Sul tratto leonardesco dell'Adda, nella zona del santuario della Madonna della Rocchetta, potrebbe sorgere una nuova centrale idroelettrica. Preleverebbe acqua dall'«Adda vecchia», cioè dal tratto di fiume in cui scorre l'eccesso della centrale Bertini, ben visibile dal ponte in ferro «San Michele» che collega la sponda bergamasca a quella lecchese.
A inoltrare la richiesta di autorizzazione alla Provincia è stata la società «Ellerre srl» di Medolago. Il progetto consiste in una centrale idroelettrica collocata nel bellissimo e suggestivo ambiente fluviale dell'Adda, dove qualcuno dice che Leonardo da Vinci (oltre al progetto delle chiuse) trasse ispirazione per il quadro della «Gioconda».
L'opera di presa dell'acqua, la centrale e la restituzione, ricadranno interamente nel territorio di Calusco, ma la traversa con cui l'acqua dell'Adda sarà convogliata verso la centrale, interesserà anche la sponda di Paderno d'Adda.
Per far funzionare la centrale sarà deviata una portata d'acqua massima di 30.000 litri al secondo, che produrrà una potenza nominale media di 997,50 Kw di energia elettrica. L'energia sarà generata sfruttando la caduta dell'acqua da 8,8 metri, altezza massima della diga (variabile tra i 5,8 e 8,8 metri).
Ma il progetto sta raccogliendo le perplessità delle amministrazioni comunali. Il sindaco di Calusco Roberto Colleoni ha chiesto alla Provincia la documentazione della richiesta di autorizzazione: «Sarà convocata sicuramente una conferenza dei servizi prima di concedere l'autorizzazione, per sentire pareri, osservazioni e capire i vincoli, soprattutto dal Parco Adda Nord. Se l'opera risulta essere un pugno nello stomaco all'ambiente dell'Adda, dovrà essere contrastata attraverso i vincoli e le normative di legge. Sicuramente un invaso di queste proporzioni sul tratto più caratteristico dell'Adda è deturpante, ma prima voglio capire e conoscere nel dettaglio il progetto». Più decisa la posizione di Paderno: «Il tratto interessato dall'impianto proposto dalla "Ellerre" ricade nel nostro territorio comunale – precisa in una lettera a via Tasso il sindaco Valter Motta –, quindi la Provincia competente a esprimere un eventuale decreto di concessione deve essere quella di Lecco e non di Bergamo. Poi, essendo la richiesta fatta da un privato, non trovo i requisiti di pubblica utilità perché questa attività possa avere titoli di urgenza e indifferibilità. Un altro punto da evidenziare è la collocazione dell'impianto nel Parco Adda Nord, nell'area leonardesca dove ogni forma di edificazione è assolutamente vietata. Per questo serve obbligatoriamente il parere del Parco: l'impatto ambientale dell'invaso artificiale sarebbe devastante».
Porthos
A inoltrare la richiesta di autorizzazione alla Provincia è stata la società «Ellerre srl» di Medolago. Il progetto consiste in una centrale idroelettrica collocata nel bellissimo e suggestivo ambiente fluviale dell'Adda, dove qualcuno dice che Leonardo da Vinci (oltre al progetto delle chiuse) trasse ispirazione per il quadro della «Gioconda».
L'opera di presa dell'acqua, la centrale e la restituzione, ricadranno interamente nel territorio di Calusco, ma la traversa con cui l'acqua dell'Adda sarà convogliata verso la centrale, interesserà anche la sponda di Paderno d'Adda.
Per far funzionare la centrale sarà deviata una portata d'acqua massima di 30.000 litri al secondo, che produrrà una potenza nominale media di 997,50 Kw di energia elettrica. L'energia sarà generata sfruttando la caduta dell'acqua da 8,8 metri, altezza massima della diga (variabile tra i 5,8 e 8,8 metri).
Ma il progetto sta raccogliendo le perplessità delle amministrazioni comunali. Il sindaco di Calusco Roberto Colleoni ha chiesto alla Provincia la documentazione della richiesta di autorizzazione: «Sarà convocata sicuramente una conferenza dei servizi prima di concedere l'autorizzazione, per sentire pareri, osservazioni e capire i vincoli, soprattutto dal Parco Adda Nord. Se l'opera risulta essere un pugno nello stomaco all'ambiente dell'Adda, dovrà essere contrastata attraverso i vincoli e le normative di legge. Sicuramente un invaso di queste proporzioni sul tratto più caratteristico dell'Adda è deturpante, ma prima voglio capire e conoscere nel dettaglio il progetto». Più decisa la posizione di Paderno: «Il tratto interessato dall'impianto proposto dalla "Ellerre" ricade nel nostro territorio comunale – precisa in una lettera a via Tasso il sindaco Valter Motta –, quindi la Provincia competente a esprimere un eventuale decreto di concessione deve essere quella di Lecco e non di Bergamo. Poi, essendo la richiesta fatta da un privato, non trovo i requisiti di pubblica utilità perché questa attività possa avere titoli di urgenza e indifferibilità. Un altro punto da evidenziare è la collocazione dell'impianto nel Parco Adda Nord, nell'area leonardesca dove ogni forma di edificazione è assolutamente vietata. Per questo serve obbligatoriamente il parere del Parco: l'impatto ambientale dell'invaso artificiale sarebbe devastante».
Porthos
2 commenti:
Caro Sindaco chieda al suo collega di amministrazione il Consigliere Locatelli che fa parte del CDA del parco Adda Nord (5oo euro a seduta) cosa ne pensa il parco e se può fare qualcosa lui, sennò il suo onorario sono soldi buttati via.
Cittadino Attento
Ma siamo al delirio, non c'è quasi l'acque per i pesci e adesso si vuol fare la centrale idroelettrica. Ma vogliamo scherzare?
Canninsta
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