domenica 24 giugno 2012

Anche la scuola paritaria si mette in regola



Nei giorni scorsi sono stati licenziati tre insegnanti della scuola paritaria della torre. Motivo: non avevano il titolo che gli permettesse di insegnare, ovviamente la cosa era nota ma andava bene lo stesso, ora una legge prevede, che per avere diritto ai contributi dello stato bisogna sottostare alle norme degli istituti statali e del loro personale docente. Quindi per risolvere il problema e poter aver diritto ai soldi si è provveduto al licenziamento del personale non in regola.

Porthos

28 commenti:

Anonimo ha detto...

Si, dovresti andare anche tu a scuola. Dai, questi errori di grammatica basilare fanno pena. "hai" senza H!
E questa non è distrazione o errore di battitura, è ignoranza.

Anonimo ha detto...

ahahah...si vede che ha avuto un insegnante senza titolo aeguato

Anonimo ha detto...

Ritengo che entrambi abbiate avuto il medesimo problema con la grammatica e con la scuola in genere (non che Porthos ne sia immune anzi), ma nel suo scritto non c'è errore alcuno: "ai" senza H è corretto. Non si tratta del verbo avere.

Anonimo ha detto...

ultimo caro anonimo...non siamo due asini noi, ma semplicemente come sempre accade, dopo che gli è stato fatto notare l'errore porthos provvede a correggerlo...in ogni caso aveva scritto "hai" verbo avere, invece di "ai"

Anonimo ha detto...

Allora Porthos è anche attento, ma avrebbe dovuto ringraziare e scusarsi, come sto facendo io agli autori dei primi 2 post.

S.M. ha detto...

I mestieranti della crusca nostrana preferiscono deviare l'attenzione dal problema posto, segno evidente che non hanno argomentazioni valide da contrapporre o quantomeno chiarire le scelte che l'Istituto in questione ha assunto in proposito.
Un film già visto ahimè.
S.M.

Anonimo ha detto...

Ringraziamo tutti insieme il massimo luminare caluschese, il signor S.M. che irride quelli che"preferiscono deviare l'attenzione dal problema posto, segno evidente che non hanno argomentazioni valide da contrapporre o quantomeno chiarire le scelte che l'Istituto in questione ha assunto in proposito" a sua volta proponendo illuminate argomentazioni...
Ogni tanto prima di scrivere pensa almeno due volte a quello che dici pagliaccio!!!

La Pulce Teoretica ha detto...

La scuola dovrebbe essere privatizzata e partecipata della stato per i meno abbienti, in toto: solo colloqui approfonditi e licenziamenti in tronco per chi è incompetente.
No come la statale che si basa su un metro di valutazione a punti che non tiene conto per nulla della capacità di trasmettere in modo efficace agli alunni ciò che si sa. Sapere una cosa non vuol dire saperla insegnare.

S.M. ha detto...

Crerare la categoria degli assistiti a scuola non pensi che sia umiliante per i "meno abbienti?" la dignità del cittadino dove la metti? La scuola è di tutti, proprio perchè quando sussistevano le condizioni da te auspicate ha prodotto classismo e conflittualità, senza per questo dare risultati apprezzabili, senza determinare quella selezione che immagino ti stia a cuore. Quando un docente non sa trasmettere il suo sapere forse è giusto provvedere. Per mia esperienza bisognerebbe sapere motivare il loro impegno. Forse ti sfugge che gli insegnanti italiani sono i peggio pagati d'Europa. Se ti riferisci ai docenti universitari titolari di cattedra ti do piena ragione. Si tratta di una casta intoccabile, indipendentemente dalla loro presenza alle lezioni, superpagati pergiunta. La Fornero, attuale ministro ai licenziam... pardon: al lavoro, non ha minimamente menzionato queste figure nei suoi provvedimenti.
Il "luminare...pagliaccio" S.M.
P.S. Ti consiglierei anonimo05.44 maggiore prudenza nelle offese gratuite, bada che la polizia postale ci mette qualche minuto ad individuare da dove scrivi, potrei ripulirti il conto corrente il giorno che mi alzo col piede sbagliato. (è già successo ad altri) S.M.

La Pulce Teoretica ha detto...

1. Lei la sua competenza ce l'ha in base ai soldi che le danno per averla? Oppure ce l'ha se ce l'ha o non ce l'ha se non ce l'ha? Perchè mi sembra chiaro che se un docente è incompetente, non diventa improvvisamente competente se lo pagano il triplo. Ergo la tesi dello stipendio è sbagliata a priori.
2. I figli non li deve educare lo stato in una democrazia (accade nelle dittature), ma la famiglia, la quale deve essere libera di scegliere che tipo di istruzione dare ai propri figli. Infatti l'omologazione mentale non è data dal grembiulino (cosa buona e giusta) ma dalla mentalità di chi insegna. Inoltre o stato risparmierebbe miliardi di euro, perchè è giusto che ci se può permettere paghi e chi no, no.
Per ogni alunno lo stato spende in media 6000 euro l'anno, per ricchi e non. Non è giusto.
Meno ipocrisia e più ragionevolezza. Non si tratta, infatti, di essere assistiti, dato che le tasse per il mantenimento le paghiamo tutti: compresi i poveri.

La Pulce Teoretica ha detto...

Ci sono refusi, ma credo sia comprensibile.
saluti

S.M. ha detto...

Noto non poche incongruenze nel tuo esposto. parto dall'ultima considerazione. Se ler tasse le pagano tutti (?),i redditi fissi sicuramente, nella tua ipotesi la ricaduta di queste riguarderebbe una parte della scuola che io definisco confessionale o ideologica se promossa da un ente di parte. Ruolo dello Stato dovrebbe essere di garanzia rispetto a deviazioni di parte nell'educazione dei nostri figli, quindi ci si deve sentire maggiormente tutelati da uno Stato Laico sotto questo profilo. Quando parli di dittature, credo che si dovrebbe prestare più attenzione ai termini che si usano, il valore semantico delle parole ha perso di significati da quando ci si esercita sempre più spesso nell'utilizzo di sostantivi ad effetto, non mi pare adeguato il parallelismo che emerge tra le righe dal tuo intervento. Viviamo in uno Stato di Diritto che dovrebbe quantomeno tutelarci da rischi autoritaristici. Mi spieghi come una famiglia si possa ritenere libera se non dispone di risorse che rendano effettivamente libere le sue scelte? I miliardi risparmiati in educazione io li interpreto come investimenti mancati sul futuro di una nazione, ed i cervelli italiani che producono sapere all'estero dovrebbe indurti ad una maggiore prudenza in affermazioni che potrebbero, se attuati, rivelarsi come l'anticamera di una decadenza irreversibile di uno stato progredito. Quando parlo di motivazioni collegate ad una giusta remunerazione non intendo certamente che a questa condizione corrisponda una improvvisa esplosione di capacità, semplicemente intendo evidenziare che uno stipendio inadeguato renda in alcuni casi necessario un impegno aggiuntivo a quello dell'insegnamento, che per certi versi può indurre ad un allentamento della tensione ideale che un docente deve aggiungere al suo "lavoro". In tempi non certo sospetti, i Padri Costituzionali hanno saggiamente sancito la laicità della scuola senza negare quella libertà che spetta a tutti di promuovere scuole proprie private, ma senza oneri per lo Stato. Prima di stravolgere il senso profondo di quelle scelte, pensiamo alle conseguenze che ne deriverebbero se l'educazione cadesse nelle mani sbagliate. Per quanto riguarda al ruolo della famiglia nella educazione dei figli, beh, con i problemi e lensioni di oggigiorno mi pare che addossare alla famiglia in toto il ruolo educativo, lo leggo come una abdicazione di responsabilità, che non nvuol dire sollevare questa da ciò che le compete, ma il deserto di modelli al di fuori di essa è pur sempre desolante.
S.M.

La Pulce Teoretica ha detto...

SM. Non ci siamo su tutta la linea, la scuola come è oggi in Italia non è da buttare, ma non funziona.
1. Solo i ricchi possono scegliere. I poveri devono mandare i figli a scuola con la carta igienica nello zaino perchè dopo ad aver sborsato 6000 euro l'anno gli viene detto che non ci sono i soldi. (Mistero)
2.La fuga dei cervelli è per la situazione di oggi, che tu difendi, e molti dei nostri cervelli, cervelli non sono, detto ciò in ogni caso hai ragione sul fatto che dobbiamo investire comunque sulla ricerca.
3. Il discorso retributivo l'ho già confutato, non è che ripetere le stesse cose lo rende vero. (Al contrario di quanto sosteneva Goebbels)
4. L'educazione è già nelle mani sbagliate, fidati.

ORSO45 ha detto...

Interessante disputa fra ragione dell'ideologia e ragione del ragionamento.
Io sto con Pulce che ragiona del suo senza condizionamenti preconcetti vetustamente ideologici.

S.M. ha detto...

vorrei capire dove stà l'ideologia rifacendomi alla Costituzione. Orso, ho l'impressione che si stia cavalcando la moda. Vorrei semplicemente partire dall'esistente per poter migliorare le cose che non vanno,e francamente appellandosi ad ideologismi inesistenti si tronca sul nascere la possibilità del confronto, non credi? Non ti sembra più ideologico tacere sulla diminuzione degli stanziamenti al pubblico ignorando gli aumenti al privato (università)? Con questo non voglio dire che non ci sia da lavorare con rigore su sprechi e storture sulle quali immagino di trovarvi al mio fianco. Resta comunque una domanda alla quale vi pregherei di rispondere: perchè mai, da contribuente onesto e convinto, parte della mia quota versata all'erario, la si debba impiegare per finnanziare una scuola privata ed accettare l'abbandono in cui versano parecchi centri di ricerca che potrebbero competere/collaborare con la rete internazionale razionalizzando la spesa? Un pizzico di ideologia la vorrei comunque innestare: la gente "costretta" alla fedeltà contibutiva, ha supportato la formazione nel pubblico ad innumerevoli luminari di ogni specialità, che raramente si sentono in dovere di "restituire" alla collettività parte di quanto ricevuto, e non mi riferisco solo alle prestazioni in nero, ma anche al concetto di gratuità che nel volontariato trova la sua massima espressione. Pulce, i giudizi sui "cervelli" da te espressi non li condivido, fanno parte di quei luoghi comuni che creano più danni che benefici, Di bar senato diffusi in ogni comune non ne posso più, nonostante il triste spettacolo di ieri a Palazzo Madama, vicenda che peraltro giustifica opinioni come le tue. Resto comunque dell'idea che solo le Istituzioni si possano rendere interpreti di un sano confronto come il nostro. Spetta a noi farci sentire con tutti i mezzi a nostra disposizione.
S.M.

La Pulce Teoretica ha detto...

1. Due conti in soldoni. Lo stato spende 100 per la scuola pubblica e 10 per la privata.
Se privatizzassimo per metà tutta la scuola pubblica (che, ripeto, non funziona ed è ideologizzata) lo stato andrebbe a spendere 60, con un risparmio di 40 che sarebbe sostenuto dai ceti benestanti.
Chi è dalla parte dei bisognosi quindi? Il sostenitore del parassitismo ideologico o il cattivone, che sarei io?
2. Non è un discorso da bar. Quanti ricercatori conosci? Io una 20ina: di geniali nessuno, intelligenti tutti, teste di citrullo una buona metà. Investiamo certo investiamo, va bene. Ma non scherziamo con i risultati perchè 90 su 100 non ce n'è. Si tratta di passare un anno a guardare i germi al microscopio per vedere se fanno qualcosa e, in genere, non fanno niente. Tutto ciò a 1000 euro al mese. Vallo a dire a un operaio che si fa un mazzo per la stessa cifra se è contento. E qui si parla di cose utili, perchè magari si trova una cura per una malattia: cosa mi dici dei ricercatori in sociologia o antropologia o altre inutilità discorrendo?

S.M. ha detto...

Pulce, stai dando un po' di numeri a casaccio pur di sostenere le tue tesi, non è proprio così, credimi. Ti stai dando del "cattivone", termine che non mi sognerei mai di affibbiarti, solamente mi dai l'impressione di essere tu stesso imbevuto di ideologie derivanti da un livore mal celato, ma spero di sbagliare. Non farmi ragionare col pallottoliere, limitiamoci a soppesare le opportunità mancate se i quadri a cui facciamo riferimento, teorici o reali, fossero realmente in essere. I numeri sbagliati, lasciamoli alla Fornero. Tu staiu colloquiando con un operaio in pensione che per quarant'anni ha vissuto in prima persona quel "mazzo" a cui ti riferisci, lo conosco bene, ma quella scuola da te vituperata mi ha dato l'opportunità di usare la mia testa, Testa (Mario), un grande professore che mi ha insegnato a leggere per capire, in una scuola pubblica per giunta. Un Mazzoleni (Giuliano), che, da insegnante di applicazioni tecniche (così si chiamava allora questa disciplina) ha investito tutto l'ultimo trimestre (allora esistevano i trimestri) in lezioni di matematica ed algebra, percorrendo tutto il programma annuale, ed un somaro come me (4 scritto, 4 orale) è stato ammesso all'esame di licenza con 7 scritto e 7 orale. All'insegnante di religione don Martinelli, che ha difeso tutta la classe (anno 1964 scuola media statale Dante Alighieri) scesa in sciopero per gli schiaffi che il docente di educazione fisica utilizzava come metodo didattico. Ti potrei tediare con altri esempi di persone che nel pubblico hanno e continuano ad essere degni della missione loro affidata. Questa è la scuola che mi ha offerto le giuste opportunità, dove non si discrimina l'insegnante per il suo credo o la sua condizione personale come accade nelle scuole confessionali. Dove il discrimine viene attuato nei confronti dei violenti, degli insegnanti che antepongono il programma ale capacità cognitive degli alunni. Una scuola fatta di 365 giorni l'anno (ma sarebbe troppo sognarla alla don Milani), che sappia parlare col linguaggio dei ragazzi come faceva lui, perchè quando non sapeva farsi comprendere, la lezione la teneva il ragazzo che aveva capito e che parlava come i suoi compagni. Stò esagerando? Penso di no, dal momento che a Barbiana non si annoiava nessuno.
Le inutilità a cui ti riferisci, volendo strumentalizzare le si può ridurre ad inutilità tutte quante, non trovi? Scoprire un farmaco miracoloso, che fa guarire, non è altro che spostare il giorno della morte, oppure ti è garantita l'immortalità? Io ho sete e fame di conoscienza in tutto lo spettro del sapere, se i tuoi orizzonti sono limitati è un problema tuo, non puoi limitare il mio.
S.M.

La Pulce Teoretica ha detto...

I numeri che uso sono simbolici, ma indicativi, potremmo usare x, y e x/2 visto che ti piace l'algebra. A meno che tu voglia sostenere che una proporzione di spesa da me indicata sia fuori luogo, così come sembri sostenere che sia giusto che un ricercatore guadagni quanto un operaio che lavora veramente.
Dato che sei stato operaio un dubbio me lo fai venire allora.
Mi sa che forse hai ragione.
Ci sono isegnanti buoni e altri no, così come era anche prima del '68. Così come ci sono alunni che imparano e altri no.
Vogliamo continuare con altri luoghi comuni?
Io le scuole le ho fatte entrambe, pubblica e privata, e ti dico che la privata è meno severa ma dà molto di più a livello formativo e umano. Alla pubblica si svolge il compitino, con rare eccellenti eccezioni.

Ma siamo fuori tema.
Perchè i detrattori della privata si impicciano di ciò che là accade? Se è così scadente tanto meglio, loro mandano i figli alla pubblica, che li istruirà meglio. Più di così?!

S.M. ha detto...

Non si tratta di severità o meno, e nemmeno dell'impicciarsi o no. Se è meno severa, come tu sostieni, mi è naturale dedurre che sia dovuta ad una legge di mercato che collega i bilanci con le rette, e mi stai dando ragione. Impicciarsi, non credo che si debba parlare di ingerenze pretestuose. Quando parlo di libertà, intendo dire che oltre i portoni delle scuole private on può sussistere una sorta di extraterritorialità costituzionale, mi spiego: conosco diversi esempi di insegnanti della scuola privata sollevati dal loro incarico per la loro situazione privata (convivenza, divorziati ecc.), non voglio generalizzare il fenomeno, ma il problema esiste. Mi stò impicciando? Quando mi parli di insegnanti buoni o meno, mi sembra che dalle righe degli esempi già citati se ne deduca che il titolare docente di matematica non lo si debba annoverare tra i buoni, prova ne è che tanto somaro non lo ero dato che in un tempo record sono riuscito a risolvere equazioni di secondo grado ed applicare alla perfezione teoremi geometrici e similitudini triangolari con divertimento e soddisfazione, e come risultato per una scuola (pubblica in questo caso) non è poco. Il riferimento al 68
concedimelo, è un po' fuori luogo, il 68 non è quello spartiacque sul quale si sono costruite palestre di controtendenza nelle quali si esercitano a sproposito molti pseudointellettuali che oggi fanno gregge, sparare sul morto evidenzia la mira, non il coraggio di un duello. Se fosse vero che da quell'anno si è data la stura al disastro scolastico, sarebbe logico dedurre che chi denuncia questo stato di cose ha avuto la propria formazione successivamente a quell'evento; ciò mi induce a ritenere che la loro capacità di analisi e proposta sia figlia di quella formazione distorta, ma non voglio tagliare con l'accetta le mie conclusioni, non sarebbe giusto generalizzare, ma il dubbio rimane. tagliata un po' con l'accetta però mi è dato interpretare sia la tua concusione: o di qua o di la. Il mondo non dovrebbe essere così manicheo, sono proprio gli stacchi netti a determinare le fratture ed i conseguenti conflitti. Per fortuna che le tonalità di grigi sono infinite, anche se faticose da comprendere eppure esistono.
Ciao Pulce.
S.M.

La Pulce Teoretica ha detto...

Sai mi riesce difficile dialogare con te, lo ammetto, ogni post un argomento diverso.
Ammetti che x y ecc rende l'idea in modo adeguato o no?
Convieni che le tasse per il finanziamento della scuola le pagano (in teoria) tutti anche chi non ha figli o no? Convieni che lo stato spende molto di più per la pubblica con risultati non proporzionali alla spesa o no?

Non sono manicheo, sono cattolico e non ideologizzato: i grigi sono infiniti, è verissimo e per fortuna, ma vorrai ammettere che pur sempre esistono il bianco e il nero.
E sempre esisteranno: ci sono sfumature e ci sono cose bianche e cose nere, far finta che non sia così è da malandrini.

Alla privata bocciano meno un po' per il motivo addotto da te e un po' perchè non sei un numero, ma una persona e se hai problemi extrascolastici vieni ascoltato, alla pubblica no (generalmente). Ma poi è così vero che alla pubblica bocciano? A me non sembra, anzi a me sembra che fiocchino i 9 e i 10 che 20 anni fa erano 7 e 8... o sbaglio?

S.M. ha detto...

Malandrino: chi aggredisce per rapina. AGG.: Disonesto. Mi pare che la scuola privata non abbia forgiato un soggetto adeguatamente preparato all'utilizzo dei termini. Che sia difficile dialogare con me può anche essere difficile come tu dici, dipende dall'interlocutore. Io ad esempio non ho ancora capito cosa vuoi dire con le "incognite" elencate per "rendere l'idea", ma evidentemente è un limite mio. Vorrei chiarire il concetto di tasse. Un tizio senza patente, senza alcun mezzo di locomozione, mi spieghi perchè mai debba pagare le tasse per asfaltare la strada che percorri con la tua utilitaria?
Avere o meno figli comporta doveri che comprendono anche la pubblica istruzione oppure no? I tecnici, i medici, gli idraulici che usciranno dalla scuola, potranno servire o no anche allo scapolo incallito, o il fai da te comprende anche l'autoappendicectomia? Ergo onoro un dovere che si traduce in investimento, e quì non è ne bianco ne nero. Che ti piaccia o no, l'uomo è un essere sociale, che significa mutualità e convivenza. Per quanto riguarda i risultati "non proporzionali" della scuola pubblica in riferimento ai costi, vatti a leggere il PIL italiano destinato all'istruzione e confrontalo con il resto d'Europa, una mezza risposta sui risultati la puoi avere anche dagli sterili numeri. Certo è molto più semplice scaricare su quanti, con scarsi mezzi, svolge al meglio delle possibilità il suo lavoro. E' pur sempre un problema di persone misto a motivazioni, e non ripieghi professionali, il fatto che si stia operando con materiale umano, con tutta la prudenza del caso quindi, quando accenni all'ascolto ed alla considerazione. Io sono convinto che fa maggior rumore il caso riportato dai media in materia di mala-scuola, generalmente scorre in silenzio il lavoro serio della maggior parte dei docenti. Evidentemente non leggi i giornali, la falcidia di bocciature quest'anno contraddicono i numeri con quanto scrivi a chiusura.
Ciao Pulce.
S.M.

Anonimo ha detto...

Ue accademia della crusca,a scuola non ti hanno insegnato che ci sono parole che hanno più significati?
Malandrino: birichino, monello... pensa pensa prima di scrivere idiozie, facendo il figo e dando dell' asino ad altri quando mi sa che l'asinello sei tu

La Pulce Teoretica ha detto...

Malandrino in senso buono per: intellettualmente disonesto.

Lo so benissimo che l'uomo è un animale sociale, come dice Platone (zoon politikon), e concordo. Non capisco come faccia tu, invece, a dire che non lo so, così come non capisco come faccia tu a lasciar intendere che io abbia detto che non è giusto pagare le tasse se non si hanno figli...

Inoltre non ho avuto chiarimenti in merito alle richieste precedenti, ma continui a mettere nuova carne al fuoco.
Adesso l'Europa: fammi l'esempio di un paese europeo in cui i bambini devono portarsi la carta per le fotocopie da casa o la carta igienica.
Io ti faccio l'esempio del Regno Unito, che non è un paese guidato da un dittatore o sottosviluppato, in cui la scuola è tutta sovvenzionata dallo stato indipendentemente che sia privata o statale, dato che pubblica è tutta. Nessun Inglese ha mai avuto nulla da obbiettare, perchè?

Oltretutto mi piacerebbe sapere come fai a dire che non leggo i giornali, sei un mago?

Ti chiedo per cortesia di ragionare nel merito e non contra personam.
E' un brutto costume credimi.

Se io non sono d'accordo con quello che dici è perchè non condivido le tue idee, che ritengo sbagliate, non perchè ritengo te sbagliato e un nemico.

Confuta le mie idee, se sono false, ma lascia stare se leggo o non leggo o se sono stato un somaro a scuola, perchè su questo piano sono abbastanza sicuro di essere la fonte più attendibile.

S.M. ha detto...

Non mi risulta di aver dato del somaro a nessuno, ho semplicemente sottolineato un dato di fatto sulla "bontà" del privato. Se non cogli il merito delle mie osservazioni vuole dire che si sta dialogando tra sordi. "contra personam", dove lo vedi? Che non leggi i giornali lo deduco da "9 - 10" distribuiti a pioggia, ignorando i risultati dell'anno scolastico testè concluso. Pulce, non odio nessuno io! Detesto e combatto i razzisti, i fascisti (anche per storia e lutti in famiglia), me lo concederai spero. Ti stimo dal momento che proprio anonimo non sei, personalmente preferirei una firma per esteso o siglata dopo la prima. Ignoro volutamente i CORAGGIOSI alla 7:53.
SE ti ho offeso, me ne scuso, non era nelle mie intenzioni.

La Pulce Teoretica ha detto...

Non puoi dedurlo, non te lo concedo, potrai dedurre che non ho letto l'articolo cui ti riferisci, posta il riferimento: giornale e autore.
Non mi hai offeso ti ho fatto notare che dire non leggi i giornali non è un ragionamento nel merito, ma un attacco personale infondato.
Poi vedi tu.

Se sordi dobbiamo essere sordi siamo.

La Pulce Teoretica ha detto...

Visto che SM è latitante posto io:

MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE
Titolo Articolo
Scuola, aumentano i promossi
più 1,2% alle superiori


Aumentano, seppur di poco, gli studenti promossi alle classi successive nelle scuole secondarie di I e II grado. È questa la tendenza generale che emerge dai dati pervenuti finora al Ministero. Secondo le cifre che si riferiscono all'85% delle scuole medie e al 91% delle superiori, quest'anno la percentuale degli studenti promossi alle classi successive è del 95,7% nelle medie e del 62% alle superiori. Lo scorso anno era del 95,3% nelle medie e del 60,8% nelle superiori.

L'aumento dunque, se la tendenza emersa finora dovesse essere confermata, risulta più consistente nelle superiori, dove si registra una crescita dei promossi dell'1,2%. Nelle medie invece l'aumento è più contenuto e si attesta finora sullo 0,4%. In particolare, per quanto riguarda le superiori, i promossi aumentano soprattutto al 3° e al 4° anno. Nelle classi terze i promossi sono il 64,2%, rispetto al 62,5% dell'anno scolastico precedente, mentre nelle quarte la percentuale degli ammessi è del 66,1%, contro il precedente 64,9%. Per quanto riguarda i risultati divisi per tipologia di istituto, è negli
Istituti Professionali che si registra l'aumento maggiore dei promossi, con un +1,7%.

Allo stesso tempo, conclude il Miur, diminuiscono le percentuali dei non ammessi e dei sospesi in giudizio: gli studenti che nelle superiori hanno riportato almeno un'insufficienza da recuperare per essere ammessi all'anno successivo sono passati dal 27,5% al 27,1%; mentre la percentuale dei non ammessi passa dall'11,7% al 10,9%. Per quanto riguarda le medie, si passa dal 4,7% di non ammessi dello scorso anno al 4,3%.

ORSO45 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
ORSO45 ha detto...

Vince Pulce per K.O. tecnico al decimo round!