domenica 21 febbraio 2010

Lo "spettacolo" della cava

Un po più piccola della cava del monte giglio, la cava di sabbia di calusco vista dall'alto fa sempre la sua porca figura.
Ma vederla dal vivo, non dalla foto satellitare, è decisamente tutta un altra cosa. Lo spettatore può rendersi conto della enormità e della vastità di una simile opera, cicatrice indelebile, del nostro territorio. Di quel poco che è rimasto.
Si spera quindi che i comuni su cui persiste questa cava, che ricordo sono calusco solza e medolago, pongano fine a tutto ciò, rientrando in possesso dei terreni interessati all'estrazione come prevedeva un accordo con i cavatori di qualche anno fa.
Così da porre fine a questo continuo ed inesorabile consumo del territorio, che ricordo, dovrebbe essere di tutti e non soltanto di alcuni.


Porthos

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Per qualche amministratore forse questa del recupero non è una priorità

cittadino in fuga ha detto...

due appunti veloci:
1)si legge:
Lo spettatore può rendersi conto della enormità e della vastità di una simile opera, cicatrice indelebile, del nostro territorio. ...

>>> è vero, è una cicatrice, e come tutte le cicatrici è un ricordo di una caduta seria di qualche ANNO fa. ??? Chi c'era qualche ANNO fa ???

1)si legge:
...come prevedeva un accordo con i cavatori di qualche hanno fa.

>>> no dico, HANNO ????????????
non è un errore di battitura, tra la lettera H e la lettera A ci sono quattro lettere G-F-D-S.
MA COME SI PUO' SCRIVERE "ANNO" CON L'H ??????????
COME SI FA AD AVERE IL CORAGGIO DI SCRIVERE UN BLOG...
E TU VORRESTI ESSERE UNO DEI NOSTRI AMMINISTRATORI ????
PREPARO SUBITO LA RICHIESTA DI CAMBIO DI RESIDENZA...VADO ALL'ESTERO almeno se sento o leggo qualcosa in NON-ITALIANO me ne faccio una ragione...sono all'estero.

pierangelo ha detto...

@cittadino in fuga: cosa intendi come caduta seria di qualche anno fa? Chi c'era DOVE qualche anno fa? Penso ti riferisca alla provincia o a maggior ragione alla regione, estensore la prima del piano cave e la seconda pronta ad ampliarlo a dismisura. Mi sembra siano ancora gli stessi.

cittadino in fuga ha detto...

ohhhhhhhhhh Sig. Pierangelo non volevo riaprire qualche ferita nel suo prestigioso curriculum vitae...

la risposta alla domanda chi c'era DOVE la può trovare nel post del suo carissimo amico Porthos.

scrive:
Si spera quindi che i comuni su cui persiste questa cava, che ricordo sono calusco solza e medolago...

quindi parlavo di COMUNI.
buona giornata

pierangelo ha detto...

Naturalmente non mi presto alle provocazioni e come sempre vorrei poter discutere degli argomenti, lascio a voi anonimi scivolare per comodità sul personale. Si parlava di comuni quindi? Quali azioni sono state fatte da parte delle amministrazioni comunali per perpretare lo scempio?

cittadino in fuga ha detto...

Sig.Pierangelo, considerato che Lei è autorevole membro dell'amministrazione di uno dei comuni citati - Solza - dovrebbe essere così gentile da informarci

PERCHE' I COMUNI NON HANNO IN PASSATO OPERATO COME CHIEDE PORTHOS

...pongano fine a tutto ciò, rientrando in possesso dei terreni interessati all'estrazione come prevedeva un accordo con i cavatori di qualche hanno fa.

>>> ovviamente anche Porthos può rispondere, visto che è informato sui fatti.

grazie

Anonimo ha detto...

Non si può dire proprio niente di Solza, sia sulle cave che su altri argomenti. Dov'è il piano che Calusco doveva proporre per recuperare i terreni che il consorzio cave doveva restituire?
Questo è quello che Calusco aveva promesso e non ha fatto

pierangelo ha detto...

Molto in sintesi: con un accordo di programma del 1999 sottoscritto dai tre comuni, provincia, parco adda e regione veniva previsto la cessazione dell’attività estrattiva (allora entro il 2010) e la cessione delle aree scavate ai comuni (nuda proprietà entro 2005 e cessione finale 2010). Queste disposizioni venivano recepite nel piano predisposto dalla provincia, tra l’altro in forte ritardo, ma la regione scaravoltava il piano togliendo proprio queste prescrizioni. Una ferma e lunga battaglia dei nostri cittadini, di alcuni consiglieri regionali, i dubbi o la voglia di far fuori l’assessore Pagnoncelli di qualcuno della maggioranza, riuscivano a emendare l’oscena proposta ripristinando in parte (ulteriori concessioni sulla quantità ecc.) il piano originale. Successivo ricorso al TAR da parte dei cavatori dava ragione ai comuni, il ricorso di una sospensiva della sentenza al Consiglio di Stato (al quale si è presentato solo Solza) veniva respinto e quindi i cavatori dovrebbero cedere le aree. Vediamo come si comporteranno gli attori in campo ...

Piero ha detto...

Sempre chiaro Pierangelo, grazie.
Quindi Calusco e Medolago hanno optato per altre strade, davvero molto strano.
Forse a loro non interessa che i cavotori rispettino i loro obblighi?
Forse a loro interessa che si continui a cavare?
Forse ci sono altre ragioni?
Ricordo benissimo che in un articolo dell'eco Solza e la minoranza di Lineacomune sono stati gli unici che hanno fatto qualcosa per il rispetto della legalità raccogliendo anche delle firme.
Tutti gli altri assenti ingiustificati.


Piero

Anonimo ha detto...

L'oscena proposta, non faceva comodo solo al consigliere Pagnoncelli (per ovvi motivi), ma anche ad altri. Sennò non si spiegano le motivazioni di un tale lassismo da parte di alcune amministrazioni.

Anonimo ha detto...

Il problema è che l'assessore all'ambiente di Calusco non sa nemmeno dov'è la cava in questione Quando se ne parla pensa sempre che si stia perlando della cava di Monte Giglio...ah ah ah ah