venerdì 8 aprile 2011

Aria pressurizzata per riscaldare la chiesa

In questi due mesi i fedeli hanno avuto la possibilità di provare il nuovo riscaldamento ad aria pressurizzata e sono rimasti contenti: resta solo il debito da saldare». Così il parroco di Calusco d'Adda, don Achille Albani Rocchetti, commenta la realizzazione del nuovo impianto di riscaldamento della chiesa dedicata a San Fedele. È da marzo che dalle navate sono sparite le stufe a gas e al loro posto è entrato in funzione il nuovo impianto. Il metodo usato è stato studiato proprio per le caratteristiche della chiesa, di stile neoclassico con enorme cupola ottagonale, oltre mille metri quadrati di superficie e quasi sessanta metri d'altezza. «Dovevamo intervenire perché il riscaldamento con stufe a gas non era più a norma – spiega il parroco –. Abbiamo valutato diverse soluzioni che però risultavano troppo dispendiose per l'ampiezza della nostra chiesa, trovando invece idonea la soluzione con aria pressurizzata, usata in alcune chiese del Cremonese e a Trescore, Sarnico e in San Bartolomeo a Bergamo». L'impianto emette aria calda dalla pavimentazione vicino all'altare della Madonna del Rosario. L'aria viene spinta a un'altezza di circa cinque metri, espandendosi in tutta la chiesa, quindi rientra in un'imboccatura vicino all'altare del Sacro Cuore. Davanti al presbiterio è stato realizzato un tunnel di quattro metri di profondità che emette l'aria calda in chiesa e la aspira, per pulirla nei filtri e riscaldarla prima di immetterla circolo. Il costo è stato di circa 420 mila euro. Il parroco spera nella generosità dei fedeli per saldare il debito. (fonte eco di bergamo)


Porthos

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