sabato 17 marzo 2012

Anche calusco, seguendo l'onda mediatica si mobilita per l'ingiusto arresto dei nostri marò, come testimonia il manifesto affisso in comune. Quello che fa specie è constatare che probabilmente in italia ci sono sequestrati di serie A e di serie B, infatti degli altri ostaggi non militari in mano a sequestratori nel resto del mondo non se ne è mai parlato e non vi è stata mobilitazione alcuna, cercherò quindi di dar loro visibilità (magari lo faranno anche i nostri amministratori).

Sarebbero 9 gli altri ostaggi italiani nel mondo, ecco la loro scheda uno per uno:
Rossella Urru - E' la giovane cooperante sarda rapita nel Sahara Algerino lo scorso 31 Ottobre la cui liberazione era stata data per certa lo scorso sabato e che purtroppo si è rivelata una notizia infondata.
Maria Sandra Mariani - La 53enne di San Casciano in Val di Pesa, in provincia di Firenze, un'esperta conoscitrice del deserto algerino, è stata rapita il 2 febbraio 2011 a 250 chilometri a sud di Djanet, una roccaforte di Al Qaeda nel Maghreb, mentre si trovava in cerca di cibo con due responsabili del tour. Secondo fonti del governo del Mali, Maria Sandra Mariani dovrebbe essere prigioniera in un Paese del Sahel: i rapitori hanno diffuso due video.
Giovanni Lo Porto - Il 38enne palermitano, rapito lo scorso ottobre insieme ad un collega tedesco a Multan nella parte pakistana del Punjab, ha lavorato con il Gruppo Volontario Civile, con Cesvi Fondazione Onlus, Coopi-Cooperazione Internazionale e con l'Ong tedesca "Welthehungerhilfe" (Aiuto alla fame nel mondo). Si trovava in Pakistan per partecipare alla costruzione di alloggi di emergenza nel sud del Punjab.

6 italiani del mercantile Enrico Ievoli - Il mercantile italiano della compagnia 'Marnavi' è stato sequestrato al largo delle coste dell'Oman, lo scorso dicembre. A bordo 6 italiani, 5 ucraini e 7 indiani rapiti da un gruppo di pirati.

Sollecitiamo quindi il nostro stato a far di tutto per liberare anche loro, cosicchè possano riabbracciare le loro famiglie.


Porthos

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Porthos,hai ragione che ogni sequestro deve essere considerato di serie A, ma la differenza(e la cosa grave) tra quello dei marò e quelli da te citati e che i due militari sono praticamente ostaggio di uno stato riconosciuto a livello internazionale, mentre gli altri sono stati sequestrati da rapitori criminali

S.M. ha detto...

Parola grossa "ostaggio", devono rispondere di un capo di imputazione ben preciso. Resta da stabilire se il reato loro ascritto sia stato commesso in acque internazionali o no, da qui la competenza del giudizio, se di diritto internazionale o territoriale. Resta comunque non secondario il fatto inquietante che la vicenda assuma risvolti elettorali in quello Stato e che l'epilogo abbia i tempi di quel contesto. E' evidente che questa situazione si inquadri tra i rapporti fra due Stati di diritto, ciò non esime gruppi ed istituzioni locali ad esprimere quella solidarietà umana verso tutti i casi dove le libertà individuali vengono negate, a maggior ragione se effettuate con metodi criminosi o terroristici.
Sorge però spontanea una domanda: ma quante sono le navi italiane che incrociano in acque a rischio che recano a bordo scorte armate pagate dal ministero della difesa? Più di una organizzazione marittima ha denunciato il rischio rappresentato dalle scorte armate a bordo delle navi,non tutte le compagnie di navigazione accettano tutele armate in navigazione, ravvedendo in queste un rischio non indifferente per l'incolumita sia dei passeggeri che dell'equipaggio in caso di scontro a fuoco, consapevoli che gli strumenti di offesa dell'attacante potenziale possono andare ben al di la delle possibilità di risposta. Cosa montiamo sulle navi, i cannoni?
S.M.

Anonimo ha detto...

teoricamente dovrebbero evitare che succeda quello che è successo agli ultimi rapiti citati nel post di porthos

Anonimo ha detto...

Con i 2 turisti italiani sequestrati ieri siamo a quota 11, vedremo se anche i loro volti tappezzeranno le mura delle città

Anonimo ha detto...

quindi non è sicuro che si trovassero in acque internazionali?
é la nostra versione contro quella indiana, o dove si trovasse la nave è un dato certo?

S.M. ha detto...

Non si tratta di versione indiana o nostra, gli strumenti per poterlo stabilire ci sono, che non li si intenda utilizzare può far sorgere qualche perplessità. Mancano le vs. opinioni nel merito della questione: scorta armata si, scorta armata no!
S.M.

Anonimo ha detto...

Scorta armata si, visto che nell'elenco di porthos ci sono dei rapiti che sono in ostaggio di pirati

ORSO45 ha detto...

Soprattutto c'è da stabilire se il reato a loro ascritto sia stato d loro commesso e probabilmente dopo le elezioni si avrà il risultato dell'esame balistico che potrebbe essere determinante.
Certo è che se avessero sparato da oltre 20 metri di altezza sl peschereccio non avrebbero potuto forare dal basso verso l'alto la tettoia della timoneria che potrà essere alta non più di tre metri.
Scorta armata sì, non necessariamente militare, fintanto che gli stati interessati non si impegnino seriamente alla lotta alla pirateria.

Anonimo ha detto...

Solo per completezza d'informazione, ricordo che le scorte armate su navi mercantili è prevista sulla base di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazione Unite.

Anonimo ha detto...

due pesi e due misure, come sempre!
se fossero state due cooperanti di emergency c'èer una mobilitazione pazzesca, invece per due militari, servitori dello stato, si fanno polemiche.
spera per primo: vergogna1
http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/2012/03/09/678594-blitz_russa_comune.shtml

S.M. ha detto...

Nota capziosa la tua, non mi sembra di aver usato due pesi e due misure, ho semplicemente sollevato questioni sulle quali poter discutere, ma a quanto pare a te sta più a cuore innestare polemiche fuorvianti che ritengo inutili al confronto,come al solito hai perso una buona occasione per contribuire ad un pacato dibattito.
S.M.