Nuovo colpo della banda del taglierino ieri mattina a Calusco d'Adda, ai danni della filiale della Banca Popolare di Cremona, in via Marconi 580. Il bottino è di circa 8.000 euro in contanti.
I malviventi sono entrati in azione qualche minuto dopo le 9. Con tutta probabilità hanno parcheggiato l'auto in qualche via laterale e hanno raggiunto la filiale a piedi.
Passamontagna e taglierino
Prima di entrare si sono infilati il passamontagna e sono riusciti a superare la porta di sicurezza. Il metal-detector non ha segnalato il taglierino che uno dei rapinatori teneva nascosto. Appena dentro, l'uomo armato ha raggiunto la cassa, intimando all'impiegato di consegnare i soldi, mentre l'altro è rimasto vicino alla porta. Una manciata di secondi per infilare i soldi in un sacchetto di plastica e fuggire in tutta fretta. Quando i malviventi sono entrati in banca non c'erano clienti ma solo gli impiegati che hanno seguito, loro malgrado, tutte le fasi del colpo.
Fuga senza testimoni
I due rapinatori sono riusciti a dileguarsi a piedi nelle vie del centro di Calusco d'Adda e stando ai primi accertamenti dei carabinieri non sono stati notati dalla gente del paese. È probabile che in attesa dei due ci fosse un complice in auto pronto a fuggire verso Paderno d'Adda. Quando i rapinatori sono usciti dalla filiale, gli impiegati hanno dato l'allarme.
Nel giro di pochissimi minuti sono arrivati i carabinieri della stazione di Calusco d'Adda, che si trova a circa 200 metri. I militari hanno effettuato un minuzioso sopralluogo nella banca e i colleghi del nucleo investigativo hanno lavorato sulle impronte lasciate dai rapinatori. Posti di blocco sono stati istituiti sulle strade comunali e provinciali per individuare gli uomini in fuga, senza però riuscire a rintracciarli.
I carabinieri di Calusco hanno raccolto le testimonianze degli impiegati e visioneranno i fotogrammi del sistema video a circuito chiuso. Indagini in corso per assicurare gli autori della rapina alla giustizia. La filiale è rimasta chiusa tutto il giorno al fine di permettere agli impiegati di effettuare i conteggi per accertare la somma razziata che si aggira intorno agli 8.000 euro e per mettere a verbale le testimonianze dei dipendenti. (fonte eco di bergamo)
Porthos
I malviventi sono entrati in azione qualche minuto dopo le 9. Con tutta probabilità hanno parcheggiato l'auto in qualche via laterale e hanno raggiunto la filiale a piedi.
Passamontagna e taglierino
Prima di entrare si sono infilati il passamontagna e sono riusciti a superare la porta di sicurezza. Il metal-detector non ha segnalato il taglierino che uno dei rapinatori teneva nascosto. Appena dentro, l'uomo armato ha raggiunto la cassa, intimando all'impiegato di consegnare i soldi, mentre l'altro è rimasto vicino alla porta. Una manciata di secondi per infilare i soldi in un sacchetto di plastica e fuggire in tutta fretta. Quando i malviventi sono entrati in banca non c'erano clienti ma solo gli impiegati che hanno seguito, loro malgrado, tutte le fasi del colpo.
Fuga senza testimoni
I due rapinatori sono riusciti a dileguarsi a piedi nelle vie del centro di Calusco d'Adda e stando ai primi accertamenti dei carabinieri non sono stati notati dalla gente del paese. È probabile che in attesa dei due ci fosse un complice in auto pronto a fuggire verso Paderno d'Adda. Quando i rapinatori sono usciti dalla filiale, gli impiegati hanno dato l'allarme.
Nel giro di pochissimi minuti sono arrivati i carabinieri della stazione di Calusco d'Adda, che si trova a circa 200 metri. I militari hanno effettuato un minuzioso sopralluogo nella banca e i colleghi del nucleo investigativo hanno lavorato sulle impronte lasciate dai rapinatori. Posti di blocco sono stati istituiti sulle strade comunali e provinciali per individuare gli uomini in fuga, senza però riuscire a rintracciarli.
I carabinieri di Calusco hanno raccolto le testimonianze degli impiegati e visioneranno i fotogrammi del sistema video a circuito chiuso. Indagini in corso per assicurare gli autori della rapina alla giustizia. La filiale è rimasta chiusa tutto il giorno al fine di permettere agli impiegati di effettuare i conteggi per accertare la somma razziata che si aggira intorno agli 8.000 euro e per mettere a verbale le testimonianze dei dipendenti. (fonte eco di bergamo)
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