mercoledì 2 febbraio 2011

Il Presidente Napolitano ringrazia Bergamo

Grande giornata per Bergamo. Il presidente Giorgio Napolitano è arrivato in città per una visita ufficiale in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia. A Palazzo Frizzoni è stato ricevuto alle 10,15 davanti alla sede municipale dal sindaco Franco Tentorio, dal presidente della Provincia Ettore Pirovano e dal Presidente della Regione Roberto Formigoni.
Dopo l'incontro privato con le autorità, il Presidente si è recato nella sala consiliare alla presenza del consiglio comunale al completo.
Il sindaco Tentorio ha presentato la Giunta e i consiglieri. A seguire il Presidente Napolitano ha preso la parola sottolieando in particolare il suo ruolo di rappresentante dell'unità nazionale.
«Durante queste visite - ha detto il Capo dello Stato - amo sostare nei luoghi delle istituzioni locali, perchè il mio ruolo è quello di rappresentare l'unità nazionale. Mentre non è mio compito interferire nella dialettica fra forze politiche e sociali. Le istiuzioni locali sono alla base dell'edificio costituzionale e democratico del Paese». Passando all'ente Comune, Napolitano ha sottolineato l'importanza della vicinanza dei sindaci ai cittadini e ha ricordato anche la legge del 1993 sull'elezione diretta dei sindaci.
A seguire Napolitano ha reso omaggio alla Torre dei Caduti, qundi a piedi ha raggiunto il Teatro Donizetti per l'appuntamento con la città.
Il presidente Napolitano è entrato all'interno del teatro Donizetti insieme alla moglie Clio. Qui ha salutato le principali istituzioni locali raccolte nel teatro. Tutti i sindaci della Bergamasca gli hanno dato il benvenuto con un fragoroso applauso e sventolando il tricolore.

IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE
«Dobbiamo tutti riconoscerci nel Tricolore». E poi: «Dobbiamo uscire da una spirale insostenibile di contrapposizioni, arroccamenti, prove di forza da cui può soltanto uscire ostacolato ogni processo di riforma». Sono questi alcuni dei passaggi salienti del discorso del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al teatro Donizetti dove il Capo dello Stato ha incontrato le istituzioni e i cittadini. Subito, appena ha preso la parola sul palco del Donizetti, il presidente della Repubblica ha detto di essere rimasto «commosso per lo straordinario calore dell'accoglienza che gli ha riservato Bergamo - ha detto -, commosso dallo sventolio delle bandiere che mi ha fatto capire ancora una volta che tutti possiamo riconoscerci nel Tricolore, senza rinunce nei confronti delle proprie idee e convinzioni». Poi un forte appello: «Dobbiamo uscire da una spirale insostenibile di contrapposizioni, arroccamenti, prove di forza da cui può soltanto uscire ostacolato ogni processo di riforma». Napolitano ha anche ricordato il ruolo di Bergamo nella lotta per l'Unità d'Italia, l'importanza dei bargamaschi «nella riconquista della libertà» e l'operosità dei territorio orobico. Poi l'omaggio a Bergamo alpina: «So cosa rappresentano per voi gli alpini e cosa Bergamo significa per gli alpini» ha detto napolitano che ha ricordato la recente scomparsa di Luca Sanna.
Poi inevitabile un commento sul federalismo: le riforme per attuarlo sono «ormai giunte a buon punto», ricorda. «È stato decisivo - aggiunge - e resta oggi decisivo un clima di corretto e costruttivo confronto in sede istituzionale». Poi un excursus sul messaggio politico del pensatore Carlo Cattaneo e sulla sua «visione d'unità che riconosce il pluralismo, una maggiore partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica, un federalismo come forma di unità in cui si realizzi la libertà». Con un monito: dobbiamo celebrare l'Unità d'Italia, «non esaltando solo il punto d'arrivo, ma valorizzando i decisivi passi in avanti» compiuti per realizzarla e «riflettendo sui vizi d'origine che ci sono stati», lavorando «per riformare ciò che è necessario sulla base della nostra Costtituzione e al fine di superare i divari economici e sociali, in una prospettiva di progresso e benessere».
Ecco allora che per portare avanti le riforme «è decisivo un clima di corretto e costruttivo confronto in sede istituzionale, uscendo da una spirale insostenibile di contrapposizioni, arroccamenti, prove di forza da cui può soltanto uscire ostacolato ogni processo di riforma». Fondamentali quindi il «senso di solidarietà e il rinnovato spirito di coesione per un'Unità d'Italia» che si sviluppi «nella ricchezza del suo pluralismo e della sua autonomia».
Dopo essere uscito dal teatro Donizetti, il presidente Napolitano si è diretto a piedi nella sede della Prefettura in via Tasso. Ha cambiato quindi il suo programma iniziale che prevedeva il tragitto in auto. Il Capo dello Stato ha quindi preferito salutare ancora i tanti cittadini che lo attendevano, soffermandosi anche con i più giovani. Poi l'arrivo in Prefettura dove è in programma un pranzo ufficiale con le autorità della città e del territorio.

Porthos


7 commenti:

Anonimo ha detto...

Sbaglio o quello in alto a sinistra è il nostro sindaco, e dalla faccia non mi sembra molto entisiasto della manifestazione.

Anonimo ha detto...

Si si è lui, be la faccia è comprensibile a lui di questi 150 forse non frega nulla.

Anonimo ha detto...

Certo che è lui e come tanti altri sindaci Bergamaschi non hanno sventolato la bandierina italiana, come invece riportato nell'articolo.

v italiano ha detto...

Ma non l'ha sventolata perchè ha ricevuto ordini dal futuro sindaco di calusco (il leghista verde chicco, già sindaco di baccanello)?

Anonimo ha detto...

http://files.splinder.com/c480dfdefc092fae829b22a609ca931f_medium.jpg

guardate un po' cosa fanno invece le rappresentanti femminili della "sinistra nazional popolare dell'isola bergamasca"

una parla amabilmente con il collega di fianco
l'altra invece da uno sguardo ai soffitti del teatro...che fosse la prima che lo vedeva???

Anonimo ha detto...

http://files.splinder.com/c480dfdefc092fae829b22a609ca931f_medium.jpg

su terradadda


guardate un po' cosa fanno invece le rappresentanti femminili della "sinistra nazional popolare dell'isola bergamasca"

una parla amabilmente con il collega di fianco
l'altra invece da uno sguardo ai soffitti del teatro...che fosse la prima che lo vedeva???

Anonimo ha detto...

Che idiota. Tu sei sicuro che in quel momento il Presidente stesse parlando? No, perchè mi pare che siano tutti distratti.
Comunque ce ne fossero di sindaci come la Rocca: ha appena fatto un pgt a crescita zero (non come qualcuno che fa costruire grattacieli che rimangono abbandonati), si impegna contro il degrado del parco Adda Nord (non come qualcuno che non sa neanche cosa sia il parco), quando c'è da alzare la voce con Italcementi lo fa (non come qualcuno che parla parla parla e poi i risultati che ottiene li vediamo tutti), i servizi nel suo Comune funzionano bene anche se è piccolo e ha pochi soldi. E soprattutto è una persona seria che non ha bisogno di offendere i suoi avversari politici o di farsi partire la scimmia nei consigli comunali.
Ciao idiota!