martedì 23 febbraio 2010

Non passa il referendum al centro anziani

Nulla da fare, vince l'astensionismo. Per la mancanza di 7 voti sui 407 necessari la votazione che si è svolta la scorsa settimana fra gli iscritti all’associazione anziani e pensionati auser, non è valida. Ma se ufficialmente il referendum non ha valore, il risultato non è da sottovalutare. Sono stati infatti ben 339 i soci che si sono espressi per uscire dall’auser; 51 invece quelli che erano favorevoli a rimanere, 9 le schede nulle e 2 gli astenuti. Ovviamente gli aventi diritto al voto erano molti di più.
Purtroppo le informazioni che arrivano dal centro sono discordanti, la versione del presidente giuseppe nani, promotore del referendum, e dei consiglieri sono differenti, il primo afferma di aver agito per il bene dell'associazione, i secondi, oltre ad aver denunciato episodi di irregolarità durante la settimana di voto, affermano che la vicenda elettorale è mossa da interessi personali e contro l'associazione auser stessa.
Questo atteggiamento viene confermato dal fatto che il presidente dell’auser di bergamo, angelo locatelli, aveva chiesto l’allontanamento di nani per non aver difeso l’associazione.
Si segnala ovviamente la solita apatia dei nostri amministratori che su questa questione non si esprimono, ma stanno in disparte ad osservare quello che succede.
Anche se personalmente un idea su chi tifano io ce l'ho.



Porthos

26 commenti:

Anonimo ha detto...

Sotto a chi toccaaaaa e dopo l'Auser chi ci rimane? ...fatemi un po pensare.

Il preciso ha detto...

Mi preme fare una precisazione, per essere valido il referendum doveva esseree votato dai 3/4 degli aventi diritto, come stabilito dallo statuto (art. 18), e non dai 2/3 come affermato dal presidente promotore. Quindi per aver validità il referendum dovena raggiungere i 450 voti e non i 408
Comunque vorrei far notare che anche il non voto è una chiara indicazione di scelta.

Il preciso

il referendario ha detto...

@ il preciso: quanti sono gli iscritti AUSER?

il referendario

Il preciso ha detto...

Gli aventi diritto al voto sono 612

Il preciso

il referendario ha detto...

quindi 612 gli aventi diritti, ma seguendo il tuo discorso (che io condivido pienamente) che chi non è andato a votare non voleva fare pasare il referendum, in 273 non volevano fare passare il referendum e quindi non uscire dall'ausere mentre 339 si.
quindi la maggioranza necessaria, cioè i 3/4 non sarebbe mai stata raggiunta.
fa comunque pensare che la maggioranza assoluta degli aventi diritti è contraria all'auser e solo una minoranza invece vuole restarci. questa è democrazia, ma è vera democrazia quando una minoranza decide per tutti?

il referendario

Il preciso ha detto...

Dipende dai punti di vista referendario. La colpa non è della minoranza che non vuole uscire dall'Auser, ma della maggioranza che non avendo raggiunto il quorun non è proprio maggioranza.
Comunque non prendere troppo seriamente i numeri poichè a quanto si dice la regolarità del voto non è certa e poi la durata di una settimana dava adito a delle strumentalizzazioni.
Comunque al di la delle nostre valutazioni il risultato è quello.

Il preciso

Anonimo ha detto...

Il sig. Nanni suo malgrado e lo strumento di un ennesimo colpo di coda dei nostri amministratori, che hanno una visione particolare "per calusco", una sorta di "pulizia".
In caso di insuccesso è comunque sacrificabile.

il referendario ha detto...

@ il preciso. di solito i numeri non sono punti di vista

Ex anziano ha detto...

Infatti sembra proprio che verrà sacrificato alla prima occasione buona (parole sentite con queste orecchie, e che ridere immaginandomi la faccia del Nani quando capiterà).
Che tristi questi giochini, i referendum di una settimana e i voti irregolari e le amministrative al centro anziani e il bar. Per un po' di potere di paese.

Il preciso ha detto...

Referendario, nemmeno le norme dello statuto lo sono.
E in democrazia le regole vanno applicate e successivamente accettate.

Il preciso

ORSO45 ha detto...

Al di là di qualsiasi considerazione, quando ci si iscrive ad una associazione se ne accettano, condividono e rispettano le regole statutarie.
Nel momento in cui non ci si riconosce più nell'organizzazione l'unica possibilità è rinunciarvi ed allontanarsi ovvero modificare la situazione non più gradita, avendo i numeri di sostegno necessari, sempre nel rigoroso rispetto delle regole vigenti.
E' un principio fondamentale della democrazia.
Nessuno è costretto obtorto collo a partecipare a ciò che non piace e nessuno può essere costretto a rinunciare a qualcosa che desidera per il solo fatto che ad una parte non piace.

S.M. ha detto...

Tutte queste polemiche hanno scavato un solco difficilmente colmabile nel centro anziani.Nessuno a vinto, e tutti hanno perso per il semplice motivo che le divisioni che si sono registrate fanno male al centro nel suo insieme. E' vero, esiste ora un problema di direzione, chi ha pervicacemente perseguito una politica di contrapposizione ne dovrebbe trarre le conclusioni ed uscire di scena, non si tratta di numeri o di maggioranze, si tratta di bieca volontà di prevalsa su chi non si sa (lo si può solo supporre). Si vogliono cambiamenti (?), bene, ma le volontà demolitrici non tengono minimamente conto di quanta fatica ed impegno è costata la costruzione del presente, è facile abbattere, più impegnativo l'edificare. Taluni sembrano infastiditi dalle regole, vorrebbero decidere facendo a meno dei percorsi di garanzia, ma il decisionismo dei nostrani napoleoncini hanno la protervia e l'arroganza del Condottiero Corso, ma non il genio, scivolano su bucce di banana interpretative che mettono a nudo tutta la loro pochezza. Intolleranti ogni volta che si solleva una obiezione, incapaci di intravedere le positività che si vorrebbero introdurre, ciechi al punto da rifiutare ogni gesto di distensione, con quella dose di malafede derivante da palesi decisioni già prese in sedi separate. Dico questo dal momento che il dibattito è praticamente inesistente nelle sedi istituzionali, dove gli unici interventi sono fatti da chi dissente, anche parzialmente dai diktat del "padrone". é' palpabile il clima preconcetto, pensate, in un centro anziani si arriva (sono arrivati) ad affermare ancora il "noi" e "voi" come se ci fossero fazioni contrapposte. Non se ne può più di questo clima. Questa incapacità di creare un ambiente sereno mi risulta insopportabile tanto da farmi chiedere" ma cosa ci stò a fare? " è mai possibile che mi debba sempre guardare le spalle? Certe persone per emergere hanno bisogno del NEMICO, la loro unica ragione d'essere è l'avere qualcuno da abbattere, da sconfiggere, da annullare. da battere., E' triste, ma viviamo tempi che non preludono un futuro migliore, fino a quando avremo ducetti da strapazzo ad imporre questa strana democrazia, fagocitata dal sottobosco del malcostume coltivato con una politica personalistica, raramente collegiale.

Sperandio mangili

Anonimo ha detto...

Ma fumi qualcosa prima di scrivere??Oppure sei la reicarnazione di Dante?Hai espresso un concetto che si poteva esprimere in due righe scrivendo la divina commedia...

S.M. ha detto...

dipende, se vuoi essere sintetico ed inutilmente anonimo, oppure se hai qualche cosa da dire in maniera comprensibile. Giuro che non ho capito il nesso fra Dante e quanto scrivo, buon per te che possiedi una fantasia piuttosto fatua.

Anonimo ha detto...

Che hai scritto frasi che potevano essere messe in maniera semplice semplice, scritte in modo poetico, con assurdi giri di parole.
"...sottobosco del malcostume coltivato con una politica personalistica..."
questa frase certamente merita un premio!!Ma che cavolo è iil sottobosco del malcostume??
Se ritieni chhe scrivendo in questo modo tu sia più comprensibile, secondo me ti sbagli di grosso

ORSO45 ha detto...

"Il portaborse", con "Il muro di gomma" di Risi, ebbe il merito indiscutibile in quegli anni di aver ricondotto nei cinematografi di un paese in disfacimento morale l'opportunità di un confronto con la realtà, in questo caso attraverso una parabola sul sottobosco del malcostume nazionale.

E' la recensione di un noto film di qualche anno fa..... e non l'ha scritta Dante Alighieri.

Anonimo ha detto...

Va beh orso...dante era per dire un nome...del resto era difficile immaginare che tutto quello che è stato scritto fosse farina del sacco dello spera. Ribadisco che farebbe meglio a scrivere in modo meno forbito e di più immediata comprensione, dato che i concetti che esprime non sono poi così astratti

ORSO45 ha detto...

E' appunto ciò che intendevo; sarà pure prolisso ma perlomeno esprime dei concetti, condivisibili o meno, ma senza insultare e dando spazio ad un dibattito civile sui contenuti, come mi piacerebbe che fosse fatto anche su questo blog, magari utilizzando uno pseudonimo per sapere a chi ci si rivolge dei commentatori.
Io lo auspico per il vantaggio comune.

pierangelo ha detto...

"... Se va ma' quaicoss ghe l'han col guernu, Se va ma' tütcoss
ghe l'hann cul Padreterno, se'l fa cold i vören l'invernu, se'l fa frècc chi vaghen al'infernu,
vören la calma e fànn dumà casott
crumpen tutcòss e ghe va mai ben nagott, disen che lur ciapen urdin de nissön e fann tütt quell
che g'hann dì in television.
Pasen la vita a pisàa cuntra'l veent perché l'impurtant l'è mai vèss cuntent..." Poor'Italia di Davide Van DE Sfroos

Anonimo ha detto...

Più che prolisso lo definirei logorroico

Alex ha detto...

Mi unisco anche io all'inutile polemica sulla presunta prolissità di alcuni commenti.
Polemica sterile e priva di fondamenti poichè ognuno è libero di esprimersi in funzione del proprio retaggio culturale. Apprezzo sempre le pillole "culturali" del sig M.S. che oltre al contenuto, indirettamente aiutamo i frequentatori di questo spazio a esercizi di stile e di grammatica.
Meglio lunghi commenti ben scritti, argomentati e di pregevole fattura lessicale piuttosto che beceri ed inutili commenti volti soltanto ad offendere gratuitamente le persone.
Ricordate non si finisce mai di imparare.

Alex

Anonimo ha detto...

Oddio potremmo discutere su quanto scrivi alex...spero che il signor mangili non venga preso come esempio di correttezza gramaticale e fluidita sintattica

Anonimo ha detto...

lo spera e bravo nei termini ma non si capisce una cazzo di quello che dice e neanche dove guarda ahahahaha spera non fare il moralizzatore che sei il primo ad andare a cercare il tuo castello per pararti il di dietro con la luisa....smettila you lose!!!!!

S. M. ha detto...

Quando non si hanno argomentazioni si scrive quello che tu scrivi. Desumo dai tuoi periodi sconnessi, che tu non sappia mettere in fila due concetti consecutivi e coerenti, da ciò si può comprendere perchè tu non sia in grado di capire quanto leggi.
Ma quando hai letto l'ultimo libro, nella vita precedente? Forse è il tuo carma allora che ti fa essere così superficiale. Tralascio il commento sul mio strabismo, ci hanno già pensato chi ha avuto la pazienza di leggerti.

Anonimo ha detto...

ci hanno già pensato chi ha avuto la pazienza di leggerti.


beh, non è che tu sappia scrivere periodi meno disconnessi, ahahah

M.S. ha detto...

Meriti un premio, ai miei tempi consisteva in un cono con due orecchie pelose, riconfermo la domanda: hai mai letto un libro?