lunedì 30 marzo 2009

Viale dei Tigli al buio


Continua ancora il buio, che più buio non si può, per tutto il viale dei Tigli. Siamo consapevoli che vi è un cantiere in funzione e il cartello ad inizio via lo ricorda, ma da che mondo e mondo i cantieri ancora in essere dovrebbero palesarsi anche di notte, con punti luminosi nei punti più pericolosi. Invece qui si fa il contrario e, per l'ennesimo giorno, la via è rimasta al buio con tutti i rischi che questo comporta.
Sui marciapiedi e rischiosissimo transitare poiché ci sono tombini e porzioni di porfido rialzati su ambo i lati, ed il malcapitato cittadino rischia rovinose cadute. Percorrere in alternativa la sede stradale è altrettanto rischioso per via dell'oscurità che renderebbe l'incauto pedone un potenziale "investibile". Le macchine infatti non curanti della scarsa visibilità non accennano a diminuire la loro velocità di marcia, anzi come impauriti la aumentano per raggiungere più velocemente le opposte estremità del viale dove, finalmente la luce "amica" li tranquillizza.
Sembra comunque che questa situazione al limite della regolarità e con alte pericolosità non dia fastidio a nessuno e questo mi sembra molto strano, poichè ricordo che qualcuno dei nostri amministratori non molto tempo fa scriveva sui giornali che finalmente calusco era uscito dal "grigiume" che durava da anni. Ora a calusco la situazione non mi sembra molto migliorata, anzi, visto che dal "grigiume" si è passato al "nerume", abbiamo decisamente peggiorato, e a testimonianza di ciò non solo vi e il viale dei tigli, ma anche i continui black out che si sono susseguiti per le vie del centro le settimane scorse.
Quindi, concludendo, faccio due ipotesi su quanto sopra detto: o qualcuno è distratto, oppure qualcuno predica bene, ma razzola male...
Lascio agli attenti lettori il responso finale.



Porthos

10 commenti:

gola profonda ha detto...

Decisamente predicano male, anche se si sa a qualcuno nella stanza dei bottoni piace più il nero del grigio.
Sennò in gioventù, tra le mura oratoriane, non sarebbe andato fiero del suo soprannome.

Gola profonda

Anonimo ha detto...

Concordo e sottoscrivo anche io

Meditate Gente ha detto...

lBe certo per il nostro massimo Assessore l'illuminazione è un optional, infatti anche l'azienda per cui lavora nei suo ultimo importante manufatto, il nuovo ponte di Olginate ha dimenticato di mettere le luci (merito suo forre).
Quindi si tratta di un vizio al nostro assessore piace il buio, chissà probabilmente ha qualcosa da nascondere.

Meditate Gente


Vi consiglio un bel giretto notturno.

Anonimo ha detto...

Per Meditate Gente:
cosa cambia tra il buio di un viale e il buio di un nick? NIENTE.
Facile fare cadute al buoio...facile fare gaffe e lanciare insulti gratuiti sui blog.
meglio darsi una calmata.

Anonimo ha detto...

E'decisamente vergognoso, che non si possa fare qualcosa, e il problema e che se non mette di piovere la situazione rimarrà così

Anonimo ha detto...

Purtroppo è così hai privati cittadini son richieste tutta una serie di precauzioni per mettere in sicurezza i limiti del cantiere sennò son mazzate, ma per le opere pubbliche si chiude il solito occhio, tanto i controllori non controlleranna mai loro stessi.

Maria ha detto...

E' decisamente da irresponsabili lasciare così un cantiere, la percorribilità è rischiosa non solo di notte per ovvi motivi, ma anche di giorno bisogna avere la massima attenzione se non si vuol rischiare brutte cadute.

Maria

Meditate Gente ha detto...

Anonimo delle 13:14, non mi senbra di aver offeso nessuno ho solo esposto dei fati reali e fatto una ipotesi. Per quanto riguarda la differenza, mi sembra ovvio: di notte al buio si cade e ci si può far male. Quindi anonimo se vuoi muovermi delle accuse argomentale.

Meditate Gente

Anonimo ha detto...

Gola profonda il nero snellisce il rosso ingombra l'intestino

Matteo ha detto...

E'vero il ponte costruito sull'Adda dalla ditta del nostro assessore, non ha le luci.
Di notte se lo attraversi non si vsde un tubo il che non sempre è negativo visto il suo aspetto orribile.

Matteo