Mazzi di fiori, vasetti e piante. Così l'arte del vivaio diventa un nuovo modo di valorizzare le abilità di alcuni «lavoratori speciali».
Aprirà infatti i battenti sabato alle 16 il chiosco della cooperativa «Chopin: diversamente impresa». L'appuntamento è a Villa d'Adda, in via San Martirio al civico 1, mentre da martedì prossimo inizierà l'attività del laboratorio di floricoltura e orticoltura che impegnerà quindici ragazzi della cooperativa.
Il chiosco e i laboratori sono il risultato del nuovo progetto «Chopin», nato dall'esperienza del laboratorio socio-occupazionale «Azymuth», che ha chiuso l'attività proprio l'anno scorso a gennaio dopo una presenza di diciassette anni a Calusco. Visti i risultati positivi, le famiglie e le associazioni hanno voluto continuare il progetto lavorativo perché dà possibilità concrete di occupazione sui territori di residenza ai giovani disabili. Il presidente della cooperativa è Bruno Patrian, 65 anni, imprenditore, padre di Laura, 32 anni, e Diego, 29. «Ho iniziato questa attività dopo la chiusura del laboratorio "Azymuth" di Calusco, frequentato da mia figlia Laura – spiega Patrian –Questa è una squadra fatta di persone con grandi capacità e determinazione. Siamo certi di poter raggiungere obiettivi importanti». «Chopin coinvolge famiglie con persone disabili – spiega Carlo Bosisio, presidente del Forum delle associazioni dell'Isola –. Sono stati organizzati incontri di formazione per famiglie, educatori e volontari, grazie alla presenza nel gruppo promotore del dottor Lucio Moderato, psicologo ed esperto in abilitazione».
Per promuovere il progetto si sono incontrate associazioni, rappresentanti delle istituzioni comunali, provinciali, regionali e dell'Asl, che hanno mostrato il loro interesse e dato il loro incoraggiamento. «Oggi – prosegue Bosisio – possiamo dire di aver raggiunto il primo traguardo. Ora però prende il via la fase più importante: iniziare l'esperienza lavorativa quotidiana».
La vendita di fiori nel negozio di Villa d'Adda o nei mercati dei paesi limitrofi sarà una vera occasione per imparare attività professionali per i ragazzi della cooperativa. Chi volesse sostenere il progetto può donare il suo tempo libero come volontario, mettere a disposizione mezzi, strumenti ed esperienza per la coltivazione di fiori e piante, ma può anche essere utile favorendo la vendita dei prodotti di «Chopin» e contribuendo all'acquisto di serre, del furgone per i mercati o attrezzature necessarie alla coltivazione. Per contatti: segreteria_chopin@libero.it. (fonte eco di bergamo)
Porthos
Aprirà infatti i battenti sabato alle 16 il chiosco della cooperativa «Chopin: diversamente impresa». L'appuntamento è a Villa d'Adda, in via San Martirio al civico 1, mentre da martedì prossimo inizierà l'attività del laboratorio di floricoltura e orticoltura che impegnerà quindici ragazzi della cooperativa.
Il chiosco e i laboratori sono il risultato del nuovo progetto «Chopin», nato dall'esperienza del laboratorio socio-occupazionale «Azymuth», che ha chiuso l'attività proprio l'anno scorso a gennaio dopo una presenza di diciassette anni a Calusco. Visti i risultati positivi, le famiglie e le associazioni hanno voluto continuare il progetto lavorativo perché dà possibilità concrete di occupazione sui territori di residenza ai giovani disabili. Il presidente della cooperativa è Bruno Patrian, 65 anni, imprenditore, padre di Laura, 32 anni, e Diego, 29. «Ho iniziato questa attività dopo la chiusura del laboratorio "Azymuth" di Calusco, frequentato da mia figlia Laura – spiega Patrian –Questa è una squadra fatta di persone con grandi capacità e determinazione. Siamo certi di poter raggiungere obiettivi importanti». «Chopin coinvolge famiglie con persone disabili – spiega Carlo Bosisio, presidente del Forum delle associazioni dell'Isola –. Sono stati organizzati incontri di formazione per famiglie, educatori e volontari, grazie alla presenza nel gruppo promotore del dottor Lucio Moderato, psicologo ed esperto in abilitazione».
Per promuovere il progetto si sono incontrate associazioni, rappresentanti delle istituzioni comunali, provinciali, regionali e dell'Asl, che hanno mostrato il loro interesse e dato il loro incoraggiamento. «Oggi – prosegue Bosisio – possiamo dire di aver raggiunto il primo traguardo. Ora però prende il via la fase più importante: iniziare l'esperienza lavorativa quotidiana».
La vendita di fiori nel negozio di Villa d'Adda o nei mercati dei paesi limitrofi sarà una vera occasione per imparare attività professionali per i ragazzi della cooperativa. Chi volesse sostenere il progetto può donare il suo tempo libero come volontario, mettere a disposizione mezzi, strumenti ed esperienza per la coltivazione di fiori e piante, ma può anche essere utile favorendo la vendita dei prodotti di «Chopin» e contribuendo all'acquisto di serre, del furgone per i mercati o attrezzature necessarie alla coltivazione. Per contatti: segreteria_chopin@libero.it. (fonte eco di bergamo)
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1 commento:
In bocca al lupo! E complimenti per la tenacia.
Pierangelo
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