martedì 12 ottobre 2010

Due mosse per rilanciare il Parco del Canto


Rilanciare il Plis (Parco locale di interesse sovraccomunale) del monte Canto e del Bedesco, attraverso il recupero della parte di proprietà regionale del Borgo del Canto e una mostra fotografica itinerante.
Sono le due iniziative che il Comitato per il Parco del monte Canto e del Bedesco mette in campo per la salvaguardia e il rilancio dell'area, ma anche per incrementare la sensibilità collettiva e la conoscenza dell'ambiente naturale del territorio. Le linee di azione sono state illustrate nella sala civica «Sant'Alberto» a Prezzate di Mapello, da Rosario Magnolo, coordinatore del Comitato, Andrea Corbetta, naturalista, e dal fotografo Enrico Veneziani. Dopo aver espresso la propria contrarietà verso la decisione di uscire dal Plis presa dai Comuni di Calusco e di Pontida, il Comitato, forte del consenso acquisito, ha lanciato due nuove iniziative, convinto della necessità di intervenire per salvare e valorizzare l'ambiente naturale delle colline del Canto. «La prima proposta – spiegano i rappresentanti del comitato – è quella di recuperare parte del Borgo del Canto, area di proprietà della Regione Lombardia nel villaggio rurale del Canto di Pontida, acquisita anche con il contributo finanziario dei Comuni del Plis e della Provincia di Bergamo. Con un impegno di spesa contenuto si potrebbe avviare un primo recupero delle case del borgo, ormai ridotte a ruderi, mettendole in sicurezza secondo il progetto predisposto da Andrea Corbetta. La situazione attuale è infatti potenzialmente pericolosa, visto che chiunque può avventurarsi trai ruderi. Inoltre, si vorrebbe realizzare il recupero di almeno un immobile che possa ospitare scolaresche, associazioni o cooperative. Siccome la zona comprende anche un bosco, nella struttura riqualificata si potrebbero ospitare anche attrezzi utili alla manutenzione del bosco, attualmente in stato di totale incuria».
La seconda iniziativa è la mostra fotografica itinerante, già in preparazione, che riguarda in particolare tre percorsi del monte Canto. Per la presentazione ci si avvarrà della collaborazione di scuole e biblioteche. Verrà anche proposto un concorso per illustrare con foto altri ambienti e percorsi, diversi da quelli scelti dal comitato. (fonte eco di bergamo)

Porthos

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ma quale parco del canto
sono andato in faida x fare castagne stanno costruendo un villaggio con clinica privata
non si puo neanche passare x la vecchia strada
VERGOGNOSO
il comune di pontida pensa solo ai $$$$$$$$$$$$$$$
lasciate perdere che è meglio

Anonimo ha detto...

ma chi doveva proteggere tale ecosistema: plis o pallonari vari doverano ??
rilanciare le frottole questo sono tutti capaci ma la realtà è ben visibile e SCHIFIBILE

Eusebio ha detto...

Be fino a quando persone come il sig. Locatelli(se ne parla nel post precedente) esponente del cda di agenda 21 e del Parco Adda Nord si occupa di storia e non da ambiente, le cose andranno selpre peggio.

Eusebio