A quanto pare il nomignolo di "cazzendario" se lo merita proprio tutto.
Mi segnalano infatti, che sul fondo di ogni pagina del nuovo calendario caluschese, compare la scritta: l'imposta di pubblicità, nel rispetto del regolamento, è a carico di chi lo espone in pubblico.
Quindi, qualora uno degli sponsor o altri lo esponessero (con gran coraggio) nella propria attività, rischierebbero una sanzione se non si è pagato l'ìmposta sulla pubblicità.
Mi segnalano infatti, che sul fondo di ogni pagina del nuovo calendario caluschese, compare la scritta: l'imposta di pubblicità, nel rispetto del regolamento, è a carico di chi lo espone in pubblico.
Quindi, qualora uno degli sponsor o altri lo esponessero (con gran coraggio) nella propria attività, rischierebbero una sanzione se non si è pagato l'ìmposta sulla pubblicità.
E se qualcuno ha già subito un danno per la mediocrità del prodotto realizzato, adesso scopriamo che rischia pure la beffa per un'eventuale sanzione. E' come, se io sponsor pagassi due volte, una per mettere la mia pubblicità sul calendario e la seconda per esporlo in pubblico. C'è decisamente qualcosa che non quadra.
Gli sponsor, come si sa, fanno risparmiare il comune che non tira fuori i danè, ma in questo caso, sempre il comune non contento, cerca addirittura di guadagnarci sopra con la tassa sulla pubblicità.
Proprio un gran bell'affare.
Porthos
Gli sponsor, come si sa, fanno risparmiare il comune che non tira fuori i danè, ma in questo caso, sempre il comune non contento, cerca addirittura di guadagnarci sopra con la tassa sulla pubblicità.
Proprio un gran bell'affare.
Porthos
2 commenti:
Quello che tu ipotizzi è un rischio abbastanza remoto, non so chi ha avuto il coraggio di attaccare in bellamostra un calendario così brutto.
E' una forma di cautela.
Viene stampata anche sui calendari di alcune Banche per il caso in cui la forma pubblicitaria -per dimensione- sia soggetta ad imposta.
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