venerdì 19 novembre 2010

Nuove misure (vergognose) contro lo smog


Come si sa in lombardia l'inquinamento è di casa e le temibili polvere sottili (pm 10) con le loro percentuali continuano a macinare primati negativi soprattutto nell'aria bergamasca.
Ad un massimo di 35 giorni di "sforamento" previsto dalla comunità europea la lombardia risponde con i suoi 91.
Complimenti proprio un bel primato!
Quindi per risolvere questo problema di illegalità si è pensato bene di fare una legge ad hoc: il decreto legislativo n 155, pubblicato sulla gazzetta ufficiale dello scorso 15 settembre con un colpo di spugna cancella tutto. Non valgono più le norme europee, e come spesso succede in italia, con un decreto su misura, non si distinguono più i "buoni" e i "cattivi". In pratica si autorizzano i nostri politici a continuare a non fare nulla per la salvaguardia dell'aria che respiriamo e la salubrità del cittadino.


Porthos

4 commenti:

Anonimo ha detto...

hanno dato gli incentivi (intascati dalle case automobilistiche) per cambiare auto: rottamavi una benzina euro2 e compravi un diesel euro4 senza filtro antiparticolato.
All'"Europa" non interessa la qualità dell'aria ma dare i soldi ai potenti con la scusa dell'inquinamneto; e i governi nazionali ci sono cascati.
Mi hanno detto che l"Europa" ha fatto una norma anche sulla lunghezza e curvatura del cetriolo (non ho verificato)...

Anonimo ha detto...

Del cetriolo chi se ne frega. Del PM 10, visti i suoi danni alla salute, mi preoccuperei.

Veggente ha detto...

e' inutile lamentarsi .....alle prossime elezioni diserta,non votare non delegare ,qualsiasi schieramento politico di qualsiasi colore se ne frega altamente del cittadino è il servilismo verso il Dio denaro ed i potenti che domina,beni materiali soldi illusioni dell'uomo moderno .

S.M. ha detto...

Caro veggente, mi spieghi come con scelte come le tue si possa rimediare a questo stato di cose? Mi sa tanto che la cialtroneria passi attraverso ragionamenti come il tuo (non ti offendere ma ne sono convinto). Altro sarebbe impegnarsi per cercare nel possibile un cambiamento delle molte cose che non vanno. A chi può servire il disimpegno, o l'astensione al voto se non a coloro che perpetuano lo status quo?