mercoledì 14 ottobre 2009

Riparte la caldaia a biomassa

Apprendiamo dai giornali locali che finalmente la caldaia a biomassa di calusco, con l'avvicinarsi della stagione fredda e pronta a ripartire.
Purtroppo per problemi di natura tecnico/politica dei comuni che aderiscono al plis, la famosa "filiera del legno" che doveva garantire il funzionamento di questa caldaia e di altre in progetto, è venuta a mancare. La legna che doveva arrivare dal Canto non è arrivata e forse non arriverà mai, nonostante la giacenza di qualche tonnellata di materia prima che qualche proprietario, come da accordi, ha provveduto a tagliare. Come ribadito nell'articolo l'azienda che gestisce la struttura ha preferito recuperare altrove il materiale per in suo funzionamento.
Delle 350 -400 tonnellate occorrenti per il suo funzionamento, 250 sono state recuperate "in zona isola" le restanti verranno fornite da una ditta di sondrio.
E' da smentire quindi l'affermazione del sindaco al convegno “Disincanto” che ha affermato:.. che la famosa centrale a biomassa di Calusco adesso è alimentata con legna acquistata all’estero perché non c’è più legna del Monte Canto (fonte: terradadda).
A questo punto mi viene un dubbio: sondrio non è più in italia, o forse qualcuno dovrebbe farsi un bel ripasso di geografia?


Porthos

8 commenti:

Freebike ha detto...

Ragazzi non diciamo eresie la legna sul Canto c'è, eccome se c'è andrebbe studiata meglio la possibilità del suo recupero e trasporto. Io nel mio piccolo un po la posso caricare sulla mia bicicletta, ma di più non posso fare.

Freebike

Carlo ha detto...

Se è per quello anche Carvico e il Grandone non sono all'estero.
Come sempre il nostro primo cittadino quando va "all'estero" e varca i propri confini comunali incomincia ad avere le idee poco chiare.

Carlo

Robinia Triste ha detto...

E' inutile fare battute di basso "legnaggio", si vede benissimo che dietro questa strategia vi è la volontà di salvaguardare noi poveri alberi da una orrenda fine. Per una volta che c'è qualcuno che pensa a noi non condanniamolo.

Robinia Triste

pighezzì ha detto...

VANZONE NAZIONE!

prrrr ha detto...

cittadinooooooooooooo!???????????????
che ne dici di scambiare qualche ramo di albero del tuo strimizzito giardino, con un vecchio cubetto volante?
oppure affaroneeeeeeeeeee
qualche quintale della legna del tuo bosco in cambio di permessi ed oneri per poterci costruire poi.
cittadino?????
prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr

buil82 ha detto...

L'importante per il nostro primo cittadino è ricordare che, le cose fatte da chi l'ha preceduto, sono fatte per propaganda, mentre le sue sono fatte per il bene del paese. Evviva l'umiltà e l'onestà.

Buil82

occhiodipollo ha detto...

E' triste constatare come piani di intervento come il PLIS vengano affossati da scelte in contrasto con il rilancio del patrimonio boschivo della nostra zona. Ci si lamenta dell'abbandono del territorio, dei rischi idrogeologici dovuti all'erosione e si fa di tutto, per mere contrapposizioni "ideologiche", con decisioni opposte alla precedente gestione, l'importante è dimostrare che si sa scegliere in nome di un fantomatico cambiamento, anche a discapito del bene comune mi vien da pensare.

amarezza ha detto...

propongo che contrapporsi ancora di più di trasformare la caldaia a biomassa in una a gasolio. e giù insulti a chi la pensa diversa