazza a Milano si leggono gli articoli che compongono la Carta dei Diritti fondamentali dell'uomo. Alcuni anni fa, come oggi, abbiamo marciato da Vanzone a Baccanello (qualcuno lo ricorderà) per sottolineare l'adesione ideale e fattiva a quei principi che fondano la nostra civiltà, ma oggi, a distanza di anni stiamo a discutere se sbattere in galera quattro "giovinastri" che probabilmente non sanno nemmeno cosa sia il "DIRITTO di ciascuno AD ESISTERE IN DIGNITA' E PACE". Diciamocelo con onestà, abbiamo tutti quanti perso la bussola.
Ci accingiamo a trascorrere in "letizia e gioia" il Natale, credo che Cristo nascerà in quella vettura con il lunotto infranto dalla nostra indifferenza più che dai sassi di qualche squilibrato.
Sono andato a rifornirmi, come faccio quotidianamente, di latte, non ho potuto fare a meno di bussare al vetro appannato di quella macchina. Un volto femminile, minuto e spaurito ha abbassato il vetro; non parla italiano. Ho cercato di comunicargli la mia solidarietà e le mie scuse per la mia distrazione, non ha capito, ma mi ha sorriso, un volto gentile che mi ha sorriso, e mi domando, domando a quanti hanno la pazienza di leggermi, cosa possiamo fare per farci perdonare? Nessuno può esimersi da questa semplice ed essenziale domanda. Sono ancora lì, e noi ci arrovelliamo sul cosa mettere in tavola la sera del ventiquattro. Fermiamoci prima di oltrepassare la linea del non ritorno.

Sperandio mangili

bersagliopercatarro ha detto...

ringrazio degli sputi che ho ricevuto almeno ora le tavole imbandite sano che ci sono... ma perpiacere

Anonimo ha detto...

Grazie per le parole di saggezza dopo tanto odio, Sperandio.
Sarebbe bello che da qui potesse nascere qualcosa di buono per quelle persone. Pensiamoci, ragioniamoci sopra.

Anonimo ha detto...

Anonimo 8,45, sai dove trovarmi.
Sperandio mangili

Anonimo ha detto...

Caro signor maingili, dimentica un dettaglio fondamentale nel suo racconto.Un tetto e un letto erano stati offerti ai due signori, certo, non insieme ma separati, però vista la disperata situazione dei due il minimo che avrebbero potuto ( e a mio modo di vedere DOVUTO) fare sarebbe stato ringraziare chi quel letto glielo offrira e prenderlo al volo, invece hanno rifiutato ostinandosi a dormire in macchina, e sinceramente non capisco perchè.

Poi le faccio una provocazione: se in questa calusco di cattivi e insensibili lei è uno dei pochi che ritiene di avere avuto un po'di attenzione per loro perchè non li accoglie in casa sua. Sa, mi hanno insegnato che le parole di solidarietà sono si importanti, ma se ad esse non si fanno seguire i fatti risultano vuote e senza senso

Anonimo ha detto...

Gentile anonimo 11.04, credo di essermi qualificato come uno dei cittadini che con la propria distrazione ha contribuito all'evento, contrariamente a quello che lei sostiene.
La sua domanda (capziosa direi) è retorica, crede di farmi cadere nella sua rete? Sarebbe un insulto all'intelligenza di tutti coloro che leggono il suo intervento, se spera che la mia risposta sia un lungo elenco di giustificazioni per la mia impossibilità ad ospitare le due persone in oggetto,non le pare?
Vedo che manca comunque una volontà espressa a risolvere il problema. Lei pensa veramente che la separazione delle due persone sia un fatto scontato, semplice. Ma lei si è mai sforzato di conoscere la cultura araba ed il loro concetto di matrimonio? Perchè si ostina a pontificare senza il benchè minimo approccio a queste diversità di cui necessariamente dobbiamo tener conto.
Rispettosamente saluto Sperandio mangili

Anonimo ha detto...

La mia non era una domanda capziosa, se no non avrei specificato che era una provocazione, poichè dalle sue parole sembrerebbe che tutti potremmo fare qualcosa per loro, ma nessuno muove un dito.

Ammetto la mia ignoranza in materia di cultura araba, ma questo non mi impedisce di pensare che i due piuttosto che dormire al gelo ogni notte, rischiando congelamenti anche seri, avrebbero potuto, e ribadisco DOVUTO accettare la sistemazione provvisoria, un letto caldo e la possibilità di vivere in una condizione igenica e di dignità decisamente migliore; e la loro perseveranza mi fa anche pensare ( un po'malignamente ammetto) che non c'entrino cultura sociale, religiosa o altro, ma sia un perseverare polemico, per ottenere subito ciò che il comune ora non ha

Anonimo ha detto...

Dal suo ultimo intervento Scopro di dialogare con un amministratore,perchè non si palesa?
Posso solo supporlo, ma non affermarlo. Ritengo, forse a torto,che un rappresentante del popolo abbia il dovere di rendersi riconoscibile quando fa affermazioni come le sue, o anche lei fa calcoli tattici circa l'opportunità di esporsi come in questo caso?
Risaluto con rispetto. Sperandio mangili.

Anonimo ha detto...

e perchè mai dovrei essere un amministratore signor mangili? preferisco mantenere l'anonimato in un blog dove possono scrivere e scrivono con tutto rispetto, cani e porci, dove chiunque può scrivere fingendosi lei, o qualsiasi altra persona.
Non vedo in questo blog na tutela per chi scrive e si espone e per questo tengo l'anonimato, ma non mi sembra di avere fatto affermazioni per cui io possa essere tacciato di essere un amministratore, ho solo espresso le miei idee riguardo la vicenda, credo anche in maniera corretta e con un minimo di motivazioni ( ovviamente confutabili per chi non la pensa come me) e non mi sembra che in uno scambio di idee come sta avvenendo negli ultimi post, abbia una certa valenza sapere se io sono il sindaco in persona o l'ultimo dei cittadini caluschesi; credo che l'idea da me espresa abbia il medesimo valore in entrambi i casi

Carlo ha detto...

Come ben saprai anonimo è difficile essere certo delle identità di chi scrive, su tutti i blog, ma puo anche essere una comoda scusante per non prendersi la paternità di quello che si scrive. Tu quindi anonimo a che categoria appartieni? Cani o porci?

Carlo

Anonimo ha detto...

La mia asserzione circa la sua appartenenza deriva dalla chiosa del penultimo intervento, che a parer mio non lascia dubbi sul suo ruolo pubblico, ma posso anche sbagliare.
Mantenere l'anonimato in casi come quello sul quale si è discusso, fa il paio con quanti scommettono sul chi sarà il primo ad essere giustiziato facendo gli abolizionisti in piazza,(un parallelo un po' forte ma necessario per rende l'idea, ma per non incorrere in fraintendendimenti con questo esempio non intendo assimilarla ai forcaioli, sia ben chiaro).
Ha valore si saperlo, per i motivi che ho già esposto e riconfermo con decisione la mia convinzione, diversamente la reputerei (se fosse un amministratore) un vigliacco, una persona che non ha il coraggio di confrontarsi con quella parte di elettorato che pur avendola votata, non si riconosce nelle sua tesi, con buona pace delle "CINQUE DITA" se le ricorda?.
Sperandio mangili

Anonimo ha detto...

Abbiamo parlato ancora del nulla, dimenticando che qualcuno stanotte ha dormito sottozero.
Sperandio mangili

Anonimo ha detto...

Dimenticando che hanno rifiutato due letti al caldo...
E' un po'come se un povero assetato in africa rifiutasse l'acqua pperchè troppo calda, oppure perchè naturale mentre lui la vuole gasata. In situazioni d'emergenza si prende tutto quel che viene.

P.S. signor mangili, se mi reputa un vigliacco o non crede che io non sia un amministratore liberissimo di non rispondermi, evidentemente non ha nulla da dire circa il mio intervento "incriminato"...dormirò o stesso

Anonimo ha detto...

Ho cercato di informarmi e le cose non stanno proprio così.
Noto che per lei è una opzione leggere "A" quando si scrive "A", è per questo semplice motivo che non intendo andare oltre nella polemica, il problema è un altro, e cioè trovare una soluzione al problema.
La saluto con la mia faccia:
Sperandio mangili

Anonimo ha detto...

beh, potrebbe anche dire come stanno le cosa invece di informarci solo che si è informato...sarebbe più carino da parte sua

Anonimo ha detto...

Credo che per motivi comprensibili, non spetti al sottoscritto mettere in piazza notizie private, come spesso succede quando è l'anonimato a diffonderle.
Sperandio mangili

Anonimo ha detto...

Ah beh, bel modo di ragionare, è un po'troppo facile lanciare il sasso e nascondere la mano.
Se questo è il suo modo di rispondere quandoo le fanno delle osservazioni mi sa che è mmeglio per lei piuttosto che continnuare in politica, darsi all'ippica...tanto con i risultati otenuti alle ultime elezioni penso che peggio non possa fare

Anonimo ha detto...

"In situazioni di emergenza si prende tutto quel che viene"??
Sinceramente trovo questa idea piuttosto offensiva.
Riflette perfettamente la mentalità "poverinista" dominante: povero derelitto, sei povero, ti diamo un paio di medicinali scaduti e un piatto caldo. Amen.
Questa non è solidarietà. Questa si chiama "carità", nel senso degenere del termine.
La solidarietà consiste nel trattare gli altri con gli stessi diritti e gli stessi standard con cui trattiamo noi stessi. In questo caso, so benissimo che il comune non è in grado di dare al signore algerino una casa bell'e pronta: non siamo il pase dei balocchi. Però non me la sentirei nemmeno di dire che una soluzione che separa due coniugi DEBBA essere accettata perchè in questi casi si DEVE accettare tutto quel che viene. Vorrei vedere quanti di noi, se perdessero la casa a causa del licenziamento (e qui bosognerebbe fare un bel discorso su quella che è la struttura di solidarietà dello stato, a mio parere apertamente discriminatoria) accetterebbero di buon grado di separarsi dalla propria moglie o compagna. Non sto dicendo che non si possa fare. sto dicendo che è una scelta sofferta, che noi non vediamo come tale per un semplice motivo: noi abbiamo qui le nostre famglie pronte ad aiutarci, a darci un tetto, a darci anche un aiuto economico. Altri no. Ed è difficile mettersi nei panni di chi, perso il lavoro e la casa, avverte che sta perdendo anche la propria dignità.
Su questioni così delicate eviterei giudizi lapidari come quello citato qui all'inizio; speci perchè vengono sempre da chi ha un lavoro, una casa e la pancia piena.

Daniele

Anonimo ha detto...

D'accordo signor Daniele, niente giudizi lapidari...però a questo punto nemmeno lamentele: altre possibilità non ne intravvedo, quindi in attesa della casa dal comune, o i letti separati, o la macchina. Liberissimi di "preferire" la seconda opzione i signori algerini, ma poi non venga il primo sperandio che passa dal blog a fare la morale, perchè se dormono sotto zero è un po'anche loro la scelta

Anonimo ha detto...

E così la coscienza di tutti può tornare a dormire tranquilla...

Anonimo ha detto...

non mi sembra che l'algerino sia senza lavoro..anzi..e come tante altre famiglie con lo stipendio di uno solo pagano pure l'affitto..penso proprio che questa coppia di algerini avanzi solo delle grandi pretese e basta...si fanno sacrifici e ci si prende una casa in affitto...e che non mi si venga a dire che non hanno i soldi...conviene informarsi bene sulla vicenda prima di esprimersi.poi ognuno è libero di pensarla come vuole.Ognuno è libero di offrirsi come buon samaritano o paladino della giustizia.Ma magari aiutarli a trovare una casa in affitto e a comportarsi come tutti coloro che fanno sacrifici per trovare una casa e portare avanti una famiglia non sarebbe meglio??Aiutare questa gente a vivere non significa dargli cibo o brevi ore di ospitalità ma insegnarli come si sta al mondo, che tutto non è dovuto bensì va guadagnato e conquistato con i dovuti sacrifici che lo stare al mondo richiede.

Fausto

nonpartitoperlatangente ha detto...

ma tornando al discorso portante, i sassaioli a volte sputatori devono in qualche modo pagare o no?

Anonimo ha detto...

Direttamente dal nuovo calendario di Calusco:
La terza foto in copertina mostra la videocamera che ha ripreso in faccia i teppisti che hanno rotto il vetro di un’auto qualche tempo fa, mentre la frase sotto recita: DALLA PREVENZIONE AL CONTROLLO. Sicurezza vuol dire maggiore controllo del territorio, sicurezza vuol dire essere inflessibili con chi sbaglia.
Ma quando si passa dalle parole ai fatti?