martedì 15 febbraio 2011

E adesso che si fa?

Anche calusco come bergamo oggi ha superato la soglia del pm10 imposta dall'europa, ieri ben 130 microgrammi sui 50 previsti.
Milano aveva raggiunto il limite fissato dalla normativa europea sull'inquinamento già una settimana fa. Ora anche Bergamo e provincia hanno toccato - domenica 13 febbraio - il limite di 35 giornate in cui i livelli di polveri sottili possono superare, in un intero anno, le soglie stabilite dalla comunità europea.
Dall'inizio dell'anno già molte altre città italiane hanno raggiunto e superato il bonus concesso dell'europa per il superamento dei limiti di PM10, fissato a 35 giorni, complici le condizioni meteo che non permettono la circolazione dell'aria sul nord italia e in particolare sulla pianura padana.
Secondo legambiente per la cura della cattiva qualità dell'aria non bastano interventi spot come parziali limitazioni al traffico. Servono interventi più ampi e strutturali, dal contrasto all'auto privata al rilancio del trasporto pubblico, che deve essere appetibile per i cittadini tramite l'estensione delle corsie preferenziali e un'adeguata offerta.
Come sempre in italia si corre ai ripari quando è ormai troppo tardi, infatti si sta lavorando ad un cosiddetto "patto per l'aria" fra i comuni della bergamasca interessati da questo problema. Oggi infatti a bergamo ci sarà un incontro con sindaci e rappresentanti delle Amministrazioni dell'area critica. Intanto in attesa di soluzioni a noi cittadini non resta che continuare a respirare aria insalubre e sperare nella pioggia.


Porthos

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Per i fumatori che hanno paura delle PM10 (ormai vanno di moda queste e…
fai respirare alla gente anche il catrame ma mi raccomando non le PM10…)

Indagine svolta in Svizzera:
In Svizzera, in occasione di diverse fiere dove era consentito fumare, le associazioni dei non fumatori hanno effettuato delle misurazioni sulla qualità dell'aria, confrontando le percentuali di particolato PM5 (una polvere sottile fra le più dannose) fra aria aperta e l'interno si sono rilevate delle concentrazioni fino a 22-23 volte superiori.

Indagine svolta dal Corriere della sera

…inquina più una sigaretta che un motore, ribadisce l'esperto.
«È ormai documentato: abbiamo confrontato il fumo di tabacco
con lo scarico di un motore diesel euro 3 e il risultato
è stato esattamente lo stesso…
…in pochi sanno che fumando una sigaretta in soggiorno
il livello di Pm10 schizza a 500 microgrammi per metro cubo».

P.S. questo nell’aria del locale in cui è fumata la sigaretta,
figurarsi cosa finisce direttamente nei polmoni.

Lamentatevi poi dei 50 mcg dell’aria che respirate…

Numero di fumatori in Italia: oltre 10 milioni

Non esiste una multa se si supera una percentuale di fumatori? Magari oltre il 10% della popolazione 1 MLD di € di multa all’Italia. Qualcuno scommetto che è contento.

Perplesso ha detto...

A ma allora l'europa è governata da deficienti, se hanno fatto una norma del genere, e pensare che il primato spettasse soltanto ai nostri governanti.

Perplesso

Pentito ha detto...

No vabbè lo ammetto, sono stato io, sono 20 giorni di seguito che vado a fumare e scoreggiare vicino alla centralina per accentuarne i valori. Ma giurio di non farlo più.

Pentito

interessato ha detto...

Per perplesso e pentito:
quindi non vi interessa sapere:

che NEI LUOGHI CHIUSI il PM10 raggiunge valori fino a 500 mcg a metrocubo (basta il fumo di una sigaretta)?
Che nella metropolitana di Milano il PM10 raggiunge valori fino a 300 mcg a metrocubo (e nessuno dice niente)?
Che se misurassero le PM10 nelle fabbriche dovrebbero chiudere metà degli stabilimenti in Italia.

Anonimo ha detto...

Se questi dati fossero veri significa che qualcuno ci sta fregando non credete?

ORSO45 ha detto...

Basta fare per l'aria come si fa per l'acqua: Quando gli inquinanti superano la soglia stabilita, si alza la soglia e, miracolosamente, l'acqua torna ad essere pura e potabile e l'aria balsamica.
Semplice no?

S.M. ha detto...

All'anonimo 8.48. Io sono sempre più convinto che le statistiche servano solo a comprovare tesi preconfezionate, come i sondaggi del resto. Si tratta di fredde tabelle che innalzano o abbassano artificiosamente la febbre della pubblica opinione pilotandola nella direzione voluta. Personalmente mi affido alla mia memoria ed alle sensazioni percepite. Ricordo la mia infanzia quando salivo sulla mia collina, il primo contrafforte della città di BG di occidente, il mio sguardo spaziava sulla pianura e vedevo nitidamente la cupola di Calusco a ponente ed il campanile di Seriate ad oriente. Non era infrequente scorgere all'orizzonte anche Milano.La saturazione antropica ha favorito la situazione che stiamo vivendo, frutto anche di una certa incapacità nella programmazione territoriale, dove l'industrializzazione è stata vissuta come sbocco per la soluzione di problemi sia storici che contingenti, ma che invece si è rivelata, col senno di poi, come la madre dei problemi attuali. Quindi, a cosa siamo disposti a rinunciare(?) perché qui sta il nodo da sciogliere; si tratta di una domanda alla quale nessuno può sfuggire, a meno che si continui a traccheggiare sulle statistiche o ad allarmi di sedicenti esperti, al solo scopo di giustificare i privilegi acquisiti o l'orticello corporativo rappresentato dalla parte che non mi ostacola.
S.M.

Anonimo ha detto...

Questo è un pezzo della notizia relativa a Milano:
...fino a dieci volte più inquinata che all'esterno, l'aria che si respira nella metropolitana di Milano è carica di veleni. Il milione e più di utenti che ogni giorno viaggiano nelle tre linee possono essere esposti anche a un valore di Pm10 (polveri sottili) di 327 microgrammi per metro cubo di aria, mentre nel pieno del traffico del centro la media non supera i 32-37. A rivelarlo è uno studio, il primo in Italia, fatto dall'Agenzia per l'ambiente della Lombardia per conto della procura di Milano che l'ha trasmesso al sindaco Moratti, alla Atm e alla Asl chiedendo cosa hanno già fatto e cosa intendano fare.

Anonimo ha detto...

Dall’Eco di Bergamo di oggi (17 02 2011) pag 18 e 19: dichiarazione del pneumologo Michetti:
“…Ma non ci sono studi epidemiologici attendibili che ci possano dimostrare che c'è un aumento di bronchiti, raffreddori, patologie respiratorie collegate all'aumento per esempio delle Pm10. Così come a Bergamo, in questi giorni certo non si sta assistendo a un'epidemia da smog di bronchiti o di asma.
Il VERO IMPATTO sulla salute pubblica ci sarebbe se venisse definitivamente cancellato l'uso delle sigarette. Si tenga conto, peraltro, che nel 2009, dopo decenni di lento ma costante trend in diminuzione stiamo assistendo a un aumento. Invece, se il 30% delle popolazione che ancora fuma smettesse definitivamente di accendere le sigarette il miglioramento della salute pubblica, in quanto a danni, ANCHE GRAVI, all'apparato respiratorio, sarebbe CENTO VOLTE superiore rispetto a una diminuzione dell'inquinamento. Quindi, bimbi, anziani e malati cronici a casa, quando le polveri sottili impennano, ma se poi tra le mura domestiche c'è chi fuma, il danno è peggiore».”