giovedì 7 ottobre 2010

Sul fotovoltaico prendiamo lezione dagli altri paesi

Sempre sull'eco altre valutazioni sul tema centrali idroelettriche
Caro direttore, desidero ringraziare il presidente di Confagricoltura Renato Giavazzi per il prezioso e interessante articolo pubblicato su L'Eco del 4 ottobre scorso.
Finalmente una risposta intelligente ad argomentazioni incredibili che oramai si sentono un po' dappertutto per condannare le fonti alternative di energia. Si va appunto dal citato sindaco di Calusco d'Adda («corsa selvaggia al fotovoltaico»: preferisce una tranquilla centrale atomica con scorie annesse, magari sotto l'Adda?), al rissoso Sgarbi (per altro grande sull'arte) che sbraita contro l'eolico perché «deturpa il paesaggio», per finire con la recente perla del ministro dell'Economia Tremonti che ha censurato l'eolico, perché «fonte di corruzione»: cioè, anzichè combattere la mafia che allunga i suoi artigli su possibili sporchi affari, aboliamo l'eolico! Ma in che Paese viviamo e da chi siamo governati? Si facciano un giretto in Germania: là sono tutti dementi e stanno distruggendo il panorama? Mi pare che i tedeschi abbiano già oggi un'elevata percentuale di energia rinnovabile e crescono sempre di più. E noi ? Noi ci preoccupiamo del panorama e tiriamo allegramente la volata alle pericolosissime centrali atomiche.

Mario Cavatorta
Porthos

3 commenti:

ORSO45 ha detto...
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ORSO45 ha detto...

Sì, prendiamo esempio dalla Germania con le sue diciassette centrali nucleari, mentre noi, unici beccaccioni, ne siamo sprovvisti pur correndo tutti i rischi del malfunzionamento di quelle tutt'intorno senza alcun vantaggio. Anzi, addirittura li foraggiamo acquistando da loro l'energia a noi necessaria.
Meno demagogia e più realismo sarebbero graditi.

pierangelo ha detto...

Ho letto con una certa sorpresa questa lettera di commento alla replica di Giavazzi e devo dire che il sig. Cavatorta non ha ben compreso le posizioni, arrivando quasi ad invertirle. Sulla questione nè il sindaco di Calusco nè tantomeno il sottoscritto fanno parte di chi "condanna le fonti di energia alternative" (io sono tra i più accesi sostenitori), solamente non si ritiene che i pannelli siano da installare, per puro scopo speculativo, nei campi agricoli.