Operaio, regolare, sconosciuto alle forze dell'ordine se non per qualche piccola questione legata alla legge sull'immigrazione. Per questo, forse, contava di non destare sospetti. Ma i carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni, invece, erano già sulle sue tracce. E sabato pomeriggio, quando è sbarcato da un aereo proveniente da Amsterdam con due chili e mezzo di pasta di cocaina, lo hanno arrestato. In manette è finito D. H., 30 anni, cittadino ecuadoriano residente a Calusco d'Adda. L'accusa nei suoi confronti è di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Ora l'extracomunitario si trova in una cella del carcere di Monza, in attesa dell'interrogatorio di convalida dell'arresto da parte del giudice per le indagini preliminari. Secondo quanto reso noto dai carabinieri, l'indagine sarebbe cominciata diversi mesi fa nell'ambito di un'attività investigativa finalizzata a contrastare l'importazione in territorio italiano di cocaina. Il lavoro degli investigatori è culminato sabato, quando l'ecuadoriano di Calusco è sceso dal volo Klm proveniente da Amsterdam, appena atterrato all'aeroporto milanese di Linate.I carabinieri sospettavano che trasportasse droga. Così lo hanno seguito, fino all'esterno dell'aeroporto, poi hanno fatto scattare il blitz e lo hanno trovato in possesso di 2,5 chilogrammi di pasta di cocaina. La droga era stata nascosta all'interno di confezioni di preparati alimentari (in particolare per cucinare torte) trovati all'interno del suo bagaglio personale. La sostanza stupefacente sequestrata, prima di essere messa in commercio, necessitava di un ulteriore processo di lavorazione che avrebbe consentito di estrarre dalla pasta di cocaina, che è un semilavorato, la sostanza in polvere da tagliare e da immettere sul mercato.Le modalità di importazione e di occultamento, la qualità e lo stato dello stupefacente fanno ritenere agli inquirenti che il carico provenisse da qualche organizzazione sudamericana specializzata nell'importazione e nella raffinazione. La cocaina, per i carabinieri, era destinata prevalentemente alla piazza milanese.
Porthos.
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