Il nuovo treno di Trenord, «completamente ristrutturato secondo il modello Mantova», giovedì ha fatto il suo ingresso alla stazione di Bergamo, spaccando il minuto.
Alle 19,38 si è presentato al binario 1, in arrivo dalla stazione di Milano Porta Garibaldi, fresco fresco di restyling. O meglio, di revamping, termine inglese adottato dai tecnici per indicare una ristrutturazione profonda del mezzo. Il treno, monopiano, è il primo di quei cinque completamente rinnovati che faranno la spola Bergamo-Milano via Carnate, come annunciato da Giuseppe Biesuz, amministratore delegato di Trenord, in un'intervista a L'Eco. E il rinnovo è subito evidente, anche se un intervento di revamping, per radicale e invasivo che sia, non può certo cambiare la struttura del treno, che uno straniero in vacanza probabilmente scambierebbe per un pezzo d'antan. Insomma, è come se una signora anziana fosse sottoposta a un processo di restyling: truccata e imbellettata di tutto punto, con tanto di messa in piega e vestita con l'abito delle occasioni speciali, fa la sua bella figura. Ma gli anni restano, e si fanno sentire.
Per i cinque treni è stato fatto un lungo lavoro di rifacimento, durato 18 mesi. Rimessi a nuovo gli impianti idrici, di condizionamento e di riscaldamento. Trenord ha provveduto a revisionare anche tutte le parti meccaniche. Un'attenzione particolare è stata prestata agli interni che, soprattutto per i mezzi impegnati sulla tratta per Milano via Carnate, sotto questo aspetto, si presentavano malconci. E dopo essere stato «ripellicolato» con uno speciale materiale antigraffito, ieri il treno messo a nuovo, si è presentato scintillante e senza ombra di scritte. Una pulizia resa ancora più eclatante se confrontata con gli altri mezzi fermi alla stazione. Ovviamente sulla struttura non è stato apportato nessun cambiamento, considerando anche l'ostacolo rappresentato dall'antico ponte di Calusco d'Adda: per consentire il passaggio sulla struttura, il mezzo deve infatti mantenere l'altezza di un monopiano e un peso limitato. È per lo stesso motivo che su questa tratta non possono essere impiegati i due treni «Tilo», ultimi arrivati di Trenord, che viaggiano sulla Bergamo-Milano via Treviglio.
E se dall'esterno il rinnovo è evidente dal nuovo materiale antigraffito siglato con il logo «Trenord», all'interno il restyling è evidente. Appena si entra in carrozza si sente profumo di nuovo e l'aria è fresca, segno di un corretto funzionamento dell'impianto di condizionamento. Le pareti sono pulite, libere da scritte o chewing gum incollati qua e là. La segnaletica è stata sistemata. All'entrata si nota anche una mappa dove sono indicate le tratte effettuate da Trenord. I sedili sono stati ricoperti con ecopelle, i posacenere scassati sono stati sostituiti e le tende che sembravano rosicchiate e stropicciate sono state cambiate. Il pavimento si presenta «ripellicolato» e pulito, come del resto i servizi igienici. Il risultato è un restyling rigoroso e senza eccessi, che non si concede vezzi o il superfluo. Niente schermi lcd o wi-fi, ma un treno in grado di offrire un viaggio decoroso, per la felicità dei pendolari.
Porthos
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