Erano due i Comuni bergamaschi presenti all’ultimo incontro del Tavolo territoriale di compensazione ambientale: Solza e Calusco d’Adda. «La nostra Amministrazione – è la posizione del Comune a Solza – si era già espressa più volte sulla necessità di dirottare su ferro almeno parte del trasporto merci della cementeria e quindi esprimiamo soddisfazione per la scelta operata da Italcementi Group, che contribuirà anche a facilitare i Comuni al raggiungimento del patto dei sindaci che prevede entro il 2020 la riduzione del 20% dell’emissione di anidride carbonica. L’ulteriore intervento d’installazione nei Comuni delle casette dell’acqua è un altro progetto che riteniamo importante per l’attenzione che gli enti devono avere per il tema dell’acqua pubblica». Più cauto il sindaco di Calusco Roberto Colleoni: «Noi enti interessati avevamo presentato un elenco di richieste di compensazione ambientale e ci siamo ritrovati ancora una volta con una promessa di fare qualcosa, in questo caso il raccordo ferroviario, e una piccola elargizione che è la casetta dell’acqua per tutti i Comuni che siedono al tavolo – commenta Colleoni –.
Certo, se davvero verrà realizzato lo snodo, sarà un grande passo avanti, ma intanto dopo anni di confronto ci ritroviamo con una promessa e una casetta dell’acqua». Il primo cittadino di Calusco non ce l’ha affatto con Italcementi, ma con i colleghi sindaci e ironizza: «Italcementi fa semplicemente il suo lavoro. Quello che mi ha lasciato esterrefatto è stato l’atteggiamento degli altri Comuni perché se da una parte Italcementi ne esce brillantemente con un investimento, scalo ferroviario escluso, tutto sommato modesto, dall’altra parte i partecipanti al tavolo, nonostante le istanze ambientaliste e le battaglie fatte, di fronte a un’ulteriore semplice promessa si sono dichiarate soddisfatte del brindisi con acqua frizzante che si farà con i distributori automatici ».
Infine il commento del direttore del Point21 Davide Fortini: «Siamo soddisfatti. Se si chiude con l’accordo sarà un caso di rilievo regionale, difficile da trovare altrove. Dimostra che l’attività di Agenda21 nel proporre la sovraccomunalità e l’incontro tra attori diversi produce effetti positivi anche sul tema dello sviluppo sostenibile». (fonte eco di bergamo)
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