Allarme sabato sera in via Trieste a Calusco d'Adda dove una famiglia di quattro persone, extracomunitari del Burkina Faso, è stata colpita da una intossicazione causata da esalazioni di monossido di carbonio.
Fortunatamente i soccorsi sono stati tempestivi e i genitori e i due bambini sono stati ricoverati ai policlinici di Zingonia e Ponte San Pietro. Le loro condizioni non sono gravi e dovrebbero cavarsela con qualche giorno di prognosi.
L'incidente domestico si è verificato sabato sera in un appartamento al primo piano del condominio di via Trieste (il viale che porta alla stazione) verso le 22. Tutto è accaduto quando i genitori hanno deciso di scaldare un locale impiegando un braciere - alimentato forse a carbonella - poiché la caldaia non funzionava. I genitori hanno iniziato a sentirsi male, facendo fatica a stare svegli e avvertendo dei capogiri, così hanno chiesto aiuto a una famiglia che abita sullo stesso piano del condominio. Subito i vicini di casa hanno allertato il 118.
Sul posto sono arrivati l'auto medicalizzata del 118, le ambulanze della Croce bianca di Calusco d'Adda e della Cri di Bonate Sotto, una pattuglia di carabinieri del Norm di Zogno (nucleo operativo) e i vigili del fuoco di Dalmine e dell'Isola. Il personale sanitario del 118 ha prestato le prime cure ai genitori e ai bambini, che sono sempre rimasti coscienti e subito dopo le ambulanze hanno provveduto a trasportarli agli ospedali di Ponte San Pietro e Zingonia dove sono stati curati e sottoposti agli opportuni accertamenti. Le loro condizioni non sono gravi e sicuramente saranno dimessi con alcuni giorni di prognosi.
Quando sono intervenuti sul posto i carabinieri di Zogno hanno aperto subito le finestre dell'appartamento per fare circolare l'aria nei locali. I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza il braciere e l'abitazione e dopo il sopralluogo hanno accertato che gli intossicati sono stati colpiti da esalazioni di fumi non combusti e di monossido di carbonio. (fonte eco di bergamo)
Fortunatamente i soccorsi sono stati tempestivi e i genitori e i due bambini sono stati ricoverati ai policlinici di Zingonia e Ponte San Pietro. Le loro condizioni non sono gravi e dovrebbero cavarsela con qualche giorno di prognosi.
L'incidente domestico si è verificato sabato sera in un appartamento al primo piano del condominio di via Trieste (il viale che porta alla stazione) verso le 22. Tutto è accaduto quando i genitori hanno deciso di scaldare un locale impiegando un braciere - alimentato forse a carbonella - poiché la caldaia non funzionava. I genitori hanno iniziato a sentirsi male, facendo fatica a stare svegli e avvertendo dei capogiri, così hanno chiesto aiuto a una famiglia che abita sullo stesso piano del condominio. Subito i vicini di casa hanno allertato il 118.
Sul posto sono arrivati l'auto medicalizzata del 118, le ambulanze della Croce bianca di Calusco d'Adda e della Cri di Bonate Sotto, una pattuglia di carabinieri del Norm di Zogno (nucleo operativo) e i vigili del fuoco di Dalmine e dell'Isola. Il personale sanitario del 118 ha prestato le prime cure ai genitori e ai bambini, che sono sempre rimasti coscienti e subito dopo le ambulanze hanno provveduto a trasportarli agli ospedali di Ponte San Pietro e Zingonia dove sono stati curati e sottoposti agli opportuni accertamenti. Le loro condizioni non sono gravi e sicuramente saranno dimessi con alcuni giorni di prognosi.
Quando sono intervenuti sul posto i carabinieri di Zogno hanno aperto subito le finestre dell'appartamento per fare circolare l'aria nei locali. I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza il braciere e l'abitazione e dopo il sopralluogo hanno accertato che gli intossicati sono stati colpiti da esalazioni di fumi non combusti e di monossido di carbonio. (fonte eco di bergamo)
Porthos
1 commento:
Che ignoranti!
Col rischio di creare danno anche ai vicini.
Dovrebbero pagare tutte le spese per il casino causato.
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