Domani torna l'ora solare.
Quindi, alle 03:00 tireremo indietro le lancette fino alle 02:00 e quindi, dormiremo un’ora in più!
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Porthos
Tutto ciò che avreste voluto sapere, ma non avete avuto il tempo...


egli appositi mezzi di raccolta e pulizia, saranno sanzionati con una multa di 50 euro. «La situazione – spiega il sindaco Gabriele Gabbiadini – non era più tollerabile, soprattutto nel tratto di marciapiede che va dal cimitero alla scuola elementare. Soprattutto di sera tante persone lasciano a terra i "ricordini" dei propri cani». L'attenzione nei confronti dell'igiene sul territorio e del decoro urbano è una priorità nell'agenda del Comune, sensibile anche alle tematiche dell'ambiente. Iniziativa che ha riscosso un ampio consenso è l'attivazione dello sportello manutenzione monitorato dal consigliere delegato al Decoro urbano Livio Poloni con l'assessore ai Lavori pubblici Adriano Nava: sono state infatti raccolte fino a oggi circa 400 segnalazioni di cittadini. Tornando ai cani, saranno inoltre prossimamente posizionati 25 «Doggy Box», distributori di sacchetti per la raccolta di deiezioni canine.
attutto della «crisi delle grandi città italiane sul fronte ambientale»: in progresso la sola Torino.
tture erose dall'umidità. Le opere rappresentano la crocifissione e le figure di San Fedele, di San Rocco e dell'Arcangelo Gabriele. Il volontario Pino Gambirasio, che ha coordinato i lavori e si occupa della pulizia del luogo, ha illustrato gli interventi di salvaguardia della chiesetta iniziati nel 2009: dalle iniezioni contro l'umidità al rifacimento del tetto, alla realizzazione del marciapiede, all'intonacatura speciale fatta due volte, al ripristino della chiesetta interna e della sagrestia, con il recupero dei dipinti che l'umidità aveva gravemente danneggiato. Quindi ha ringraziato per l'aiuto dato dal gruppo alpini, dalle associazioni Sbirrando e Volontari assistenza ammalati e anziani e dal Parco Adda Nord, rappresentato da Roberto Locatelli, per il contributo di 13.400 euro.
Segnalo questa interessante iniziativa a solza, nella speranza che anche gli amministratori di calusco prendano esempio.
co arriva notizia della volontà di una società di installare un parco fotovoltaico nella valle del grandone. «Il progetto ipotizzava, su un campo acquistato dalla società, strutture per la produzione di un megawatt di energia – prosegue il sindaco –. Ma per arrivare a questo livello serviva una copertura di 40 mila metri quadrati, cosa che richiedeva al comune una deroga alla distanza di 10 metri dal sedime della strada che porta a terno, una distanza prescritta per legge. Abbiamo detto no». «Non siamo talebani del verde: abbiamo infatti proposto alla società di aiutarla a trovare un'altra area più idonea». Ma la proposta è stata rimbalzata. In più il diniego alla deroga ha provocato un ricorso del privato al Tar, con richiesta di danni milionaria. «Il Tribunale ha confermato la possibilità di insediamento del parco fotovoltaico, invitando le parti a trovare l'accordo». I privati hanno ridotto le dimensioni del parco e ritoccato la potenza, «fermandosi a 38 mila metri quadrati». Caduto il problema della deroga, le carte sono state trasmesse a via tasso, e da lì, previe opere di mitigazione, è arrivata l'autorizzazione a un impianto da 650 kilowatt. Il sindaco è preoccupato: di «parco» quello fotovoltaico non pare aver molto: «Si prevede una spianata di pannelli alti tre metri con una trincea in cemento». E quindi studia nuove vie legali. «L'unica strada che rimane è il ricorso, non sul progetto ma sul pronunciamento di via tasso, previsto per legge entro 60 giorni dall'atto. Siamo i primi? Per proteggere queste aree qualcosa bisogna fare». (fonte eco di bergamo)


seguito le sfide tra le contrade tenute sulla via Vittorio Emanuele, incitando i loro beniamini.
terreni agricoli nella nostra provincia copriranno, una volta a regime, al massimo qualche decina di ettari a fronte di una superficie agraria complessiva di circa 72.600 ettari. Ciò che dovrebbe allarmare, in riferimento al fotovoltaico, non è il consumo di terreno che potrebbe determinare sul nostro territorio bensì, al contrario, la tiepida risposta di cittadini e imprenditori bergamaschi verso lo sviluppo di una fonte di energia che le istituzioni cercano in tutti i modi di favorire. Il rischio concreto è infatti quello di risultare inadempienti agli obiettivi di sostenibilità energetica fissati dall'Ue per la fine del decennio in corso. In questo momento in Italia siamo già in forte ritardo, come spesso accade nel nostro Paese.
La vicenda del trasferimento del Poliambulatorio di Ponte San Pietro a Brembate Sopra è approdata sul tavolo dell'assemblea dei 24 sindaci del Distretto socio-sanitario Isola e Bassa Valle San Martino, presieduta dal sindaco di Brembate Sopra Diego Locatelli.