sabato 27 marzo 2010

Calosch marzo



E' arrivato il nuovo calosch con le sue pillole di saggezza.



Porthos

23 commenti:

Anonimo ha detto...

E che pillole....

Anonimo ha detto...

Le esternazioni nell'editoriale del nostro sindaco sono come sempre incredibili, l'unica nota positiva e l'outing sulla incapacità nel gestire un paese. E la soluzione di tutti i mali del paese sono le telecamere.

Anonimo ha detto...

sai cos'era bello?l'agorà....ma chegiornale di merda che era....come le qualità dei nostri ex amministratori...voi di linea comune siete i rosiconi ti turno vi brucia ancora il culo!!!

Anonimo ha detto...

Pillole o supposte?

Anonimo ha detto...

Non è che bisogna essere per forza di linea comune per criticare gli scritti del sig. sindaco.
Che onestamente non si capisce cosa voglia e a cosa aspiri. Solidariedà per riprenderci il territorio?
Ma forse non sarebbe necessario un po di educazione? E credere in alcuni valori. Sensibilità che le nostre strutture sul territorio non sanno dare o comunicare. Ma la colpa di chi è? Oratorio scuola associazionismo cosa fanno. cosa si sta facendo per il cosiddetto disagio giovanile?

Bebo ha detto...

Quindi signor sindaco cosa pensa di fare? Tutti gli attori del tessuto sociale sono quindi impotenti di fronte a 4 ragazzini?
Atti di bullismo e prepotenza all'oratorio ci sono da diverso tempo e gli educatori amministratori lo sanno da tempo, ma a quanto pare non hanno mosso un dito oppure sono incapaci di gestire la situazione. I soldi raccolti per l'educatore di strada che doveva in parte risolvere questo problema che fine hanno fatto, come sono stati spesi?
Si diceva che Calusco non aveva bisogno di nulla poichè la fascia dei giovani-adolescenti era coperta dall'oratorio e da altre associazioni. Ma a quanto pare queste affermazioni si sono rivelate false. A detta del sindato l'oratorio è ostaggio di bande di delinquenti incalliti restii alle prediche degli educatori. Invece di spendere soldi inutilmente per le telecamere, cerchiamo di investire soldi su educatori seri e preparati che siano in grado di capire comprendere e risolvere questi problemi comportamentali.
La solidarietà caro sindaco va bene, ma lasciamola per altre categorie sociali. Qui bisogna capire che si sta andando verso un disastro sociale, verso il vuoto assoluto. Vuoto creato anche dal vostro agire. Isolare il problema non serve a nulla e gridare al lupo al lupo nemmeno.
Bisogna soltanto agire!!!


Bebo

Anonimo ha detto...

Magari rimboccandosi le mani e iniziando ad aiutare seriamente invece di scrivere cagate su di un blog vero?

Govinda ha detto...

Caro anonimo uno forse sarebbe disposto pure ad aiutare, ma vista la non disponibilità e l'orroganza di certi personaggi forse è meglio lasciar stare.
E poi detto tra noi è meglio scriverle le "cazzate" piuttosto che continuare a farle.
Comunque è meglio essere da soli così nel bene o nel male i meriti degli eventuali interventi saranno soltanto di pochi.


Govinda

Govinda ha detto...

Non sono cagate, l'oratorio ha fallito, il comune ha fallito, gli attori del nostro territotio hanno fallito, un fallimento su tutta la linea. Non resta che sperare in una maturazione personale. Queste persone crescendo forse si renderanno conto che la società ha bisogno di altro.

Govinda

Anonimo ha detto...

Ma di cosa ci stupiamo, questi elementi provengono dall'oratorio, ed è il risultato di una cattiva educazione. Forse si è troppo tollerato in passato e questi sono il risultati. Metodi ed educatori inadeguati ed impreparati ecco qual'è il vero problema.
Se come si dice i personaggi si erano già resi protagonisti di altre "ragazzate" come mai non si è intervenuti prima per porre freno a questa situazione?
Prima di iniziare qualsiasi intervento bisogna proma capire le motivazioni del fallimento che hanno portato a questa situazione.

Anonimo ha detto...

Non vogliamo la paternale, vogliamo i fatti del cosiddetto governo del fare.
Feste, festine e festicciole ci interessano poco.

Anonimo ha detto...

A me Calosch non è arrivato.. Porthos, puoi scansionare l'articolo del sindaco e pubblicarlo? Se no faccio fatica a seguire la discussione. Grazie.

Ganesh

Anonimo ha detto...

Vi ricordo che in oratorio chi fa l'educatore è volontario, senza alcun titolo di studio, ne alcuna retribuzione, ma lo fa solo per cercare di auitare il prossimo...se invece di usare la vostra bocca per parlare di fallimenti deste una parte del vostro tempo per aiutare forse si potrebbero ottenre risultati migliori
E comunque il fallimento su tutta la linea mi sembra un affermazione quantomeno discutibile

Vecchio lettore ha detto...

Anonimo delle 00.19 a quanto ne so lo spazio era dato all'opposizione, ma purtroppo non sapendo cosa scrivere non l'hanno mai usato.

Vecchio lettore

maria ha detto...

Ultimo anonimo non è detto che chi viene pagato sia sempre meglio dei volontari, comunque se servisse alla causa dei soldi per pagare degli educatori sarebbero soldi spesi bene. Quindi tiriamo fuori i soldi e paghiamoli sti professionisti del disagio giovanile.

maria

S.M. ha detto...

Cosa pensa il nostro sindaco scrivendo nel suo “MESSAGGIO” “Abbiamo messo le telecamere e ne stiamo acquistando di nuove, abbiamo armato la polizia locale…..”(?), spera forse in un mezzogiorno di fuoco per recuperare la “SOLIDARIETA’ ” per “RIPRENDERSI IL TERRITORIO”? La forma usata è a dir poco stucchevole, e ancora: “lo curiamo (il territorio) che ce ne interessiamo come fosse una cosa nostra (e lo è) controllando ognuno il suo pezzo di Calusco e ricreando la solidarietà tra le persone.”
Sono sempre più convinto che la solidarietà espressa ed auspicata dal nostro primo cittadino, non tenga sufficientemente conto dei funesti precedenti: essa parte da un modello di “controllo reciproco”, senza tener conto che nei sistemi dispotici ciò ha favorito il “sospetto reciproco”, svuotando di fatto il significato del sostantivo di cui ognuno ama riempirsi la bocca.
Vede signor sindaco, la solidarietà non è un concetto del quale ci si può vestire o spogliare a seconda delle convenienze; esso parte dalla consapevolezza profonda del diritto di tutti, e le sue parole muovono dall’esclusione di alcuni, pochi o tanti che siano, ma nel pieno diritto di occupare quelle fette di territorio “nostro”, solo per il semplice motivo che esistono anche quei “bulli adolescenti”, e che essi rappresentano quella fetta di umanità, forgiata dai modelli che la nostra generazione propone loro.
Le sue parole poco si discostano dalla violenza di questi “violenti maleducati” quando accenna alla polizia locale armata, voglio sperare che tanta sicumera non prefiguri giustificazioni in caso di utilizzo di simili strumenti.
Aborrisco la violenza, da qualunque parte essa provenga, ed anche per il sottoscritto e per molti come me, credo sia giusto tracciare una linea di demarcazione che separi il diritto dall’arbitrio, che riconduca i prepotenti alla convivenza civile, coinvolgendo in modo concreto tutti i soggetti interessati al fenomeno.
Non leggo un accenno alle responsabilità dei genitori, se ci sono, non vedo un accenno alle forze preposte sul territorio, ma soprattutto non vedo un accenno a responsabilità più generali collegate ai modelli di cui accennavo sopra.
“Colpa della società come al solito”, una considerazione trita e ritrita che qualcuno solleverà a detrimento delle mie convinzioni, ma il problema rimane in tutta la sua drammaticità, e se non saremo in grado di guardarci dentro e far pulizia di tutta quella “spazzatura” violenta rigurgitata dai nostri teleschermi, se non sapremo dar gambe e contenuti ad una solidarietà fatta di solo di parole ed elemosine, non possiamo legittimarci con frasi salomoniche come: “GIU’ LE MANI DAL MIO PAESE”

Anonimo ha detto...

Anonimo 27 marzo 2010 h. 17.12. Premetto che sono una persona che non mi sono fatto ingannare della pubblicità nella camapagna elettorale fattura dall'attuale amministrazione (per fortuna) e quindi non li ho votati. Sono comunque una persona credente e praticante seppure con tanti limiti ed errori. Mi permetto di dire che tanta gente vorrebbe dare una mano ma purtroppo se non la pensavi con il vecchio curato di Calusco e tutto il suo clan in oratorio ti guardavano sempre male di conseguenza anche se uno voleva dare un contributo si trovava sbattuto la porta in faccia. Spero che ora con l'arrivo di DON IVAN lo stesso riesca a coinvolgere non le solite persone ma che cerchi di avvicinare anche altre persone che dimostrano di volerci essere.
Lo ritengo una persona eccezzionale mi augura che riesca in questa difficile situazione.
Non dico che io e tanti altri abbiamo la cura per tutti i problemi ma possiamo cercare di dare una manO,

Mario

Anonimo ha detto...

Ecco, aspettavo la puttanata ed è prontamente arrivata...mario, prima di dare fiato alla bocca informati bene: una delle catechiste è niente meno che la signora viscardi, candidato sindaco dell'opposizione. Mi sembra che sia stato proprio don roberto ad accoglierla e ad accettarla come catechista. Altro che porta in faccia, se vuoi tenere il tuo sedere comodo sulla poltrona senza sbatterti, almeno evita di scrivere idiozie

due +due ha detto...

Allora ecco spiegato le motivazioni dei comportamenti dei ragazzi c'è lo zampino della viscardi. Quindi questa situazione è ancora colpa della vecchia maggioranza.

due + due

Anonimo ha detto...

Nessuno ha detto questo, assolutamente...ho solo sbugiardato una cavolata detta in precedenza

Anonimo ha detto...

Anonimo 29 marzo 2010 04,18. Sò benessimo che la signora Viscardi è catecchista (lo era già stata anni fà nonostante tutti compresso Don Roberto) l'abbiate definita comunista. Ma chiedi perchè gli è stata riaperta la porta. E sopratutto chiedile se è bene accetta da tutti i cosidetti....vecchi!
Mario

pippolo ha detto...

e della figura di merda fatta da porthos circa il carnevale delgi anni 60 nessno ne parla?
avete verificato che la nsacita dell cernevale non è certo degli anni anni 70-80 ma è vero quello che diceve l'assessore dell'oratorio?

Anonimo ha detto...

Anonimo 30 marzo 2010 h. 05,52. Beato a tè, credi che i problemi del paese siano il carnevale e le feste? Devo dare ragione a tutti quelli che dicono che peggio di così non potevamo capitare. L'abbiamo fatta grossa a fidarci di queste persone!
Giuseppe