Rispondiamo con piacere alla vostra lettera aperta che ci dà l’occasione di rendervi partecipi del nostro pensiero sulla scuola. Di seguito rispondiamo seguendo l’ordine delle riflessioni da voi proposte.
EDIFICI SCOLASTICI
Perché sì alla realizzazione di un campus inglobando gli attuali edifici della scuola primaria e secondaria: perché si otterrebbe una realtà funzionale, recuperando gli edifici esistenti senza spreco di nuovo territorio, realizzabile in tempi brevi e a costi sostenibili.
EDIFICI SCOLASTICI
Perché sì alla realizzazione di un campus inglobando gli attuali edifici della scuola primaria e secondaria: perché si otterrebbe una realtà funzionale, recuperando gli edifici esistenti senza spreco di nuovo territorio, realizzabile in tempi brevi e a costi sostenibili.
Il nostro progetto prevede: Realizzazione della prima parte della tangenziale sud (collegamento tra l’esistente rotonda prima del ponte sul fiume Adda e l’esistente parcheggio di Italcementi a sud della cementeria) a totale carico di Italcementi (accordo già previsto); di conseguenza si libera l’attuale parcheggio dei camion, consentendo la realizzazione di una strada comunale in sostituzione di via dei Tigli, che può quindi essere inglobata nel campus scolastico e chiusa al traffico.
Realizzazione di un collegamento tra i due edifici della scuola primaria e secondaria per favorire l'utilizzo della mensa scolastica e della palestra da parte degli alunni delle scuole elementari.
Valutazione della fattibilità tecnico-economica dell'acquisizione dello stabile dell’ex Despar, o parte di esso, per la realizzazione di una nuova palestrina per il primo ciclo della scuola primaria ed eventuali altri spazi/laboratori;
Il campus si comporrebbe quindi di: scuola primaria e secondaria, mensa, palestra, nuova palestrina e tutti gli spazi esterni interposti.
Perché no alla costruzione di un nuovo polo scolastico:
Perché la realizzazione di un nuovo polo scolastico non prevede tempi certi e nel frattempo i ragazzi di oggi ed almeno le prossime due generazioni restano senza una scuola idonea;
Perché sono stati recentemente investiti soldi pubblici nei seguenti edifici:
La scuola materna di Via Fantoni, con annesso asilo nido, è di nuova realizzazione,
La scuola materna di Vanzone è stata recentemente ristrutturata nelle sue necessità primarie,
La scuola materna parrocchiale, il cui edificio è di proprietà comunale, è anch’essa stata realizzata recentemente;
Perché riteniamo funzionale che le scuole materne restino dislocate in zone diverse del territorio per non generare traffico concentrato in un'unica zona e permettere una vivibilità maggiore consentendo di accompagnare i bambini alla scuola più vicina;
Perché la localizzazione del nuovo polo scolastico è prevista sull’attuale area mercato: questo obbligherebbe a reperire una nuova zona per quella porzione di mercato, tenendo conto che tali aree dotate dei servizi essenziali (corrente, acqua potabile e servizi igienici) sono previste da normative nazionali.
Manutenzione ordinaria, continua e condivisa degli edifici e degli spazi esterni esistenti, al fine di consegnare ai ragazzi una scuola bella e funzionale, dove trascorrere le loro giornate.
I finanziamenti per la realizzazione del nostro campus saranno reperiti tramite convenzioni con privati e/o mutui assolutamente sopportabili dal nostro bilancio comunale, senza ricorrere a tasse aggiuntive legate allo sfruttamento di nuovo territorio.
PIANO DI DIRITTO ALLO STUDIO
Noi siamo fortemente convinti che l’educazione e l’istruzione dei giovani siano, più che mai, una priorità; quindi, pur nella scarsità delle risorse economiche a disposizione, è nostro intento privilegiare la scuola e le sue necessità.
Crediamo che le disponibilità economiche derivino da precise scelte politiche. Negli ultimi anni l'amministrazione comunale ha maturato avanzi contabili consistenti. Nel 2011 sono stati circa 240000€, nel 2010 circa 939000€. Una gestione più accurata delle spese realmente effettuate durante l'anno, avrebbe permesso di disporre di queste ingenti cifre anche per sostenere il piano di diritto alla studio.
RELAZIONI CON L’ISTITUZIONE
Anche noi crediamo fortemente che uno degli aspetti fondamentali per ottimizzare gli interventi sia quello di “coltivare” e rafforzare l’intesa e la collaborazione tra le diverse istituzioni del territorio, nel rispetto dei ruoli di ciascuna di esse.
E’ nostro intento: Ricostituire un protocollo d’intensa da definire con le agenzie interessate: Scuola, Genitori, Amministrazione, Oratorio, Associazioni del territorio; strumento indispensabile per la condivisione del POF.
Ripristinare il “gruppo di lavoro scuola”, luogo privilegiato di confronto attivo e di vera condivisione tra genitori, insegnanti e amministrazione comunale.
Modificare il regolamento della commissione mensa, attribuendo il ruolo di presidente ad un genitore e agevolare il ruolo dei componenti e degli assaggiatori.
Essere di supporto al Comitato Genitori nel promuovere iniziative finalizzate al coinvolgimento dei genitori ed alla formazione dei loro rappresenti all’interno della scuola.
Realizzazione di un collegamento tra i due edifici della scuola primaria e secondaria per favorire l'utilizzo della mensa scolastica e della palestra da parte degli alunni delle scuole elementari.
Valutazione della fattibilità tecnico-economica dell'acquisizione dello stabile dell’ex Despar, o parte di esso, per la realizzazione di una nuova palestrina per il primo ciclo della scuola primaria ed eventuali altri spazi/laboratori;
Il campus si comporrebbe quindi di: scuola primaria e secondaria, mensa, palestra, nuova palestrina e tutti gli spazi esterni interposti.
Perché no alla costruzione di un nuovo polo scolastico:
Perché la realizzazione di un nuovo polo scolastico non prevede tempi certi e nel frattempo i ragazzi di oggi ed almeno le prossime due generazioni restano senza una scuola idonea;
Perché sono stati recentemente investiti soldi pubblici nei seguenti edifici:
La scuola materna di Via Fantoni, con annesso asilo nido, è di nuova realizzazione,
La scuola materna di Vanzone è stata recentemente ristrutturata nelle sue necessità primarie,
La scuola materna parrocchiale, il cui edificio è di proprietà comunale, è anch’essa stata realizzata recentemente;
Perché riteniamo funzionale che le scuole materne restino dislocate in zone diverse del territorio per non generare traffico concentrato in un'unica zona e permettere una vivibilità maggiore consentendo di accompagnare i bambini alla scuola più vicina;
Perché la localizzazione del nuovo polo scolastico è prevista sull’attuale area mercato: questo obbligherebbe a reperire una nuova zona per quella porzione di mercato, tenendo conto che tali aree dotate dei servizi essenziali (corrente, acqua potabile e servizi igienici) sono previste da normative nazionali.
Manutenzione ordinaria, continua e condivisa degli edifici e degli spazi esterni esistenti, al fine di consegnare ai ragazzi una scuola bella e funzionale, dove trascorrere le loro giornate.
I finanziamenti per la realizzazione del nostro campus saranno reperiti tramite convenzioni con privati e/o mutui assolutamente sopportabili dal nostro bilancio comunale, senza ricorrere a tasse aggiuntive legate allo sfruttamento di nuovo territorio.
PIANO DI DIRITTO ALLO STUDIO
Noi siamo fortemente convinti che l’educazione e l’istruzione dei giovani siano, più che mai, una priorità; quindi, pur nella scarsità delle risorse economiche a disposizione, è nostro intento privilegiare la scuola e le sue necessità.
Crediamo che le disponibilità economiche derivino da precise scelte politiche. Negli ultimi anni l'amministrazione comunale ha maturato avanzi contabili consistenti. Nel 2011 sono stati circa 240000€, nel 2010 circa 939000€. Una gestione più accurata delle spese realmente effettuate durante l'anno, avrebbe permesso di disporre di queste ingenti cifre anche per sostenere il piano di diritto alla studio.
RELAZIONI CON L’ISTITUZIONE
Anche noi crediamo fortemente che uno degli aspetti fondamentali per ottimizzare gli interventi sia quello di “coltivare” e rafforzare l’intesa e la collaborazione tra le diverse istituzioni del territorio, nel rispetto dei ruoli di ciascuna di esse.
E’ nostro intento: Ricostituire un protocollo d’intensa da definire con le agenzie interessate: Scuola, Genitori, Amministrazione, Oratorio, Associazioni del territorio; strumento indispensabile per la condivisione del POF.
Ripristinare il “gruppo di lavoro scuola”, luogo privilegiato di confronto attivo e di vera condivisione tra genitori, insegnanti e amministrazione comunale.
Modificare il regolamento della commissione mensa, attribuendo il ruolo di presidente ad un genitore e agevolare il ruolo dei componenti e degli assaggiatori.
Essere di supporto al Comitato Genitori nel promuovere iniziative finalizzate al coinvolgimento dei genitori ed alla formazione dei loro rappresenti all’interno della scuola.
Lineacomune
Lettera aperta su Scuola e dintorni
Caro Paride,
Visti i manifesti e volantini che la compagine di Lineacomune stà diffondendo,vorremmo segnalarti che nelle cifre e nelle modalità con cui le confronti, emerge forte il dubbio che tu ( o chi consiglia di scrivere certe cose) non conosca la scuola caluschese, a meno che l’uso dei numeri e
dati sia puramente strumentale ed usato eclusivamente in malafede per fini elettorali. Infatti un piano di diritto allo studio va analizzato ed eventualmente criticato tenendo conto anche del contesto sociale e delle condizioni esistenti in quel dato momento storico in cui viene realizzato.
Non ti puoi nascondere dal fatto che la riduzione del 2008 sia da imputare allo sforamento del Patto di stabilità di circa 1.500.000,00 del bilancio 2007, impostato da Linea Comune e che questo fatto ha avuto degli strascichi sugli anni successivi. Se poi Linea comune non si è accorata della crisi finanziaria ed ora economica partita dal 2007 chiaro che non capisce perché ci siano meno risorse ma non solo per la scuola. Altra condizione da tenere conto è che lineacomune il suo Piano di diritto allo studio lo aveva realizzato con una normativa, la cosidetta riforma Moratti, che prevedeva le ore opzionali nell’esempio per la scuola primaria si poteva avere un orario di 27 ore curricolari e 1 o più ore fino a 3 opzionali, dove la famiglia sceglieva le attività tra quelle proposte dalla scuola e DOVEROSAMENTE ( per non dire obbligatoriamente) pagate dal comune per realizzare un tempo scuola di 30 ore max settimanali. Con orario diverso lo stesso concetto vale anche per la scuola secondaria inferiore.
Il Pds 2012 è stato frutto di un cammino iniziato dal 2008 e che si colloca con la riforma Gelmini , la quale ha abolito le ore opzionali ed ora il tempo scuola (escluse le classi in esaurimento dove si applicava ancora la riforma moratti) non prevede più le ore opzionali! Il piano di diritto allo studio torna ad avere totalmente la sua finalità originale che era l’ arricchimento dell’offerta formativa. Risulta errato e scorretto quindi confrontare piani di studio con finalità diverse, realizzati con contesti normativi differenti, in diverse situazione socio-economiche. Altra grande
scorrettezza è confrontare solo alcune voci del Piano di Diritto allo Studio, con quelle di altri paesi che tra l’altro comprendono voci diverse, confrontare un paese di 2000 abitanti con un paese di oltre 8000 non è coerente se non fatto con tutte le voci di spesa contenute nel piano. Ti informo che per l’anno 2011 il tema scuola è stato finanziato nella sua intierezza per circa 550.000,00 € perché parli solo di poche migliaia di euro? Forse c’è della Faziosità? Sicuramente c’è scorrettezza. Giova inoltre ricordare il risultato raggiunto nel Piano diritto allo Studio 2011-2012 nella Primaria, dove tutte le classi( meno una che stava terminando un suo percorso) hanno scelto come arricchimento dell’offerta formativa la musica il che ha caratterizzerà la scuola nel tempo ed ha permesso l’apertura della scuoladi musica comunale, per continuare a coltivare i talenti dei ragazzi caluschesi.
In consiglio comunale LA capogruppo di Lineacomune ha dichiarato che abbiamo chiuso il gruppo scuola e con lui la collaborazione con il mondo scolastico. Falso anche perché il gruppo scuola era frutto di un protocollo d’intesa con una scadenza. Abbiamo invece creato, alla sua scadenza, il Tavolo Educativo Territoriale che rappresenta una evoluzione, in quanto allargato a tutte le
agenzie educative del territorio, Parrocchia Oratorio, Associazioni, Consulta delle Associazioni, si tentato anche di coinvolgere leattività produttive,obbiettivo parzialmente raggiunto, perché L’EDUCAZIONE è compito di tutta la comunità, certo ognuno con il suo ruolo. Questo gruppo ha
permesso di rafforzzare l’integrazione della scuola con il territorio e di condividere con tutti le politiche educative e le attività extrascuola , altro che chiudersi!
Mi ha stupito che invece ad esempio tu non abbia citato che nel Piano di diritto allo Studio di Lineacomune era compresa anche la Mensa Pagata dai Genitori , come spesa per gonfiare il piano stesso con costi non a carico del comune. Inoltre possiamo anche ricordare che i genitori pagavano più caro il buono pasto rispetto al costo reale e questo finanziava le casse comunali, mentre si dava l’impressione di spendere di più per la scuola!!!!!!!
Tra i problemi cavalcati nei volantini c’è anche il problema che manca il sapone, la carta igenica, le pulizie non sono adeguate ecc….. Ma lo sai che il comune non ha competenza su questi temi? Certo potrebbe intervenire se la scuola lo chiedesse, ma è chiaro che avendo un appalto gestito da loro direttamente con la ditta fornitrice crea qualche difficoltà farlo. Anche per le fotocopie il tema è stato gestito con la scuola, c’era un gruppo di lavoro di insegnanti che ha fatto poi la proposta d’uso delle fotocopie, e quelle sono state finanziate, negli ultimi due anni, da quando il sistema è a regime la scuola non riesce a consumare le copie a disposizione, come mai?
Profondamente scorretto poi è citare la cifra del piano di diritto allo studio come se questo fosse tutto quanto la scuola riceva come arricchimento dell’offerta formativa. Grazie all’attività dei componenti il Tavolo Educativo Territoriale,occorre tenere conto anche ti tutte le progettazioni
GRATUITE per la Scuola e Le FAMIGLIE. Risorse come il progetto Cresco sui temi ambientali, in collaborazione con la Fondazione Sodalitas ,il Politecnico di Milano e Ingegnieria senza frontiere, dove i nostri ragazzi hanno anche vinto un concorso con mille euro di premio, il concorso del comitato gemellaggio, Il progetto Energia con la cooperativa Linus finanziato da un bando regionale, il Bando vinto da A.Ge. per l’extrascuola, i progetti finanziati con i fondi della Polisportive e della Consulta delle Associazioni, le attività svolte in collaborazione con le società
partecipate dal comune , Lineaservizi ed Hidrogets, i corsi di educazione alimentare offerti dalla ditta Ser-Car ente gestore del servizio di refezione scolastica ecc….
Capisco che sia difficile per Lineacomune dover fare i conti con il fatto che il servizio mensa era a dir poco problematico prima della nostra elezione ,e che ora risulta essere di grande soddisfazione per gli utenti, riuscendo nel contempo ad abbassare i costi di gestione senza farli pagare ai cittadini, anzi migliorando le entrate per i pasti che riusciamo a produrre per le altre scuole. Parafrasando il tema mensa posso capire che questo è per Lineacomune un "Boccone Amaro" da mandare giù.
Concludendo sempre partendo dai cartelloni elettorali….se non Paride chi?
Direi chiunque!Basta che prima di scrivere bugie si informi davvero in profondità sui temi che intende trattare, e che rappresenti una lista che sia presente in consiglio quando si tratta il Piano di diritto allo Studio e non abbandoni l’aula strumentalmente (uscire dalla sala consigliare due
volte su cinque rappresenta il 40% delle sedute)se davvero la scuola le sta a cuore!
Una ultima nota ,ma oltre a dire errando cosa fa l’altra parte perché non dite cosa volete fare voi? Ci potremmo almeno confrontare su idee iniziative ecc… invece di strumentalizzare dati e numeri. Forse il problema è che non si hanno idee da confrontare con l’altro! Infatti in cinque anni sono arrivate ZERO proposte alternative alle nostre.
Grazie per l’attenzione e sempre disponibile ad un confronto pacato e costruttivo che faccia crescere la nostra comunità.
Lettera aperta su Scuola e dintorni
Caro Paride,
Visti i manifesti e volantini che la compagine di Lineacomune stà diffondendo,vorremmo segnalarti che nelle cifre e nelle modalità con cui le confronti, emerge forte il dubbio che tu ( o chi consiglia di scrivere certe cose) non conosca la scuola caluschese, a meno che l’uso dei numeri e
dati sia puramente strumentale ed usato eclusivamente in malafede per fini elettorali. Infatti un piano di diritto allo studio va analizzato ed eventualmente criticato tenendo conto anche del contesto sociale e delle condizioni esistenti in quel dato momento storico in cui viene realizzato.
Non ti puoi nascondere dal fatto che la riduzione del 2008 sia da imputare allo sforamento del Patto di stabilità di circa 1.500.000,00 del bilancio 2007, impostato da Linea Comune e che questo fatto ha avuto degli strascichi sugli anni successivi. Se poi Linea comune non si è accorata della crisi finanziaria ed ora economica partita dal 2007 chiaro che non capisce perché ci siano meno risorse ma non solo per la scuola. Altra condizione da tenere conto è che lineacomune il suo Piano di diritto allo studio lo aveva realizzato con una normativa, la cosidetta riforma Moratti, che prevedeva le ore opzionali nell’esempio per la scuola primaria si poteva avere un orario di 27 ore curricolari e 1 o più ore fino a 3 opzionali, dove la famiglia sceglieva le attività tra quelle proposte dalla scuola e DOVEROSAMENTE ( per non dire obbligatoriamente) pagate dal comune per realizzare un tempo scuola di 30 ore max settimanali. Con orario diverso lo stesso concetto vale anche per la scuola secondaria inferiore.
Il Pds 2012 è stato frutto di un cammino iniziato dal 2008 e che si colloca con la riforma Gelmini , la quale ha abolito le ore opzionali ed ora il tempo scuola (escluse le classi in esaurimento dove si applicava ancora la riforma moratti) non prevede più le ore opzionali! Il piano di diritto allo studio torna ad avere totalmente la sua finalità originale che era l’ arricchimento dell’offerta formativa. Risulta errato e scorretto quindi confrontare piani di studio con finalità diverse, realizzati con contesti normativi differenti, in diverse situazione socio-economiche. Altra grande
scorrettezza è confrontare solo alcune voci del Piano di Diritto allo Studio, con quelle di altri paesi che tra l’altro comprendono voci diverse, confrontare un paese di 2000 abitanti con un paese di oltre 8000 non è coerente se non fatto con tutte le voci di spesa contenute nel piano. Ti informo che per l’anno 2011 il tema scuola è stato finanziato nella sua intierezza per circa 550.000,00 € perché parli solo di poche migliaia di euro? Forse c’è della Faziosità? Sicuramente c’è scorrettezza. Giova inoltre ricordare il risultato raggiunto nel Piano diritto allo Studio 2011-2012 nella Primaria, dove tutte le classi( meno una che stava terminando un suo percorso) hanno scelto come arricchimento dell’offerta formativa la musica il che ha caratterizzerà la scuola nel tempo ed ha permesso l’apertura della scuoladi musica comunale, per continuare a coltivare i talenti dei ragazzi caluschesi.
In consiglio comunale LA capogruppo di Lineacomune ha dichiarato che abbiamo chiuso il gruppo scuola e con lui la collaborazione con il mondo scolastico. Falso anche perché il gruppo scuola era frutto di un protocollo d’intesa con una scadenza. Abbiamo invece creato, alla sua scadenza, il Tavolo Educativo Territoriale che rappresenta una evoluzione, in quanto allargato a tutte le
agenzie educative del territorio, Parrocchia Oratorio, Associazioni, Consulta delle Associazioni, si tentato anche di coinvolgere leattività produttive,obbiettivo parzialmente raggiunto, perché L’EDUCAZIONE è compito di tutta la comunità, certo ognuno con il suo ruolo. Questo gruppo ha
permesso di rafforzzare l’integrazione della scuola con il territorio e di condividere con tutti le politiche educative e le attività extrascuola , altro che chiudersi!
Mi ha stupito che invece ad esempio tu non abbia citato che nel Piano di diritto allo Studio di Lineacomune era compresa anche la Mensa Pagata dai Genitori , come spesa per gonfiare il piano stesso con costi non a carico del comune. Inoltre possiamo anche ricordare che i genitori pagavano più caro il buono pasto rispetto al costo reale e questo finanziava le casse comunali, mentre si dava l’impressione di spendere di più per la scuola!!!!!!!
Tra i problemi cavalcati nei volantini c’è anche il problema che manca il sapone, la carta igenica, le pulizie non sono adeguate ecc….. Ma lo sai che il comune non ha competenza su questi temi? Certo potrebbe intervenire se la scuola lo chiedesse, ma è chiaro che avendo un appalto gestito da loro direttamente con la ditta fornitrice crea qualche difficoltà farlo. Anche per le fotocopie il tema è stato gestito con la scuola, c’era un gruppo di lavoro di insegnanti che ha fatto poi la proposta d’uso delle fotocopie, e quelle sono state finanziate, negli ultimi due anni, da quando il sistema è a regime la scuola non riesce a consumare le copie a disposizione, come mai?
Profondamente scorretto poi è citare la cifra del piano di diritto allo studio come se questo fosse tutto quanto la scuola riceva come arricchimento dell’offerta formativa. Grazie all’attività dei componenti il Tavolo Educativo Territoriale,occorre tenere conto anche ti tutte le progettazioni
GRATUITE per la Scuola e Le FAMIGLIE. Risorse come il progetto Cresco sui temi ambientali, in collaborazione con la Fondazione Sodalitas ,il Politecnico di Milano e Ingegnieria senza frontiere, dove i nostri ragazzi hanno anche vinto un concorso con mille euro di premio, il concorso del comitato gemellaggio, Il progetto Energia con la cooperativa Linus finanziato da un bando regionale, il Bando vinto da A.Ge. per l’extrascuola, i progetti finanziati con i fondi della Polisportive e della Consulta delle Associazioni, le attività svolte in collaborazione con le società
partecipate dal comune , Lineaservizi ed Hidrogets, i corsi di educazione alimentare offerti dalla ditta Ser-Car ente gestore del servizio di refezione scolastica ecc….
Capisco che sia difficile per Lineacomune dover fare i conti con il fatto che il servizio mensa era a dir poco problematico prima della nostra elezione ,e che ora risulta essere di grande soddisfazione per gli utenti, riuscendo nel contempo ad abbassare i costi di gestione senza farli pagare ai cittadini, anzi migliorando le entrate per i pasti che riusciamo a produrre per le altre scuole. Parafrasando il tema mensa posso capire che questo è per Lineacomune un "Boccone Amaro" da mandare giù.
Concludendo sempre partendo dai cartelloni elettorali….se non Paride chi?
Direi chiunque!Basta che prima di scrivere bugie si informi davvero in profondità sui temi che intende trattare, e che rappresenti una lista che sia presente in consiglio quando si tratta il Piano di diritto allo Studio e non abbandoni l’aula strumentalmente (uscire dalla sala consigliare due
volte su cinque rappresenta il 40% delle sedute)se davvero la scuola le sta a cuore!
Una ultima nota ,ma oltre a dire errando cosa fa l’altra parte perché non dite cosa volete fare voi? Ci potremmo almeno confrontare su idee iniziative ecc… invece di strumentalizzare dati e numeri. Forse il problema è che non si hanno idee da confrontare con l’altro! Infatti in cinque anni sono arrivate ZERO proposte alternative alle nostre.
Grazie per l’attenzione e sempre disponibile ad un confronto pacato e costruttivo che faccia crescere la nostra comunità.
Il Sindaco L’assessore All’istruzione e servizi Sociali
Roberto Colleoni
Riva Francesco Danilo
Porthos
2 commenti:
VOTA LINO COCCO
Colleoni, va beh che hai la laurea in medicina, ma ingegnieria si scrive senza i... e la Hidrogets invece cosa fa? Turbine per centrali idroelettriche???? Si chiama Hidrogest....
Sarà il risultato dei tuoi tagli alla scuola... analfabetismo di ritorno...
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