martedì 14 ottobre 2008

Cave: buone notizie per Calusco



Finalmente una buona notizia, il Tar di Brescia ha dato ragione ai comuni di Solza, Calusco e Medolago per la questione cave dell'isola, bagarre questa che si trascinava da diversi anni. In sostanza i cavatori devono rispettare l’accordo di programma sottoscritto il 17 marzo 1999 e aggiornato il 14 dicembre 2004 con la Provincia di Bergamo e il Parco Adda Nord, e cedere gratuitamente tutte le aree di cava di loro proprietà, dopo un loro ripristino naturalistico.
In sostanza il Tar ha accolto il ricorso dei tre comuni, che chiedevano un pronunciamento sulla mancata cessione da parte dei cavatori delle aree già cavate ai Comuni.
I cavatori hanno adesso a disposizione 120 giorni dall’entrata in vigore del nuovo piano cave (cioè dal 10 luglio 2008) per effettuare la cessione gratuita dei terreni: si tratta di circa 440 mila metri quadrati, di cui 161 mila sul territorio di Calusco, 94 mila a Solza e 183 mila a Medolago.
Ai cavatori ora rimangono due scelte: eseguire la sentenza o fare ricorso al Consiglio di Stato. Si ricorda che il nuovo piano cave che la Regione Lombardia ha da poco approvato permette ai cavatori di proseguire l’attività estrattiva fino ad esaurimento dei 1.775.000 metri cubi già concordati col vecchio piano a cui si aggiungono altri 500 mila metri cubi pattuiti con la Regione Lombardia.
La data di escavazione è fissata fino al 2010 ma è probabile un’ulteriore proroga.
Porthos

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma i terreni restituiti cosa diventeranno? Parchi?

Porthos ha detto...

Verranno restituiti alla collettività, questo è quanto recita l'accordo,
spetterà poi agli enti preposti e alle amministrazioni vigilare affinche questo venga fatto. Quella dei parchi per la fruizione delle persone è l'ipotesi più saggia ed auspicabile.

Porthos

Anonimo ha detto...

Porthos ho letto la notizia anche sull'eco e ho visto, che anche i comuni che tuttosommato non hanno fatto nulla come Calusco e Medolago son saliti sul carro dei vincitori, ricordo a tutti che l'unico comune che si è sbattuto per sensibilizzare la gente di questo problema è stato Solza e in parte il gruppo di minoranza di Linea Comune che hanno raccolto le firme contro questa sentenza che il tar ha fortunatamente respinto.
Ma va bene lo stesso l'importante è arrivare uniti al traguardo finale: riappropriarci del nostro territorio che va salvaguardato.

Un solzese

Anonimo ha detto...

Io propongo una pista da sci sul monte giglio.

Anonimo ha detto...

Propongo lineacomune maggioranza

Anonimo ha detto...

Ma smettila Moralizzatore.. Proprio adesso che ci siamo liberati dei marxisti e servi del clero

Anonimo ha detto...

Veramente i servi del falso clero son già al potere.