mercoledì 3 marzo 2010

Report della Serata pro Azymuth

Apprendiamo dal blog di caluscochronicle la cronostoria dell'incontro avvenuto a villa d'adda per parlare del negozio azymuth per ragazzi diversamente abili.(http://caluscochronicle.blogspot.com/2010/03/azimuth-lassemble-villa-dadda.html)

Buona la pertecipazione ieri all'oratorio di Villa d'Adda per l'assemblea pubblica sulla questione Azimuth. Presenti i Sindaci di Villa d'Adda, Carvico, Solza e, in veste di presidente dell'Assemblea dei Sindaci, il sindaco di Brembate. Hanno partecipato diversi consiglieri comunali, assessori, alcuni genitori, oltre ai pappresentanti del Forum delle Associazioni dell'Isola e dell'Azienda Consortile. Aprendo l'incontro i rappresentanti del Forum delle Associazioni hanno subito voluto precisare che lo scopo della discussione è quello di guardare avanti e di trovare una soluzione per permettere ad Azimuth di continuare ad esistere, senza entrare nel merito delle decisioni politiche (comunque legittime) che ne hanno determinato la chiusura. E' emerso che il negozio-laboratorio per ora continua la sua attività con alcuni utenti grazie alla disponibilità dei due educatori che continuano ad impegnarsi in orari differenti da prima. L'idea dei genitori è comunque quella di continuare l'attività, ritenuta unica nel suo genere. Per il Sindaco di Carvico Azimuth "è un'opportunità in più da valorizzare. Questi ragazzi - ha detto nel suo intervento - si sentono utili perchè lavorano e perchè frequentano la realtà del paese". Un concetto questo, sottolineato anche dal Formun delle Associazioni.Presente anche l'ex insegnate di alcuni dei ragazzi che ha detto "Mi auguro che qualche Amministrazione Comunale si prenda l'onere e l'onore di portare avanti questa esperienza". E' poi stato ribadito che Azimuth non rientra nelle categorie previste dalla normativa regionale (SFA e CSE), la quale non tiene conto dei molteplici aspetti della disabilità. Il problema è che non rientrando nelle categorie della normativa è impossibile accedere ai contributi regionali. In difinitiva è stato chiesto ai sindaci interessati a portare avanti il progetto di impegnarsi nel cercare di far continuare - con un contributo - l'attività, almeno fino a fine anno. A tal proposito è stato deciso di contattare la Cooperativa Isola, che ha gestito il servizio fino alla fine del 2009, per cercare di capire quali sono i prossimi passi da fare a livello logistico e finanziario.Nel frattempo sarà studiato un progetto che abbia le caratteristiche di Azimuth da sottoporre all'Assemblea dei Sindaci, per cercare di renderlo più stabile coinvolgendo più soggetti.Si attendono sviluppi nelle prossime settimane, acnhe perchè qualche giorno fa sono state presentate le firme raccolte contro la chiusura del negozio-laboratorio.


Porthos

14 commenti:

ORSO45 ha detto...
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ORSO45 ha detto...

Tutti fondamentalmente concordi della validità del progetto Azymuth e dell'opportunità di proseguire su questa traccia migliorandolo.
Mancava solo la rappresentanza di Calusco che avrebbe potuto chiarire e motivare le sue scelte e sarebbe stata determinante nella ricerca di soluzioni adeguate per il recupero della situazione.
Peccato!

Anonimo ha detto...

ahahah...questo tuo post orso dimostra che razza di uomo sei! Facile citare le cose che fanno comdo, ma il resto non lo commenti?Il fatto che è stato detto che la chiusura sia stata legittima?e che dire del fatto che è statoo riconosciuto che azymuth non rientra nei SFA o CSE e quindi non aveva più accesso ai contributi regionali?cose che tu hai sempre negato!!di fronte all'evidenza meglio stare zitti

ORSO45 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
ORSO45 ha detto...

Caro il mio anonimo equivoco e smemorato, io non ho mai negato assolutamente nulla. Anzi ho sempre sostenuto che Azymuth non rientra tra le tipologie accreditabili presso la Regione (come peraltro anche lo Spazio territoriale disabili così com'è attualmente), per difetto delle norme che non tengono conto delle diverse diversità (consentimi la cacofonia).
La chiusura non era affatto necessaria e tantomeno legittima, semplicemente rientra nelle possibilità di scelta dell'amministrazione che, nel caso, non sono risultate lungimiranti, visto il risultato.
Quanto a stare zitto, non ci penso proprio. Continuerò con pervicacia a difendere un'iniziativa ottima che si tenta di buttare a mare senza motivo apparente e senza il preventivo parere dei disabili e delle loro famiglie; parere che avrebbe dovuto essere richiesto non per cortesia bensì per disposizioni di Legge, quelle sì violate bellamente.
Al centro della questione c'è il benessere dei ragazzi, non scordarlo, qui la politica e le rivalse devono farsi da parte e lasciare spazio a cuore e ragione.

Anonimo ha detto...

caro Orso, tu credi che cuore e ragione facciano parte del bagaglio di questi apprendisti stregoni? Certe persone non dormono di notte per inventare strategie (?) che tendono a delegittimare chi non la pensa come loro, ostentano una "fede farisaica", ma il loro interno è colmo di putredine come i sepolcri imbiancati, puzzano a distanza.

fustigatore ha detto...

caro Orso, tu credi che cuore e ragione facciano parte del bagaglio di questi apprendisti stregoni? Certe persone non dormono di notte per inventare strategie (?) che tendono a delegittimare chi non la pensa come loro, ostentano una "fede farisaica", ma il loro interno è colmo di putredine come i sepolcri imbiancati, puzzano a distanza.

Anonimo ha detto...

speriamo si faccia qualcosa di costruttivo perchè le parole sono belle i fatti un altra
si vedrà col proseguo se i vari comuni e rappresentanze
concludano e applichino cio che detto e su un punto che non vorrei si spegnesse tutto $$$$$
nessuno li tirerà fuori
magari mi sbaglio ma il dubbio e grosso e resta
senza i solc se fa negot

Anonimo ha detto...

Caro Orso e come mai non scrivi più sul sito di terradadda?cosa è successo?

Anonimo ha detto...

Hai detto bene ultimo anonimo, la questione importante sono i soldi e come vanno spesi. E visto la situazione attuale è decisamente meglio spendere per una struttura con 11 utenti, che funzionava, piuttosto che sprecarli per una nuova con 4 utenti, che non funziona.
Ma probabilmente l'obiettivo dei nostri amministratori non era qualificare un servizio, ma bensì distruggerlo. Azione questa che gli amministratori conoscono molto bene poiché altro non sanno fare

ORSO45 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
ORSO45 ha detto...

E' fuor di dubbio che, particolarmente in tempi di ristrettezze economiche per le amministrazioni comunali, il problema delle risorse acquisti rilevanza preoccupante. Ed è proprio per questo che io parlo di Cuore e Ragione.
Se fosse sufficiente distribuire le entrate fra i vari capitoli di spesa non avremmo bisogno di amministratori basterbbe un cassiere con un banale muscolo pulsante ed un registratore di cassa al posto del cervello.
E' il "come" utilizzare le risorse che distingue il cassiere dall'amministratore che conosce le necessità degli amministrati e distribuisce le risorse all'unico fine di soddisfarle al meglio.
Tutto questo si può fare solo con Cuore e Ragione, con coscienza e conoscenza, nella certezza che nessun cittadino ragionevole potrà mai lamentare qualche piccola rinuncia fatta a fin di bene.
....e ciò non si limita solo al tema dei "diversamente disabili" come preferisco definirli se proprio devo utilizzare un eufemismo.

Anonimo ha detto...

vorrei correggere un errore che ho riscontrato molte volte nella discussione relativa all'Azimuth.
Se è vero che tale servizio non rientra nelle tipologie previste dalla Regione, NON E' VERO CHE QUESTO PREGIUDICHEREBBE LA SUA LEGITTIMITA' e nemmeno il suo diritto a beneficiare di finanziamenti pubblici. Infatti la normativa regionale recita testualmente che "I Comuni hanno la funzione di riconoscere e promuovere la sperimentazione di nuove
unità di offerta e di nuovi modelli gestionali nell’ambito della rete sociale, nel rispetto della
programmazione regionale.
Il quadro normativo, pertanto, caratterizzato dalla previsione di una rete aperta e dinamica
di unità di offerta, offre la possibilità ai Comuni di sperimentare nuove unità di offerta
sociali, purché compatibili con gli obiettivi e i contenuti della programmazione regionale e
locale.
Le sperimentazioni avviate sul territorio regionale, dovranno pertanto essere approvate
con specifici provvedimenti del Comune / Ambito territoriale in cui vengono realizzate". Quindi Azimuth aveva ed ha uttto il diritto di esistere nelal rete dei servizi e pure di essere finanziato da fondi pubblici.

Tex ha detto...

Pienamente daccordo anonimo, ma purtroppo, Azymutn non deve esistere nells mente degli amministratori al di lè che esso abbia funzionato o meno. Gli arroganti e poco sensibili Amministratori di Calusco vogliono avere la partenità su tutto. Quindi meglio distruggere e poi ricreare. Con risultati talvolta non sempre positivi.

Tex