Un lucchetto piazzato ad arte per bloccare la moto di don Ivan Giupponi, il curato di Calusco d'Adda. È la vendetta di due diciassettenni del paese, redarguiti dal sacerdote per il comportamento che da tempo tenevano all'interno dell'oratorio.
È accaduto venerdì, quando i due ragazzi hanno agganciato un lucchetto al freno a disco dello scooter Malaguti 350 che il curato aveva parcheggiato fuori dall'oratorio, impedendo così alla moto di marciare. Troppo pesante per essere uno scherzo. Sì è così pensato subito a una sorta di ritorsione contro la fermezza con cui don Ivano ha affrontato i problemi sorti in passato nella struttura parrocchiale. E presto si è arrivati ai due diciassettenni, che sono stati denunciati per violenza privata.
«Non commento il gesto e soprattutto non voglio che diventi un caso. Per quanto mi riguarda, si chiude qui – dice don Ivan –. Tengo invece a sottolineare l'impegno da parte di tutti a costruire uno spazio, come l'oratorio, dove la porta sia sempre aperta ma allo stesso tempo in grado di offrire una proposta educativa. Le famiglie credono nell'oratorio come luogo di crescita, dove le regole non sono calate dall'alto ma condivise. Spero quindi che questa collaborazione continui, non solo grazie alle famiglie che si fidano del nostro lavoro, ma anche con i ragazzi più grandi che faticano a vivere questa esperienza». (fonte eco di bergamo)
È accaduto venerdì, quando i due ragazzi hanno agganciato un lucchetto al freno a disco dello scooter Malaguti 350 che il curato aveva parcheggiato fuori dall'oratorio, impedendo così alla moto di marciare. Troppo pesante per essere uno scherzo. Sì è così pensato subito a una sorta di ritorsione contro la fermezza con cui don Ivano ha affrontato i problemi sorti in passato nella struttura parrocchiale. E presto si è arrivati ai due diciassettenni, che sono stati denunciati per violenza privata.
«Non commento il gesto e soprattutto non voglio che diventi un caso. Per quanto mi riguarda, si chiude qui – dice don Ivan –. Tengo invece a sottolineare l'impegno da parte di tutti a costruire uno spazio, come l'oratorio, dove la porta sia sempre aperta ma allo stesso tempo in grado di offrire una proposta educativa. Le famiglie credono nell'oratorio come luogo di crescita, dove le regole non sono calate dall'alto ma condivise. Spero quindi che questa collaborazione continui, non solo grazie alle famiglie che si fidano del nostro lavoro, ma anche con i ragazzi più grandi che faticano a vivere questa esperienza». (fonte eco di bergamo)
Porthos
9 commenti:
Purtroppo il contenitore oratoriano ha dentro un po di tutto, già don Roberto aveva subitto aggressioni, cosi come pure le volontarie al bar presi di mira con percosse e sputi, sempre dall'oratorio, tempo fa era partita la squadra che aveva spaccato i vetri ad una macchina che ospitava un senzatetto.
E mi fermo qui, ma ce ne sarebbero di alri aneddoti da raccontare.
Una situazione quindi da non sottovalutare.
Un plauso a Don Ivan che ha cercato di stemperare l'accaduto, non calcando troppo la mano sul fatto in se, ma aprendo a tutti, anche a chi "fatica a vivere questa esperienza"
Oddio non sono d'accordo, in non mando più mia figlia all'oratorio perché c.è gente poco raccomandabile e non parlo di soliti bulli, ma di gruppi di ragazzi che hanno poco a che vedere con l'oratorio. Gente che andrebbe allontanata.
A parte che come si legge dall'articolo lo scherzo è stato fatto fuori dall'oratorio, quindi mi viene difficile pensare che si possano allontanare persone che stanno sulla strada fuori dall'oratorio. E poi in ogni caso anche se allontanati potrebbero rientrare in qualsiasi momento visto che i cancelli sono sempre aperti e non c'è un buttafuori che controlla gli ingressi
Sempre aperti? Mah...
Sempre aperti negli orari d'apertura ovviamente...Sempre aperti nel senso che ci può entrare chiunque...
allontanare???
Magari mi sbaglio, ma il buon vecchio don bosco preferiva educare, non allontanare.
Ma infatti don Ivan per primo non parla di allontanare...anche se quando ragazzi vengono a casa tua solo con l'obiettivo di far casino, non è facile non aver la tentazione di tirargli due pedate nel sedere
hai imparato molto frequentando l'oratorio "due calci nel sedere". Complimenti, non è che forse hai bisogno tu di un po' di camomilla?
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