«Vogliamo la scuola. Giù le mani dal plesso di Solza». Questi alcuni degli slogan urlati ieri mattina nella piazza di Calusco dagli alunni della scuola primaria e dai loro genitori per difendere la scuola elementare a rischio chiusura.
Fino ad oggi infatti non è prevista l'attivazione, il prossimo anno scolastico, della classe prima, poiché gli iscritti non avrebbero raggiunto il numero minimo di 15 unità. Lo ha detto e ribadito sia l'Ufficio scolastico provinciale, sia Francesco De Francisci, dirigente dell'Istituto comprensivo di Calusco d'Adda. Di contro, il sindaco Maria Carla Rocca con l'assessore all'Istruzione Miriam Ficco cercano di evitare la chiusura.
«I 15 iscritti sono stati raggiunti – spiegano –, però tre bambini non risiedono in paese. Sembra invece, ma non è chiaro, che il numero debba essere raggiunto con i soli bimbi di Solza. Il dirigente ha evidenziato che gli iscritti alla prima elementare per l'anno 2011-2012 dell'Istituto comprensivo di Calusco d'Adda, compreso Solza, sono 81, pari a tre sezioni». Ci sarebbero quindi 27 alunni per ogni sezione, tutte e tre a Calusco d'Adda.
Slogan e tamburi
In piazza a difendere la scuola, oltre ai genitori, ai nonni e agli alunni di Solza, c'erano il sindaco Maria Carla Rocca con la Giunta, il parroco don Giovanni Facchetti, il Comitato scuola e numerosi cittadini. A loro si è unito il parlamentare europeo del Pd Antonio Panzeri, che ha annunciato il suo interessamento per poter risolvere la questione.
Il corteo, con tanto di striscione, cartelli e tamburi che hanno ritmato gli slogan «La scuola è un nostro diritto», «Vogliamo che la scuola di Solza rimanga aperta» ha raggiunto la piazza San Fedele dove si trova la sede dell'Istituto comprensivo.
L'incontro con i genitori
«La nostra gente fa una richiesta legittima e noi siamo con loro» sostiene il sindaco Rocca». Sulla stessa l'assessore Ficco e il parroco don Giovanni Facchetti che evidenzia: «La nostra comunità deve restare unita e partecipare alle attività del paese, compresa la scuola».
I manifestanti hanno chiesto un incontro con il dirigente scolastico, che ha ricevuto due rappresentanti del Comitato genitori di Solza, Nicoletta Riva e Patrizia Nicotra. «È stato un incontro franco e cordiale – hanno commentato –. Il dirigente ha detto che il suo compito è di far rispettare i numeri. Abbiamo fatto presente i disagi per i bambini piccoli che devono raggiungere Calusco e sottolineato che alla scuola di Rossino, frazione di Calolziocorte, il preside ha presentato un progetto che ha permesso di poter attivare una classe di 11 alunni. Ci informeremo sul progetto e lo illustreremo a De Francisci».
Nota polemica
Da registrare una nota polemica del sindaco di Calusco, Roberto Colleoni, che osserva: «Sono amareggiato e contrariato che l'amministrazione di Solza per una sua questione di demagogia abbia illuso i suoi cittadini e abbia usato la comunità di Calusco senza informarla e coinvolgerla. Le loro proteste politiche le facciano a Solza. Solidarietà al dirigente De Francisci». (fonte eco di bergamo)
Fino ad oggi infatti non è prevista l'attivazione, il prossimo anno scolastico, della classe prima, poiché gli iscritti non avrebbero raggiunto il numero minimo di 15 unità. Lo ha detto e ribadito sia l'Ufficio scolastico provinciale, sia Francesco De Francisci, dirigente dell'Istituto comprensivo di Calusco d'Adda. Di contro, il sindaco Maria Carla Rocca con l'assessore all'Istruzione Miriam Ficco cercano di evitare la chiusura.
«I 15 iscritti sono stati raggiunti – spiegano –, però tre bambini non risiedono in paese. Sembra invece, ma non è chiaro, che il numero debba essere raggiunto con i soli bimbi di Solza. Il dirigente ha evidenziato che gli iscritti alla prima elementare per l'anno 2011-2012 dell'Istituto comprensivo di Calusco d'Adda, compreso Solza, sono 81, pari a tre sezioni». Ci sarebbero quindi 27 alunni per ogni sezione, tutte e tre a Calusco d'Adda.
Slogan e tamburi
In piazza a difendere la scuola, oltre ai genitori, ai nonni e agli alunni di Solza, c'erano il sindaco Maria Carla Rocca con la Giunta, il parroco don Giovanni Facchetti, il Comitato scuola e numerosi cittadini. A loro si è unito il parlamentare europeo del Pd Antonio Panzeri, che ha annunciato il suo interessamento per poter risolvere la questione.
Il corteo, con tanto di striscione, cartelli e tamburi che hanno ritmato gli slogan «La scuola è un nostro diritto», «Vogliamo che la scuola di Solza rimanga aperta» ha raggiunto la piazza San Fedele dove si trova la sede dell'Istituto comprensivo.
L'incontro con i genitori
«La nostra gente fa una richiesta legittima e noi siamo con loro» sostiene il sindaco Rocca». Sulla stessa l'assessore Ficco e il parroco don Giovanni Facchetti che evidenzia: «La nostra comunità deve restare unita e partecipare alle attività del paese, compresa la scuola».
I manifestanti hanno chiesto un incontro con il dirigente scolastico, che ha ricevuto due rappresentanti del Comitato genitori di Solza, Nicoletta Riva e Patrizia Nicotra. «È stato un incontro franco e cordiale – hanno commentato –. Il dirigente ha detto che il suo compito è di far rispettare i numeri. Abbiamo fatto presente i disagi per i bambini piccoli che devono raggiungere Calusco e sottolineato che alla scuola di Rossino, frazione di Calolziocorte, il preside ha presentato un progetto che ha permesso di poter attivare una classe di 11 alunni. Ci informeremo sul progetto e lo illustreremo a De Francisci».
Nota polemica
Da registrare una nota polemica del sindaco di Calusco, Roberto Colleoni, che osserva: «Sono amareggiato e contrariato che l'amministrazione di Solza per una sua questione di demagogia abbia illuso i suoi cittadini e abbia usato la comunità di Calusco senza informarla e coinvolgerla. Le loro proteste politiche le facciano a Solza. Solidarietà al dirigente De Francisci». (fonte eco di bergamo)
Porthos
18 commenti:
protesta legittima (supportata anche dal clero mi semra di leggere?
Il nostro sindaco si smarca sempre con le sue dichiarazioni.Non ha rispetto di Calusco figuriamoci di Solza.Solidarietà a Solza.......outsmste
fan bene a chiuderla, uno spreco in meno... ci sono scuole a calusco e sopratutto a medolago, che è ancora più vicina di quella di calusco, possono benissimo andare li a scuola i bambini, non vedo perchè biosogna avere 3 scuole nel raggio di 5 kilometri! è già uno spreco mantenere in piedi tutta l amministrazione di solza che è il secondo paese più piccolo della lombardia, figurarsi tenere aperta la scuola per 12 bambini del paese... ps: come mai gli altri 3 vengono da un altro paese?!? nessuno se lo è chiesto?
Sentire parlare di sprechi quando si parla di scuola ( in tutti i sensi) è vomitevole. Perchè non cominciamo a fare le pulci ai nostri politici (tutti)e vedere quanto sprecano e quanto ci costano?
si certo anche quello, ma siccome loro non si taglieranno mai lo stipendio, incominciamo a tagliare le cose inutili e che vanno contro il buonsenso... ripeto, 3 scuole in 5 kilometri, vi sembra normale?!? e poi se cè una legge che dice che ci vogliono 15 bambini del paese e ce ne sono 12... è inutile protestare, visto che 3 di quei 15 vengono già da un altro paese, non vedo perchè quei 12 non possano andare a calusco o molto più vicino a medolago... per assurdo forse qualcuno di quei 12 potrebbe essere più vicino a quella di medolago rispetto a quella di solza!!! tagliamo gli sprechi...
Tagliamo parlamentari e privilegi. COME CI AVEVANO PROMESSO! non le scuole ai nostri figli!
concordo con il parere di altri anonimi, solo 12 bambini del paese sono pochi per tenere aperta una classe... come 2000 abitanti sono troppo pochi per fare un comune e dover spendere soldi pubblici per il comune e tutti quelli che ci lavorano, riflettete sul fatto che gli abitanti di solza più quelli di medolago fanno la metà della popolazione di calusco... non si può fare qualcosa per accorpare i paesi?!? perchè non scendere in piazza per abolire questi sprechi...
Ritengo che il sindaco di Calusco tutti i torti non li abbia: se in effetti non era stato informato della cosa, ha tutte le ragione per essere irritato. Che figura ci fa se c'è qualcuno che marcia sul comune che amministra e non ne sa nulla? Questo a prescindere dalla protesta che può anche essere legittima
Solza fa buona cosa a protestare. Credo che gente che si è sempre bagnata la bocca con parole tipo territorio o radici, dovrebbe sostenere la protesta solzese per tenere aperta la scuola, non reprimerla. Credo in oltre che si potrà parlare di ridurre gli sprechi nella scuola, solo quando alle scuole private non verrà dato più nemmeno un centesimo. Fatto ciò se non ci saranno lo stesso soldi, allora si potrà iniziare a discutere, prima no.
DOVE STA SCRITTA LA NORMA CHE I BAMBINI ISCRITTI DEBBANO ESSERE RESIDENTI? perchè allora non potremmo più iscrivere i figli nei comuni di residenza di nonni o zii, per la comodità di portarceli prima e ritirarli poi.
Quando le opinioni cambiano in funzione dello schieramento:
NO ALLA CHIUSURA DELLA SCUOLA DI ROSSINO la Lega Nord di Calolziocorte organizza dei gazebo per la raccolta firme, contro la chiusura della scuola primaria di Rossino ... Il sindaco Paolo Arrigoni e i rappresentanti dei genitori hanno consegnato al Presidente del Consiglio Regionale Davide Boni, le 700 firme raccolte a difesa del mantenimento della scuola elementare, a rischio chiusura per il basso numero di iscritti (11 su 15 previsti dalla legge). Alla consegna delle firme era presente anche il consigliere regionale e capogruppo del Carroccio al Pirellone, il calolziese Stefano Galli, che si è schierato al fianco dei rossinesi. «Giù le mani dalla scuola di Rossino. I nostri figli non sono dei numeri: se non verremo ascoltati, scenderemo in strada letteralmente, bloccando per protesta la circolazione sulla Lecco-Calolziocorte».
Sono sul piede di guerra i genitori dei bambini che frequentano (o dovrebbero frequentare nei prossimi anni) la scuola elementare della frazione. Dopo aver saputo che esiste un concreto rischio di chiusura, hanno dato vita a un comitato, attivando una raccolta di firme e iniziando a studiare forme di protesta. «Se non otterremo delle garanzie nei prossimi giorni attueremo forme di sensibilizzazione molto più pesanti. Potremo arrivare anche a fermare il traffico verso Calolziocorte, affinché la nostra voce venga ascoltata, perché sembra che nelle istituzioni pochi abbiano a cuore la sorte dei nostri figli.
ma cosa c entra lo schieramento? logico che un genitore vorrebbe che i propri figli andassero a scuola in paese o il più vicino possibile, ma cè una legge??? si, che giustamenta vieta di formare una classe con meno di 15 bambini, perchè altrimenti si tengono aperte scuole che consumano soldi pubblici (mi piacerebbe quantificarli giusto per dare un idea a tutti quelli contrari quanto possa costare) per poche persone quando bisognerebbe accorpare... un pò come dovrebbe succedere anche con i comuni...
detto questo mi schiero dalla parte del sindaco di calusco, perchè mai non hanno protestato a solza??? roba da pazzi!
Anonimo delle 00:31: lo schieramento indica che a Rossino (una frazione!) con 11 (undici) iscritti la Lega si mobilita con sindaco, militanti, consigliere regionali e trova giustificata la richiesta-protesta, per Solza è l'opposto. Poi perchè arrivare a Calusco con il corteo sarà perchè è la sede della direzione, del dirigente? Mah, aspettiamo qualche luminare ...
La protesta verso Calusoc è perchè solza fa parte del comprensorio di calusco d'adda.
Io credo che la chiusura di una scuola o l'accorpamento di una sezione sia sempre da considerare come la riduzione di un servizio. Al di là dello schieramento politico la gente dovrebbe essere compatta nel far sentire la propria voce a sostegno di questa scuola. Ridurre una scuola può avere un senso qualora sia evidente lo scarso numero di alunni9 e nelle immediate vicinanze ce ne sia un'altra, ma far in modo di abolire una scuola in un paese non è mai auspicabile.
Ultimamente si considera la scuola un costo quando dovrebbe essere considerata un investimento.
Inoltre parliamo di risparmio chiudendo una fessura quando abbiamo una porta completamente aperta. (vedi parlamentari e la macchina politica in genere)
Sono amareggiata da questa situiazione e non per schieramento politico ( io sono di destra, ma sono obiettiva nel riconoscere gli errori che questo mgoverno sta facendo.
Tutta la mia solidarietà alla scuola di Solza.
Al sindaco di Calusco un consiglio: non credo non fosse a conoscenza del problema della scuola di Solza; forse non era stato informato della manifestazione, ma del possibile accorpamento sicuramente si.
Avrebbe potuto esprimere prima la sua solidarietà, ma mforse dato che il problema non lo toccava se ne è lavato le mani. ( e lo dice una choe lo ha votato)
Che amarezza!!!!!!!!
Ormai si sa quello che pensa il nostro povero Sindaco degli assembramenti. Se non li presidia lui non servono a nulla. Siamo conciati proprio male. Mi scuso con i solzesi per gli eccessi del nostro sindaco.
Il nostro sindaco si qualifica sempre per la pochezza del suo pensiero e per la miseria che profonde nelle sue affermazioni. Vorrei semplicemente ricordare che è dovere di ogni, OGNI Sindaco che si rispetti, perorare le cause dei suoi cittadini, di TUTTI i suoi cittadini. Questo fatto il dottor Roberto Colleoni lo ignora con pervicace partigianeria, l'umanità non sa dove alberga, tanto da farmi sorgere il dubbio egli abbia pronunciato il "Giramento di Ippocrate", stando alla attenzione che egli presta alle umane vicende, indicando costantemente nemici la dove sussistono problemi, temendo di impegnarsi seriamente per la loro soluzione. Partiamo da questi fannulloni a tagliare gli stipendi!!!!
S.M.
Un piccolo paese senza scuola è un paese povero.
Uno stato che taglia la scuola pubblica e aiuta quella privata è uno stato povero.
Un sindaco senza idee è un sindaco povero.
Uno stato che rinuncia all'entusiasmo dei giovani condannandoli al precariato è uno stato povero.
Uno stato senza democrazia è uno stato povero.
Svegliamoci e andiamo tutti a votare facendo sentire la NOSTRA presenza!
Parole saggie ultimo anonimo, tutto questo per paese più ricco direi....
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