sabato 14 maggio 2011

Ancora problemi per la ciclabile




Mi segnalano ulteriori problemi per la ciclabile di calusco, come si sa il problema di questa ciclabile, che idealmente parte dalla stazione di calusco per giungere a sotto il monte, è il suo raccordo con la ciclabile di carvico, raccordo tuttora incompleto visto che la pista finiste in un campo nei pressi della rotonda del granmercato. Ora a questo inconveniente se ne aggiunge un altro in località torre, dove causa lavori, la pista risulta impraticabile per la realizzazione di un cantiere e per lo stoccaggio di materiali edili. Sarebbe anche bello sapere se almeno il comune ricava qualcosa per questa temporanea occupazione di suolo pubblico. Visto che vi è un disagio che almeno venga monetizzato.




Porthos



9 commenti:

Anonimo ha detto...

Le piste ciclabili o si fanno belle larghe oppure è meglio fare un bel marciapiedi.

Poi considerato il numero di biciclette che le percorrono rispetto a quello che costano è meglio investire i soldi in una strada bella larga dove possono circolare macchine, motorini e anche bici.

felice gimondi ha detto...

con la licenza di uccidere i bimbi e gli adulti(?). anonimo 8:21 ti ha mai detto nessuno che sei un'aquila con la retro? L'educazione ad una mobilità alternativa la si fa predisponendo infrastrutture adeguate, non ragionamenti pressapochisti.

Anonimo ha detto...

Ma l'impresa edile ha il permesso. I vigili dove sono? Il comune così attento perchè non interviene a tutelare il ciclista?

pedalatore ha detto...

per felice gimondi.

Non sei mai andato in giro in macchina la domenica mattina?

i ciclisti (quelli con la bici da corsa)anche dove ci sono le piste ciclabili più belle del mondo non le vedono, ma viaggiano affiancati tra loro(anche in tre) per poter chiaccherare. (cosa dice il codice della strada in proposito ?)

Quelle piste ciclabili larghe poco più di un metro e mezzo poste su un solo lato della strada e a due corsie non sono "infrastrutture adeguate" come non lo sono i marciapiedi verniciati di rosso e con il simbolo della bicicletta disegnata sopra.

Per la mia esperienza di ciclista è meglio avere un metro di "banchina" asfaltata a destra della riga bianca che delimita la corsia della carreggiata.

Anonimo ha detto...

..."i marciapiedi verniciati di rosso e con il simbolo della bicicletta disegnata sopra" ...

...Si potrebbe mettere qualche bandierina così quando nevica diventa anche una pista per sci di fondo...

Anonimo ha detto...

sempre a sprecar soldi stiamo... ma non le usa nessuno!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
cosa le facciamo a fare?!? e poi le addobbiamo pure con piante e fiori e zone con panchine... ma per chi??? mah!!! condivido che è meglio far le banchine asfaltate e allargare le strade...

Ciclista informato ha detto...

Per pedalatore, il codice stradale parla chiaro: in presenza di pista ciclabile vi è l'obbligo per i ciclisti di transitare su di essa (se poi le forze dell'ordine non sanzionano quello è un altro discorso), qualora non vi fosse la presenza di uno spazio adibito alle 2 ruote è possibile occupare la sede stradale avendo diritto ad uno spazio macchina.
Quindi il ciclista/i possono stare anche in mezzo alla corsia che percorrono, e le macchine possono superarli ove la segnaletica orizzontale lo prevede.

Ciclista informato

automobilista ha detto...

Per la mia logica il codice della strada è un poco strano:

per i ciclisti "...è possibile occupare la sede stradale avendo diritto ad uno spazio macchina" ossia circa 2 metri.
Ma io non ho visto da nessuna parte una pista ciclabile larga 2 metri per ogni corsia.

Poi la storia che le bici possono stare anche in mezzo alla corsia quando è stata introdotta?
Quando andavo a scuola guida dicevano che tutti i veicoli comprese le biciclette dovevano stare (sulla corsia) il più a destra possibile. però sono passati tanti anni, potrei sbagliarmi.

cercato nel web ha detto...

dall' art. 182 del Codice della Strada

1. I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell'altro.