Eppur si muove..

Come il famoso Galileo Galilei anche in nostro sindaco pare voglia dimostrare una qualche sua teoria, Galileo lo fece con il trattato sul dialogo sopra i massimi sistemi, il nostro sindaco si accontenta di un qualcosa di più umile come il calosch di dicembre.

Un articolo questo (dal titolo appunto eppur si muove) pregno di affermazioni, informazioni, propositi, e scuse più o meno discutibili, ma non voglio entrare nel merito, quello su cui mi voglio soffermare invece, e che mi lascia perplesso, è il fatto che un articolo con il medesimo titolo è apparso sull'ultimo numero del giornale dell'isola sempre firmato dal nostro primo cittadino.

Fin qui nulla di strano, se non fosse per il fatto che gli articoli si contraddicono vicendevolmente, uno è il contrario dell'altro in una sequela di affermazioni nell'uno e smentite nell'altro che lasciano basito il confuso lettore che non è più in grado di capire.

Può essere che, come Galileo abiurò le proprie convinzioni davanti al tribunale dell'inquisizione, anche il nostro primo cittadino abbia deciso di abiurare l'artico dell'informativo caluschese con lo scritto sul giornale dell'isola. Lascio comunque all'attento lettore la possibilità di esprimere una propria opinione inserendo i due articoli.

Faccio solo delle piccole considerazioni su alcuni passaggi del 1° articolo: - il comune come un teatro di approfittatoti che fanno del bisogno una speculazione;
- importante è capire che il Comune è una risorsa in cui investire e non un bancomat a proprio uso e consumo (oddio forse si dimentica che il comune è al servizio dei cittadini); - sono mancati i soldi, già previsti a bilancio, per oneri di urbanizzazione a causa della crisi edilizia (magari anche il mancato rientro dei soldi dell' ICI può aver contribuito non credete?) ; - ho dovuto anche scontrarmi con alcuni Comuni vicini e istituzioni sovraccomunali, che hanno tentato di imporre i loro deliri ideologici nella gestione del territorio, interferendo con le nostre scelte, ancora convinti, nel 2008, di essere gli unici portatori di verità messianiche di partito (complimenti per la capacità di mediazione);
- il PII “Il Triangolo“ vuole essere il segno di una nuova Calusco di cui mi assumo la responsabilità (complimenti bell'esempio);
- abbiamo aperto il Centro prelievi, il Centro cottura e il Centro Diurno Integrato, riqualificato il Centro Civico e siamo riusciti persino a asfaltare qualche strada (avete inaugurato visto che erano già realizzate);
- potrò inoltre finalmente ridisegnare i nuovi servizi sociali, dove il giusto sostegno ha sostituito l’assistenzialismo, completando la nuova ridefinizione dei ruoli funzionali del personale, aiutato anche dal fatto che chi non condivideva la nuova impostazione, ha dato le dimissioni ( se l'obbiettivo era la cancellazione del servizio, il risultato è stato ottenuto visto che non c'è più nessun assistente sociale).

Di ben altro tenore il secondo articolo che sembra scritto da un altra persona: - non dobbiamo fare l'errore, come sindaci, di concentrare sul proprio territorio tutti i servizi e strutture possibili e immaginabili, che inevitabilmente non saranno competitivi perchè mancanti delle dimensioni economiche adeguate. Basta allora con i mille singoli piccoli servizi, come, ad esempio le biblioteche comunali
(ricordo al sindaco che le piccole biblioteche si sono "associate in rete", fornendo un ottima servizio si informi con il suo bibliotecario prima di parlare)

- mi piacerebbe che nei nostri incontri tra sindaci decidessimo le cose che contano per il futuro del nostro territorio (la gestione delle trattative con italcementi, e il PII del triangolo pare vadano in tuttaltra direzione); - quali e quante scuole, con i relativi servizi di mensa e di trasporto, dove e quali impianti sportivi e piscine, quante aree di festa, un luogo di sosta temporanea per i nomadi, dove mettere la caserma dei carabinieri e quella dei vigili del fuoco (ricordo ancora che la caserma dei vigili del fuoco c'è già a Terno e un area di sosta per nomadi con tanto di regolamento c'era, ma si è subito provveduto a cancellarlo proprio sul nostro territorio); - più nessun comune basta a se stesso. Occorre lungimiranza, umiltà e disponibilità di mettersi al servizio dell'isola, rinunciando a personalismi o a primogeniture o, peggio ancora, a sindromi messianiche di guida ideologica della nostra comunità (bravi a parole, ma nei fatti si fa il contrario condannando è giudicando); - il comune di calusco è disposto a mettersi al servizio di questo progetto collaborando con tutti senza pregiudiziali ideologiche o di partito. Dobbiamo coltivare la voglia di stare insieme, che già anima, anche se in modo ancora imperfetto, le società di servizi che ci sono sul nostro territorio, continuando nella strada delle unificazioni ( no comment...rimango basito).

Mi scuso per la lunghezza del post, ma l'argomento lo richiedeva.

Porthos