lunedì 8 giugno 2009

L'associazione "fermento culturale" risponde alle accuse



Pubblico questo scritto che mi è stato fatto pervenire dall'associazione fermento culturale, ci si auspica sia fonte di discussione costruttiva.




Porthos

62 commenti:

Anonimo ha detto...

In conclusione: le solite merde fasciste vi sbattono via solo perchè non la pensate come loro

fermento ha detto...

Attenzione: non abbiamo mai affermato una cosa del genere, e non vorremmo che emergesse un giudizio così tranciante dal nostro messaggio.

Il nostro intervento, riportato sotto un vecchio post di questo blog, il cui autore ringraziamo, è in risposta a due interventi che riportiamo qui sotto:


5 giugno 2009 10.09
Anonimo ha detto...

A si...e cosa fanno questi del fermento???corso di creta??corso di candele??Ma non prendiamoci per il culo, solo perchè sono comuisti andrebbero protetti, accuditi, messi sul piedistallo...ma non scherzare!!!!!!
Poi ti ricordo che questa amministrazione, e sottolineo QUESTA AMMINISTRAZIONE, ha spesato la visita all'accademia Brera organizzata dal suddetto gruppo qualche mese fa( e chissà se avessero dato che ne so, il pullman gratis all'oratorio per la gita di pasquetta quante polemiche)...non mi sembra che li stiano trattando a pesci in faccia come vuoi fare credere...E in cosa consiste lo sfratto??nel fatto che non li lasciano più in viia comi ma li mandano da qualche altra parte dove si trovano anche altre associazioni?a me sembra coerenza, parità di trattamento non sfratto...

5 giugno 2009 12.08
Anonimo ha detto...

E' vero, confermo quanto detto dall'anonimo precedente. Nessuno sfratto, la sede sarà nel centro di via Volta...che cosa ne dici occhiodipollo?correggiti per favore...



Volevamo ribattere ad alcune affermazioni offensive o inesatte, tutto qui.

Anonimo ha detto...

Ma quindi vi considerate veramente sfrattati?secondo voi l'amministrazione vi sta facendo un torto?

fermento ha detto...

Ci corre l'obbligo di autocitarci, e non è mai simpatico: "in rigoroso ordine alfabetico, e con i nostri nomi e cognomi. Preghiamo eventuali interlocutori di seguire il nostro esempio". E' tanto difficile avere il coraggio delle proprie opinioni? Siamo veramente stanchi delle voci di paese, mai confermate, provenienti da chissà dove. Per motivi che ci sono ben chiari queste voci sono sempre riportate senza una fonte, e non vengono mai riportate in pubblico. Forse che non se ne ha la certezza?

Per rispondere alla tua domanda, noi non abbiamo mai utilizzato il termine "sfratto". L'obiezione che abbiamo fatto riguarda il merito della decisione: non ci piace fare chiasso per niente, e in più occasioni abbiamo chiesto il motivo dell'eventuale spostamento di sede dell'associazione E' da notare che l'Amministrazione non ci ha mai dato certezza, non avendo prodotto documenti scritti in merito ma avendoci fatto proposte orali, del fatto che sarà data a disposizione dell'associazione una sede alternativa. La stessa modalità (quella orale) che, fino da novembre del 2008, è stata usata con le rassicurazioni sulla firma della convenzione che ci legava al Comune: ci era stato detto innumerevoli volte che la convenzione sarebbe stata uguale alla precedente (e quindi, fino a prova contraria, con mantenimento della sede di via Comi) o con minime modifiche, e il risultato è questo.

Comunque trovi più o meno tutto nel documento che ha generato questo post.

Anonimo ha detto...

Sul discorso dell'anonimato mi spiace ma non mi firmerò mai su un blog in cui non c'è la minima garanzia...chiunque potrebbe firmarsi con un qualsiasi nome, inventando di essere un'altra persona; se poi si considera che anche chi gestisce questo blog vive nell'anonimato penso che il primo dei coraggiosi anonimi sia proprio lui.
Voi vi siete firmati, ma non lo vedo questo grande atto di coraggio, dal momento che basta sapere da chi è formata l'associazione e se si legge una lettera firmata fermento e ovvio che dietro di essa ci siete voi.
Sul discorso della sede mi spiace ma sono in totale disaccordo con voi. Innanzi tutto non vedo grossi problemi a svolgere i corsi e le attività da voi proposte in altre sedi, non credo che sia possibile fare tutto ciò solo ed esclusivamente in via Comi.In secondo luogo non vedo perchè le altre associazioni non dovrebbero necessitare di uno spazio come via Comi e invece voi si. La sede da voi intesa diventa un lugo per il vostro rtrovo, per il vostro divertimento, ma va al di là di quelle che sono le reali esigenze dell'associazione. Magari anche quelli dell'AVIS vorrebbero avere un bel salone dove trovarsi a giocare a carte, oppure quelli delle frecce tricolori avere dei bei divanetti dove sedersi a discorrere, quindi ogni associazione può desiderare uno spazio che diventi luogo di aggregazione per giovani e non.

P.S. Mi spiace non firmarmi, perchè sembra di non avere il coraggio delle proprie idee, ma ripeto...fin che chi gestisce tutto qui e il primo dei codardi allora è giusto rimanere nell'anonimato; il giorno in cui il signor porthos avrà il coraggio delle proprie idee allora anche io smettero di scrivere da anonimo

Toro Viola ha detto...

Anonimo non entro nel merito del discorso poichè non sono a conoscenza dei reali fatti, ma ipotizzo dal loro scritto che l'associane del fermento necessiti di una sede per via del fatto che svolgono attivitò che necessitano di strutture fisse o di armadietti per riporvi del materiale o strumenti, per poter riproporre il corso successivamente, un magazzino diciamo. Comunque mi vorrei soffermare invece sull'associazione delle Frecce Tricolori che hai citato, forse non sei ben informato, ma hanno da poco una nuova bella sede arredata di tutto punto e di solo loro proprietà, e mi riferisco alla ex saletta civica del centro civico che è stata declassata dai nostri amministratori per accontentare chi invece la pensa come loro (politicamente intendo.
Quindi non solo lo spazio è ben delimitato dai loro loghi ( vedi targhetta ottonata fuori dalla porta)e da porte, ma si è tolta la possibilità a gruppi e cittadini di utilizzare quella piccola saletta che per anni è stato un utile spazio di aggregazione e di riunioni.
Complimenti due pesi e due misure quindi.
Gli amici degli amministratori hanno chiaramente una via preferenziale, agli avversari invece vengono concesse finte opporunità da finti amministratori.

Toro Viola

Max ha detto...

Si decisamente due pesi e due misure, la sede alle frecce tricolori, di cui come associazione francamentew non ne sentiremmo la mancanza, ha una sede tutta sua, ma sicuramente i nostri amministratori le motivazione per darla a loro, e soltanto a loro l'hanno trovata.
Loro occupando quello spazio non penalizzano nessun altra associazione, il fermento probabilmente in via Comi lo faceva.
Non nascondiamoci dietro un dito
mi sembra chiaro che quindi il problema sia soltanto un problema di colore politico punto e basta.
E le associazioni di colore diverso stonano, quindi vengono, se non allontanate come è già successo, fortemente penalizzate.
Complimenti davvero un bell'esempio di etica amministrativa cercate di esserne fieri.

Max

Anonimo ha detto...

Non so chi sia l'assessore preposto alle associazioni, ma so soltanto che se approva questi iniqui metodi si deve soltanto vergognare.
Sempre se ne ha le capacità.
VERGOGNA!!

Anonimo ha detto...

Oddio, che le frecce tricolori richiamino storicamente la destra mi sembra un dato di fatto, ma che l'associazione frecce tricolori intesa come associazione di appassionati di questi aerei dei loro piloti e affascinati dalle loro acrobazie e dai loro numeri in volo sia un'associazione schierata a destra mi sembra decisamente una forzatura.
Possiamo stare qui a discutere se sia stato giusto o no dare loro quella saletta, ma non tirando fuori discorsi politici legati ad un associazione che di politico non ha un bel niente.
Sarebbe un po'come dire che se a Calusco nascesse un Milan club sarevve un associazione di destra perchè il Milan è legato a Berlusconi...una forzatura notevole

Walter ha detto...

Nessuno ha detto che l'associazione delle Frecce Tricolore sia una associazione di destra, questo lo stai affermando tu anonimo, si stava solo facendo notare la disparità di trattamento e di gestione dei loro spazi che fino a prova contraria è leggermente viziata non credi?

Walter

fermento ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

hanno da poco una nuova bella sede arredata di tutto punto e di solo loro proprietà, e mi riferisco alla ex saletta civica del centro civico che è stata declassata dai nostri amministratori per accontentare chi invece la pensa come loro (politicamente intendo.


Gli amici degli amministratori hanno chiaramente una via preferenziale, agli avversari invece vengono concesse finte opporunità da finti amministratori.


Non nascondiamoci dietro un dito
mi sembra chiaro che quindi il problema sia soltanto un problema di colore politico punto e basta.
E le associazioni di colore diverso stonano, quindi vengono, se non allontanate come è già successo, fortemente penalizzate.


WALTER...O NON HAI LETTO I POST PRECEDENTI O NON SO COSA PENSARE, MII SEMBRA CHE DI AFFERMAZIONI SUL COLORE POLITICO NE SIANO STATE FATTE TANTE E IO QUI LE HO RIPORTATE

fermento ha detto...

Questa risposta è all'anonimo3 in ordine di apparizione (vedi un po' che bisogna fare).


Ma almeno uno pseudonimo... Comunque non c'è problema: se vuoi dimostrare il coraggio delle tue idee mandaci una mail a fermento.info@hotmail.it. Soddisferai la nostra curiosità di sapere con chi stiamo dialogando, e magari ci conosciamo pure. Promettiamo che manterremo il tuo anonimato su questo blog.

Speriamo che lo farai, perchè così potrai darci ragione del fatto che insinui che noi utilizziamo un luogo pubblico, concessoci dall'Amministrazione comunale per svolgerci attività pubbliche, semplicemente per farci le nostre festicciole da bambini. In primo luogo potremmo rispondere che quel che dici è tutto da dimostrare (e il fatto grave è che tu non lo puoi fare, perchè non è vero), in secondo luogo possiamo chiaramente spiegarti che se volessimo davvero fare delle festicciole, non ci premureremmo tutte le volte di infilare nelle cassette della posta, casa per casa, tra i mille e i duemila volantini. E non ci impegneremmo a proporre, oltre a momenti di svago, anche serate di approfondimento in cui chiamiamo persone con competenze riconosciute e riconoscibili (tra i quali in un paio di occasioni dei professori universitari, ma anche giovani capacissimi).

Per i problemi che non vedi, ti invitiamo a considerare il fatto di dover spostare di volta in volta lampade da tavolo, tavoli da lavoro, sculture non finite, blocchi di creta, macchina da cucire, ferri da stiro... Per non parlare di tutto quello che usiamo per le altre iniziative, dalle stoviglie per gli aperitivi al mobilio. E ti chiediamo una cosa, che abbiamo chiesto all'Amministrazione senza avere risposta: ma perchè togliere un luogo di azione a un'associazione che comincia ad avere buoni risultati, che sta diventando una realtà consolidata, che impegna un gruppo di giovani che invece di andare a ubriacarsi il sabato pensano a creare delle opportunità di incontro per la loro comunità? Perchè rischiare di farci passare la voglia di impegnarci (credici, noi ci impegniamo anche se pensi che andiamo nella sala di via Comi “a giocare a carte”, e questo clima di scetticismo e le continue calunnie non fanno che intristirci) e strozzare le attività di un gruppo di persone, togliendo loro l'entusiasmo di fare? Noi non riusciamo a darci risposta, e ce ne dispiace. Se la risposta che vuoi dare tu è che bisogna togliere a tutti, così tutti sono contenti... non ci basta.

E un'ultima cosa: nella nostra controproposta inviata al Comune era chiaramente menzionato il fatto che avremmo volentieri rinunciato all'utilizzo per alcune sere settimanali della sede, che poteva benissimo essere destinata in quelle occasioni ad altre associazioni. D'altra parte, a dimostrazione del fatto che possiamo benissimo convivere con altri gruppi, c'è il fatto che la contrada Vanzone si riunisce in via Comi da circa un anno senza problemi. Le cose non potevano continuare così?

Anonimo ha detto...

Per il gruppo fermento: sul discorso dei corsi ok, i problemi lgistici con una nuova sed ci sono e mi auguro che abbiate modo di risolverli nel migliore dei modi...sulla proposta fatta al comune non so cosa dirvi, non so le motivazioni per cui non hanno accettato la vostra proposta (comunque anche convivendo con altre associazioni avreste avuto il problema degli spostamenti perchè non credo che avreste lasciato tutte le vostre cose in giro sapendo che altre associazioni dovevano entrare nella sede dopo di voi.
Sul discorso delle insinuazioni, non erano affatto tali, non ho parlato di carte riferite a voi( anche se non ci vedrei niente di male see quando vi incontrate senza avere corsi o altro da organizzare vi fate anche una partita a carte o qualcosa del genere)nè tanto meno di festicciole, in senso dispregiativo. E' indubbio però che la sede di via Comi restava un "provolegio" perchè oggettivamente più bella di tante fredde aue in cui si trovano altre associazioni

fermento ha detto...

Anonimo, sappiamo che il tono è piccato. Ma non è facile dover rispondere a continue accuse (e ti assicuriamo, ne riceviamo e sentiamo di pazzesche).

Senza polemica, scrivici una mail e vieni a trovarci (ancora per poco) in via Comi. Vedrai come ci eravamo organizzati, secondo noi abbastanza bene, per lasciare spazio anche ad altre associazioni senza impedire le loro attività, e allo stesso tempo svolgere i nostri corsi che si tengono tre giorni alla settimana e coinvolgono tante persone. Crediamo che sfruttare così tanto una sala del Comune non sia un peccato.

La sala di via Comi era più bella di suo, ma anche noi abbiamo contribuito a renderla migliore, a renderla viva. Ora, ribadiamo, non sappiamo quale sarà la proposta del Comune (non c'è nulla di scritto) e, come diceva quel tale... "del doman non v'è certezza".

A presto, speriamo.

Ass.ME ha detto...

scusate ma lo sapete che l'ass. frecce tricolori gestisce interamente la sala civica???
La gestisce per msotre, convegni, matrimoni, eventi, pulizia, sistemazione, riordino...
Mi sembra normale la cosa, gestisci la sala, ti do una sede...
Proponi solo corsi, ti do la sede e paghi l'affitto.
Proponi solo feste, ti do la sede paghi l'affitto.
Ti vuoi trovare per fare quattro chiacchere e giocare a carte, ti do la sede e paghi l'affitto.

Anonimo ha detto...

Questo mi sfuggiva...a questo punto oltre a non vederci niente di politico, a diffferenza di chi sa guardare solo quello(sigh), c'è anche la giustificazione

Giulio ha detto...

Ass.me non diciamo stronzate, sono tutte balle. Se serve per giustificare la loro sede va bene anche raccontare le balle.
Io ad esempio sono andato alla presentazione del PD alla sala civica 2 settimane fa, e c'era riso d'appertutto, quindi quelli delle frecce deputati alla pulizia o fanno le cose col culo o le fanno male, oppure son tutte balle che servono a giustificare l'affidamento da parte dei nostri amministratori di alcune sale a dei carissimi loro amici.
Idem per il proiettore che la stessa sera necessitava di un aggiustamento cromatico e di dimensione per le slide, ma anche in quel caso nessuno ha potuto dare un supporto tecnico. Nessuno dei fantomati volontari che gestiscono il centro civico era presente, quindi smettiamola di raccontarci balle. E ammettiamo la realta dei fatti.
Si tratta palesemente di favori nemmeno tanto velati alle associazioni fedeli all'amministrazione.

Giulio

Anonimo ha detto...

ah, ecco perchè il PD ha preso così pochi voti a calusco...colpa della sala civica sporca la sera della presentazione

Anonimo ha detto...

ma infatti, ha ragione Giulio!! Le frecce non puliscono neanche. questo lo so per certo perchè c'è ancora l'impresa di pulizie che si occupa di farlo. Quindi...

Anonimo ha detto...

Beh, allora se non puliscono e sono sporcaccioni li chiameremo associazione fecce tricolori

Ago ha detto...

No basta rendersi conto che non fanno quello per cui a loro è stata data un saletta personale, togliendola ad altre associazioni e alla collettività.

Ago

M.S. ha detto...

Ho avuto il piacere di seguire corsi di filosofia organizzati dal Gruppo di Fermento Culturale, piacevoliserate di conversazione seria ed intelligente, seguite alle interessantissime relazioni. So ragazzi che il mio intervento rischia di collocarvi fra i "Comunisti" dal momento che non godo di buona reputazione (per fortuna) a detta dei vostri detrattori. Tenete duro, le strutture pubbliche non sono di proprietà di lor signori, mantenere questo barlume di Cultura (con la C maiuscola) è vostro e nostro dovere, per questo motivo esprimo tutta la mia solidarietà nei vostri confronti, sperando di incontrarvi di nuovo sul terreno della conoscenza. Con stima Sperandio Mangili.

Anonimo ha detto...

oh, ma Ass.ME è per assessore? sarai mica cocchi? fermento, guarda che a cocchi è meglio se non gli scrivi le lettere. prova su facebook.

Anonimo ha detto...

Battutona...che ridere
Tornando a cose serie, vedo che il signor MS torna a farsi vivo, ma non ha più detto nulla sul gesto che ha fatto sabato fuori dai seggi...insomma, conta di più un assessore su facebook o un rappresentante di lista che fa propaganda con tanto di santini quando è assolutamente vietato?

Andrea ha detto...

Contano i fatti caro anonimo, il Cocchi beccato è un fatto che ha pure avuto risalto sulla stampa, la vicenda del signor Mangili, dopo la sua versione non è nulla, se non sterile polemica.
Apprezzo comunque la scelta del signor Mangili di firmare le sue "esternazioni" a differenza di altri ignoti commentatori.

Andrea

Anonimo ha detto...

COOOOSAAA...contano i fatti...il signor Mangili andava in giro a dare alla gente santini di Panzeri e mi dici che contano i fatti e il resto è sterile polemica????ma ragionate con il culo??????????o forse neanche con quello perchè vi brucia troppo dopo avere preso l'ennesima inculata elettorale...inutile discuterne con chi mi dice che contano i fatti su una cosa che sarebbe stata passibile di DENUNCIA

Unknown ha detto...

Forse qua a qualcuno sta sfuggendo qualcosa. Il Fermento organizzando corsi, mostre e gite ed incontri (non guadagnandoci un soldo, anzi spesso e volentieri anticipando soldi di tasca loro), fanno un servizio alla comunità e faccio notare che la loro porta e' sempre aperta. Possiamo dire lo stesso di altre associazioni ? Che cosa organizzano altre associazioni che meriti uno spazio pubblico ? Per incontrarsi tra di loro e discutere delle loro (lodevoli) iniziative non penso abbiano bisogno di spazi che invece la specificità delle attività del Fermento richiede. Se poi a qualcuno dà fastidio questo e dice che il Fermento utilizza spazi e divanetti per le chiacchierare tra di loro o e' male informato o e' in cattiva fede. Io abito attaccato alla sede di via Comi : invito chiunque voglia vedere (sempre che non li abbiamo già "trasferiti"), a casa mia, provare per credere. Mi firmo (anche se la cosa sembra essere caduta in disuso) Marco Viscardi.

fermento ha detto...

Innanzitutto un ringraziamento al signor Mangili: la sua è una di quelle amicizie di cui non ci vergogneremo mai, non ci si vergogna delle persone leali e oneste. Grazie per le belle parole e per il sostegno concreto.

fermento ha detto...

Rispondiamo ora al signor Ass.ME (sarebbe bello conoscere il suo nome). Noi NON abbiamo utilizzato la sede per giocare a carte, per fare chiacchierate tra di noi, per fare festicciole. La sfidiamo a provare il contrario.

Crediamo che il servizio che offriamo alla comunità sia importante, come è importante il servizio che tutte le associazioni offrono a Calusco: non è necessario che un'associazione si metta a fare anche l'impresa di pulizie per essere utile al paese, non credete?

Nel nostro piccolo riteniamo, caro Ass.ME, di offrire un servizio non quantificabile monetariamente.

Da noi ci sono persone che si sono da poco trasferite a Calusco e che hanno trovato nel fermento un posto dove poter stringere amicizie.
Ci sono persone sole che invece di stare a casa sul divano vengono al fermento e frequentano un corso. Ci sono ragazzi che condividono le conoscenze derivate dai loro studi durante i nostri aperitivi parlando di "arte" o "filosofia".
Ci sono giovani compagnie teatrali che trovano nella nostra associazione uno spazio di visibilità.
Ci sono persone che trovano nel fermento un luogo in cui durante un aperitivo possono discutere di una loro passione musicale.
Ci sono persone che invece di andare a milano per un concerto jazz vengono al concerto organizzato da noi (gratuitamente).
E le nostre iniziative sono aperte a tutti i cittadini di Calusco.


Crede che tutto questo sia poco?
Grazie, signor Ass.ME: la ringraziamo perchè rattristati dalle tante affermazioni cariche di superficialita stavamo dimenticando tutte le persone che ci aiutano, ci stimano e ci sostengono. Lei ce le ha fatte ricordare.


(notiamo con dispiacere, però, il malcostume per cui, come in un salotto televisivo, si cerca di sviare da discorsi costruttivi scivolando sempre nel boccaccesco)

ugo ha detto...

Pirla di un anonimo, se fosse vero quello che vai affermando hai fatto male a non fare la denuncia, perché così facendo adesso le tue affermaziomi verbali risultano delle inutili polemiche rivolte ad attaccare una persona che probabilmente ti sta antipatica.

Ugo

Marco ha detto...

Signor Mangili, per i corsi di filosofia e la Cultura con la C maiuscola ci sono tantissimi incontri durante l'anno, da parte di tante altre associazioni che non hanno una sede propria. Questo dimostra che non è necessaria una sede propria per questo tipo di iniziative, e che l'associazione fermento potrà continuare a portare avanti. Discorso diverso per i vari corsi "manuali", ma credo che un armadio con serratura potrebbe risolvere la questione.

Anonimo ha detto...

Pirla sarai tu capito!!!il signor MS non mi sta nà simpatico nè antipatico perchè di perspna non lo conosco. Quello che affermo è comunque vero dal momento che lui stesso ha ammesso di averlo fatto utilizzando strane scuse per giustificarsi (bastaa che vai a leggerti il post sulle elezioni)

Anonimo ha detto...

a sì, marco??? e quali sono le associazioni che fanno delle cose culturali e non hanno una sede propria? ma non devono fare una cosaall'anno, ma tante come questi ragazzi. poi fallo dire a loro se possono continuare o no.

M.S. ha detto...

Sollecitato dalla costante petulanza dell'anonimo, spero di chiudere definitivamente la polemica sulla questione "santini distribuiti".
Mi rendo conto che le normative impediscono entro una certa distanza la propaganda nelle giornate di voto.
Ribadisco di aver risposto a domande di chiarimento tecnico sul voto, fatto da persone che hanno individuato nel sottoscritto un referente di fiducia. Il mio gesto ritenuto (a ragione da parte di colui che ha sollevato il problema)contrario alle leggi, l'ho compiuto alla luce del sole, senza scopi propagandistici; che si trattasse di una volontà non sottaciuta, ne è la prova che (a titolo scherzoso) l'ho offerto pure al Parroco don Achille, che ne ha colto intelligentemente il lato vero. Ripeto la domanda all'anonimo: DAVVERO CREDI CHE IO SIA TANTO IMBECILLE DA RITENERE, CHE AD UN ATTIMO DAL VOTO, IL MIO INTERVENTO POSSA RISULTARE DETERMINANTE SULLA SCELTA DELL'ELETTORE?" Se così fosse non vedo perchè non mi sia candidato alla segreteria dell'O.N.U. Adesso obietterai che per fortuna dell'universo intero non mi sia balenata quest'idea suppongo. Ti ho dato del tu, in primo luogo per la protervia con la quale ti ostini a lanciare accuse al sicuro del tuo anonimato. Continuo a darti del tu, ritenendo che questo modo di identificare le persone sia molto più che rispettoso di un distante ed asettico LEI o peggio VOI. Nel tuo caso potrebbe rappresentare disprezzo, così mi sembra di leggere tra le righe, sentimento che mi appartiene solo nei confronti di quanti disprezzano la vita dei più deboli, sottolineando che tutta la mia vita stà a dimostrare quanto affermo. Dico quello che faccio, ma sopratutto faccio quello che dico. Spero che la faccenda si chiuda quì, se ti stà così a cuore un finale al sangue, la strada della denuncia/querela la conosci, ma attento le denunce anonime non valgono in questo caso: Sperandio Mangili

Anonimo ha detto...

Ma che denuncia...sei un poveretto e basta...tra l'altro mi sa che hai colto male nel pensare che il parroco abbia colto il lato vero(come da te inteso), ma se tu sei convinto di ciò libero di continuare a crederci.
Sarei però curioso di sapere cosa si sarebbe scritto se il gesto fosse stato fatto da una parte politica diversa dalla tua

Anonimo ha detto...

Per l'anonimio che chiede delle associazioni che fanno cose culturali ti porto l'esempio del gruppo interculturale delta che da ormai 20 anni organizza due cicli di incontri all'anno su svariati temi...ti sembra poco???

Carlo ha detto...

Semplice anonimo non sarebbe successo nulla, visto che azioni "illegali" come quelle del cittadino Sperandio Mangili sono state perpetrate anche da altri rappresentanti della maggioranza attuale e non, l'unica differenza è che questi ultini non hanno avuto il coraggio di affermarlo.
Ma, nonostante tutto non è stato montato un caso come questo.

Carlo

Anonimo ha detto...

Ecco...questa erra la risposta che mi aspettavo, classico dei bambini...l'hanno fatto anche gli altri!!!
a parte che io non lì ho visti, poi non ho assolutamente visto 24 ore su 24 sabato e domenica anche altri rappresentanti di lista costantemente davanti all'ingresso delle scuole, mentre il signor MS e i suoi amici erano sempre presenti

M.S. ha detto...

Anonimo, o ci sei o ci fai! Mi sembra di aver già affermato (vedi 1°blog di risposta) di aver visto avversari fare altrettanto, e di aver pure affermato che ciò non mi ha scandalizzato, da sempre, e non da questa tornata elettorale. Ora basta, per favore, vedo che il "tu" ti è sfuggito questa volta, a me non da fastidio, possiamo proseguire a discutere di cose serie? Sperandio Mangili

Anonimo ha detto...

Non mi è sfuggito,è stato volontario tranquillo...ti ho già detto che non mi interessa cosa ti scandalizza e cosa no, non dovevi farlo, come non doveva farlo chi precedentemente l'ha fatto e basta.
Se no uno ruba e dice che non lo scandalizza rubare, che giustificazione è??

fermento ha detto...

ANONIMO: Il fermento non si occupa ESCLUSIVAMENTE di cicli di filosofia, ma di un insieme di iniziative: concerti, arte, teatro, cinema, commemorazioni, corsi ...etc... . Puoi trovare protocollato tutto quello che facciamo in comune. Non stiamo dicendo di essere gli UNICI a fare gli incontri a sfondo culturali, ma forse di essere una delle poche realtà a calusco ad organizzare una vasta gamma di iniziative durante tutto l'anno. Non vogliamo togliere dei meriti alle altre associazioni, ma solo fare riconoscere i nostri.
Da settembre partiranno le nostre nuove iniziative... mi raccomando veniteci a trovare, così potrete vedere con quanta serietà e passione organizziamo tutti gli eventi!

Anonimo ha detto...

Quello che si voleva dire è che anche altre associazioni organizzano incontri culturali pur non avendo una sede propria... quindi questo dimostra che ce la potrete fare!

Maione Pasquale ha detto...

"Quello che si voleva dire è che anche altre associazioni organizzano incontri culturali pur non avendo una sede propria... quindi questo dimostra che ce la potrete fare!"

questo modo di ragionare proprio non lo capisco. Che giustizia c'è nello svantaggiare un'associazione perché ce ne sono altre già svantaggiate? che senso ha portare avanti una politica "esclusista" in nome di una fittizia uguaglianza che danneggia solo la comunità in cui viviamo?

Un'amministrazione dovrebbe muoversi secondo coscienza e ragione, non rincorrendo vendette e invidie personali. Un'amministazione dovrebbe sanare il malcontento capendo le necessità delle diverse realtà del paese, non colpendone una già funzionale e ben organizzata.

L'amministrazione potrebbe censire tutta l'edilizia comunale (e ce n'è molta) ancora inutilizzata per vedere di andare incontro alle esigenze di chi si sente penalizzato invece di frustrare passione e voglia di fare.

Non dimentichiamoci qual é il fine, non dimentichiamoci perché si fa volontariato, cerchiamo di fuoriuscire da logiche provinciali che ci riportano molto indietro nel tempo e che non fanno bene al paese.

Danneggiare fermento culturale, vuol dire danneggiare un gruppo di ragazzi che offre una serie di servizi a costo zero che opera solo per il gusto di fare qualcosa per la comunità in cui vive.Non ci sono altre motivazioni né di tipo economico né tanto meno politico. Mi viene da sorridere quando sento parlare di fascismo e comunismo.

E ai vari anonimi ai cui rinnovo l'accorato appello a firmarsi o a venirci a trovare in via comi, consiglio di rivolgervi verso il naturale sbocco delle vostre attenzioni in quanto elettori, l'amministrazione comunale, permettendomi di suggerirvi qualche domanda:

visto che sono stati messi in cantiere lavori di restauro per via Comi, qual é il progetto alternativo a fermento culturale dell'amministrazione? E' lecito mettere a bilancio un imprecisato capitolo di spesa per il restauro senza aver chiaro cosa si voglia fare in quella sede?
Si parla molto di sprechi nella PA, cosa ne pensate a riguardo?

Usciamo da pregiudizi infondati e ragioniamo solo tenendo presente il bene comune

Marco ha detto...

Nessun pregiudizio da parte mia, ci mancherebbe. Io purtroppo faccio fatica a comprendere il tuo ragionamento, e questa frase in particolare "Che giustizia c'è nello svantaggiare un'associazione perché ce ne sono altre già svantaggiate?" la ribalto dicendo "Che giustizia c'è nell'avvantaggiare un'associazione quando ce ne sono tante altre che "vivono" senza questi vantaggi?"
Il punto è che bisogna spostare il fuoco sul problema: non vi si sta svantaggiando, vi si sta togliendo un privilegio. E' ben diverso.
Sono certamente d'accordo che bisogna incentivare la cultura in tutte le sue forme, condivisibili o no, ma non mi sembra che spostarvi in un'aula condivisa sia una limitazione a questo.
Vorrei capire fino a che punto la vostra sia un'esigenza reale, e fin dove invece sia una sorta di capriccio per la perdita della sede a cui siete affezionati.

fermento ha detto...

Caro "Marco", è invece difficile capire il tuo ragionamento, che pressappoco fa così: se un'associazione ha un vantaggio e lo fa fruttare, togliamoglielo, così altri non potranno lamentarsi. L'associazione che prima era avvantaggiata non lo sarà più, non potrà far fruttare le sue risorse, ma altri anonimi, che probabilmente delle associazioni del paese non fanno neanche parte, potranno dirsi soddisfatti: nessun "comunista" potrà andare a scrocco in una struttura comunale a giocare a carte. E' qui il nodo della questione? Come si diceva prima: togliamo a tutti, così tutti saranno contenti.

Nella controproposta che abbiamo avanzato all'Amministrazione era da parte nostra contemplata la possibilità che venissimo spostati da quella sede per essere localizzati in un altro luogo con caratteristiche simili. Questo per rispondere alla tua domanda sull'affezione al luogo specifico. Le esigenze dell'associazione non sono campate in aria, e le modifiche alla convenzione che ci sono state "proposte" non vanno nella direzione di rendere agevole, o del tutto possibile, il nostro lavoro volontario. A titolo di esempio si può menzionare il fatto che di un eventuale altro locale non avremmo a disposizione continuativamente le chiavi, che dovremmo riportare di volta in volta alla fine del periodo settimanale di corsi.

In conclusione noi abbiamo sollevato il dubbio che la soluzione prospettata sia svantaggiosa per noi, e inoltre non apporti vantaggi ad altri, che siano il Comune o le associazioni. Non siamo stati interpellati in merito, e quando abbiamo posto delle obiezioni la reazione è stata quella di considerarci, come fai tu, capricciosi e sentimentali. Frustrante, no?

Queste sono comunque questioni complicate, e parlarne su un blog è riduttivo. L'indirizzo è sempre quello: fermento.info@hotmail.it. Contattaci, e forse riusciremo a convincerti.

Marco ha detto...

Bè non è questione di "convincere", io non ho la pretesa di convincervi, sono semplicemente due punti di vista diversi. Non vi conosco abbastanza probabilmente, perciò faccio fatica a capire le difficoltà che deriveranno dalla soluzione proposta dall'amministrazione.
Ribalto nuovamente una vostra frase: "se un'associazione ha un vantaggio e lo fa fruttare, togliamoglielo, così altri non potranno lamentarsi" e vi dico: "prendete esempio da chi fa fruttare quello che ha, senza vantaggi".
Buona fortuna!

M.S. ha detto...

Quabdo ci si parla fra sordi è difficile che si possa arrivare ad una sintesi. Io mi chiedo semplicemente perchè si tolgono spazi a quanti vogliono coltivare la gioia di stare insieme costruendo, per quanto è possibile, la città che tutti desiderano: dove senza umiliare nessuno si offrono opportunità che il deserto non offre.
Quale astio muove le scelte di coloro che non stimolano e favoriscono realtà come Fermento Culturale? Non sono stati presenti i ragazzi del movimento in iniziative patrocinate dall'amministrazione comunale negli ultimi due anni? Si risponda alla domanda posta da Maione, quale progetto stà dietro la ristrutturazione di via Comi? Che senso ha tarpare potenzialità giovanili quando si pretende di "investire" nel recupero dei ragazzi esposti al rischio delle nottate in strada? Perchè queste contraddizioni non le risolvete prima di decidere?
Perchè prevale, da due anni a questa parte, la pervicace volontà di voler demolire un passato deformandolo con lenti ideologiche? I costi di questa politica, rischiano di paralizzare i rapporti interpersonali oltre che politici, con conseguenze che sarebbe opportuno valutare, per il bene della comunità.
Seppelliamo le asce, i problemi si risolvono sopratutto ascoltando le ragioni degli altri se non abbiamo ben chiare le nostre!
Sperandio Mangili

Pasquale maione ha detto...

Rinnovando nuovamente l'appello a contattarci personalmente all'indirizzo mail: fermento.info@hotmail.it anche solo per una chiacchierata in amicizia, rispondo alla domanda di MARCO

"Che giustizia c'è nell'avvantaggiare un'associazione quando ce ne sono tante altre che "vivono" senza questi vantaggi? "

Il senso c'è se smettiamo di vedere questi vantaggi come capricci e privilegi e iniziamo a chiamarli con il loro vero nome: opportunità.

Anzi

non è solo oppurtono che un'amministrazione vada incontro a ragazzi seri e determinati, ma indispensabile. Dovrebbe essere un'obiettivo condiviso quello di valorizzare le risorse umane del paese senza discriminare nessuno ma cercando di sfruttare al meglio ciò che il comune può offrire.

Che fare, allora? Domanda da rivolgere direttamente ai nostri amministratori.

Indebolire una realtà già esistente o andare incontro a chi ha esigenze simili alle nostre?

A me, caro marco, da qualsiasi punto di vista la si guarda, la risposta viene spontanea. Valorizziamo i luoghi già esistenti e, ancora oggi, non utilizzati, garantiamo il corretto pluralismo permettendo a tutte le donne, gli uomini e i ragazzi di buona volontà di poter far fruttare al meglio le loro fatiche.

Questa dovrebbe essere la stella polare della nostra amministrazione.

Solamente con una logica del genere ci si deve approcciare a un paese come Calusco d'Adda.

Non si amministra dividendo e cavalcando i conflitti, non si mettono le realtà del paese una contro l'altra, ma si dovrebbe creare un clima di concordia e collaborazione.

E accolgo la palla al balzo per prendere le distanze da chi scrive, anche se apprezzo la solidarietà, cose del genere:

"Si decisamente due pesi e due misure, la sede alle frecce tricolori, di cui come associazione francamentew non ne sentiremmo la mancanza, ha una sede tutta sua, ma sicuramente i nostri amministratori le motivazione per darla a loro, e soltanto a loro l'hanno trovata."

Le frecce tricolori hanno il sacrosanto diritto di stare in quella sede e non è sicuramente puntando il dito contro la scelta di dargli uno spazio che esprimo la mia contrarietà per ciò che c'è stato fatto.

Ben vengano le frecce tricolari, ben vengano tutti coloro che hanno voglia di fare, l'amministrazione fa bene a soddisfare le loro esigenze. Non per questo si deve frustrare le nostre.

Non siamo alimentati da nessuno spirito di rivalsa o di invidia e speriamo di non esserne oggetto a nostra volta

E' questo il ragionamento che sottende il nostro sbigottimento davanti la scelta unilaterale e non concordata che abbiamo dovuto subire.

Dare di più a tutti, non togliere a chi ha già.

Maione Pasquale, membro del fermento culturale.

Disgusto ha detto...

9 membri per un'associazione????
C'è qualcosa che non mi torna!
Presidente: 1 persona
Vice-presidente: 1 persona
Segretario: 1 persona
consiglio: almeno 1 persona
Revisori dei conti: da 1 a 3 persone

Mettiamo il caso minimo!

Totale persone per essere associazione 5.

Siete 9, bella associazione, 4 iscritti!

C'è chi ha 180 iscritti e ha la sede a casa propria.

C'è chi ha 150 isscritti e ha la sede a casa propria.

L'elenco è lungo!

Ma smetetela!

Volete organizzare corsi?

Bene ben venga e ben venga soprattutto dei giovani che si danno da fare!

Organizzate tutto quello che dovete fare da casa di uno di voi COME MOLTE ASSOCIAZIONI FANNO, e poi il comune vi mette a disposizione uno spazio per effettuare incontri o corsi!

Ma una sede per 9 persone mi sembra esagerato!

Pasquale Maione ha detto...

Abbiamo forse scritto che le altre associazioni non devono avere la sede?

non credi che queste associazioni dovrebbero avere spazi adeguati alle loro necessità e che l'amministrazione dovrebbe dargliele?

E' una soluzione togliere lo spazio a chi lo deteneva?

Inoltre invitiamo a firmarsi con appellativi adeguati e non fuori luogo.

La nostra intenzione era quella di aprire un confronto sereno e pacato su un argomento di forte interesse pubblico: la distribuzione degli spazi all'interno dell'amministrazione comunale.

Cerchiamo di mantenere la discussione su binari opportuni.

Rinnovo sempre l'invito a tutti di contattarci personalmente alla nostra mail:

fermento.info@hotmail.it

Unknown ha detto...

precisiamo:
9 membri del direttivo (non credo esista un direttivo di 150 persone)

L'associazione FERMENTO è costituita da insegnanti, relatori, persone che ci aiutano, corsisti e tutti coloro che seguono le nostre attività

Comunque, DISGUSTO, anche noi abbiamo proposto la stessa cosa all'amministrazione:
NON usare via comi per la nostra riunione settimanale ma solo per i nostri corsi che si tengono il lunedì sera, lunedì pomeriggio, martedì, mercoledì e lasciarci uno o due w-end al mese per le altre attività (es.aperitivi,conferenze, ecc)
Siamo disposti a programmare le nostre iniziative insieme al comune e alle sue esigenze (PROPOSTA NON ACCETTATA)

vorrei aggiungere che a calusco ci sono molti spazi:
via comi, la chiesa vecchia, la sala sopra la biblioteca, una salone sotto le scuole elementari (ex biblioteca), un salone sotto la scuole materna in via fantoni, un salone e stanze al centro anziani, un salone in via Volta (vicino croce bianca).
questi locali NON sono utilizzati sempre, bisogna organizzarsi affinchè tutti possano avere uno spazio.

Se le associazioni hanno dei problemi di sede potrebbero parlarne con gli assessori di riferimento oppure potrebbero affrontare la questione, con trasparenza e tranquillità, in consulta e in seconda battuta fare una proposta all'amministrazione.

non capisco perchè dovete attaccare "fermento" se il comune NON vi dà una sede, NON è certo nostra responsabilità se dovete ritrovarvi a casa di amici.

PROPOSTA: Tra associazioni possiamo riunirci e discutere, possiamo ragionare e confrontarci sulla questione "sede per associazioni". Non credo abbia senso dividerci o litigare tra noi.

POSSIAMO CONVOCARE LA CONSULTA E APRIRE UN TAVOLO DI DISCUSSIONE SU QUESTO TEMA.

Buona giornata a tutti,
Valeria Codara /Fermento

Anonimo ha detto...

Fermento, ma non vi siete accorti che questi assessori non sanno coordinare nemmeno gli O.d.G. dei consigli? Ho forti dubbi che sappiano stilare la lista della spesa settimanale. Davvero credete che sappiano quante sale possiede la municipalità? Forse le hai ricordata tu all'assessore cara Codara, e ne ha preso nota, sperando che sappia rintracciare il foglietto la prossima volta. Sono dei poveracci!

Anonimo ha detto...

Ma come mai a scrivere in difesa/supporto del fermento, ci sono solo alcuni membri dell'associazione + S.M.? Come mai non scrive nessuno di tutti quelli a cui diffondete cultura?

M.S. ha detto...

Fermento Culturale non ha bisogno di difensori o sostenitori, si sanno difendere più che bene e lo hanno dimostrato, quindi è sciocco quanto affermi, sia su di me che su altri. Ti sei mai chiesto perchè quelli come te non sanno dare una spiegazione logica al fatto che qualcuno si dia da fare per svegliare questo paese, che sa inneggiare solo al panem et circenses. Probabilmente il sonno delle menti fa si che i suffragi piovano solo al ricordo di una mazzurca, anziche ai servizi levati, visto che a subire i tagli sono i cittadini singoli, magari gettati in pasto all'opinione pubblica come il primo cittadino ha già fatto (mancava solo che ne mettesse nome e cognome quando lo ha inceppato alla gogna). Dividi et impera, pare che questa lezione l'abbiate imparata molto in fretta e bene. Se chi deve decidere fosse tanto saggio da valutare tutte le opzioni, dovrebbe aver capito che: quando i nodi verranno al pettine, sarà estremamente difficile dipanarli senza causare strilli di dolore. Attenti, siate prudenti e saggi, valutatele tutte le opzioni,con ponderatezza, sempre che la posologia che utilizzate per voi esista. Sperandio mangili

Maione Pasquale ha detto...

"Ma come mai a scrivere in difesa/supporto del fermento, ci sono solo alcuni membri dell'associazione + S.M.? Come mai non scrive nessuno di tutti quelli a cui diffondete cultura?"

A parte che questo criterio quantitativo per valutare il progetto, la serietà e le iniziative di un'associazione è alquanto svilente.

Un'associazione NON è un PARTITO POLITICO: il suo peso dovrebbe basarsi su ciò che fa, non sul CONSENSO che ottiene.

Ma ti vengo incontro perché la comunicazione si basa su presupposti comuni, che - ahimé - da ciò che leggo qui sopra non so se siano così scontati.

Dopo la comunicazione di "sfratto",abbiamo presentato una controproposta all'amministrazione comunale fatta firmare IN FRETTA e FURIA da circa una cinquantina di corsisti e sostenitori.

Posso garantirti, che se ci fossimo impegnati un po', con tutte le persone che sono ruotate intorno a Fermento in 7 anni di attività, le firme sarebbero state molte ma molte di più.

Potremmo chiedere a queste persone di postare sul blog, ma a pro di che? Trovo abbastanza inutile far scadere la discussione sul numero di affezionati di fermento culturale.

La nostra intenzione era un po' più ambiziosa: cercare di aprire un tavolo di discussione, lavorando per una soluzione condivisa e condivisibile.

Confrontiamoci sui contenuti, cercando di discutere sul vero motivo del contendere: la distribuzione degli spazi nel territorio comunale.

E' possibile che debba valere sempre e solo la legge del più forte o - nel nostro caso - di colui che grida di più?

Anonimo ha detto...

La mia era solo una considerazione che se in così pochi si stanno interessando a questo problema (attraverso questo canale, perchè sto valutando solo questo), forse non è una cosa così importante, ma solo il grido di un'associazione che vorrebbe ottenere qualcosa in più... questa è l'impressione che emerge.
M.S. i suoi commenti fanno venire il mal di testa, una lezione di filosofia che non risponde alla questione... spero per lei che non sia un professore...
Cordiali Saluti

M.S. ha detto...

Lungi da me dal voler dar lezioni di filosofia, non sono professore se è questo che ti provoca l'emicrania puoi star tranquillo. Se invece il mal di testa ti viene nell'utilizzarla, vedi di tener duro, un po' di esercizio schioda anche le rotelle più inceppate e vedrai che il discorrere su cose serie ti darà giovamento, nell'umore e nello spirito. Ciao e buona notte, vado a dormire.

Anonimo ha detto...

Tranquillo che la testa la uso molto più spesso di quanto credi (e complimenti per l'insinuazione, un cinquantenne o forse più che insulta un ragazzo... grande esempio di educazione)
Ripeto che non hai risposto alla questione che ponevo, il mio mal di testa nasce dal tentare di trarre un senso da ciò che scrivi.

M.S. ha detto...

Me ne sono accorto che fatichi a seguire un discorso logico, lo afermi con le tue dichiarazioni sempra che te ne sia accorto). Io non voglio insinuare un bel niente, seguo il filo logico del tuo...ragionamento, uso una metafora innocente e mi vedo appioppare in maniera sprezzante la mia età. Questo constato.
Se davvero sei interessato ad approfondire un argomento, perchè usi beceri attacchi a quanti intervengono. Non sarà forse il tuo caso, ma mi hanno scocciato lo stuolo di anonimi che si trincerano nel "non sono stato io.." ora basta! Chi vuole mantenere l'anonimato deve accollarsene tutte le responsabilità, questo penso! Non farmi dire ora quanto non ho detto, ti è chiaro questo concetto?

Pasquale Maione ha detto...

"La mia era solo una considerazione che se in così pochi si stanno interessando a questo problema (attraverso questo canale, perchè sto valutando solo questo), forse non è una cosa così importante, ma solo il grido di un'associazione che vorrebbe ottenere qualcosa in più... questa è l'impressione che emerge."

Scusa,ci stai consigliando di mobilitarci? Cosa dovremmo fare, organizzare una manifestazione? Andare con i picchetti davanti al Comune?

Potremmo chiedere ai chi ci segue di farlo: vengono ai nostri eventi potrebbero seguirci tranquillamente anche in quest'occasione.

Ma ti sembra davvero il caso?

A me sembra ridicolo che un'associazione in un paese piccolo e di provincia come il nostro debba dimostrare la sua forza (contrattuale) come un sindacato o un partito politico per difendere la propria sede.

Bisogna uscire, caro anonimo, da questa logica provinciale alla Don Camillo e Peppone, credevo si fosse estinta parecchi anni fa.

Un'associazione non deve dimostrare numeri (che per altro ha), ma proporre progetti e iniziative e l'Amministrazione dovrebbe agevolare questa verve, non frustrarla in nome di un'impecisata uguaglianza priva di significato.

M.S. ha detto...

Purtroppo ci si fa prendere la mano da bassi interessi di bottega; la materia del contendere viene trascurata, pilotandola su un terreno artificiosamente ideologico.
Se posso aggiungere altri elementi al dibattito sul tema in questione, vorrei chiedere agli amministratori ed ai loro sostenitori quale può essere il motivo per cui un gruppo di "amici" non possano avere uno spazio fisico di incontro, quando tali spazi (disponibili peraltro) risultano bui e deserti nella quasi titalità delle serate.
A quale tipo di servizio vi siete votati per negare opportunità preziose a persone che mi risultano essere cittadini a pieno titolo di questo comune? Se questo gruppo risultasse fruitore a detrimento di altri soggetti degli spazi in questione, non avrei alcun dubbio a schierarmi per una equa ripartizione di questi.
A quanto pare si tratta di chiare manovre discriminatorie, i cui primi effetti hanno riscontri oggettivi nelle scelte amministrative. Ad errori o sviste si può porre rimedio, all'ottusa protervia del potere si può solo esprimere opposizione dura, condanna senza riserve.
Ci penserà la storia a porre il verdetto definitivo.
Sperandio Mangili